Picea asperata var. ponderosa

varietà di peccio

Picea asperata var. ponderosa Rehder & E.H.Wilson, 1914, è una rarissima varietà naturale di P. asperata appartenente alla famiglia delle Pinaceae, nativa di una località del Balang Shan nella parte occidentale del Sichuan, in Cina.[1]

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Picea asperata var. ponderosa
gemma
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Pinophyta
Classe Pinopsida
Ordine Pinales
Famiglia Pinaceae
Genere Picea
Specie P. asperata
Nomenclatura trinomiale
Picea asperata var. ponderosa
Rehder & E.H.Wilson, 1914
Sinonimi

Picea asperata susbsp. ponderosa (Rehder & E.H.Wilson) Silba

Nomi comuni

(EN) Big-cone dragon spruce

Etimologia modifica

Il nome generico Picea, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare da Pix picis = pece, in riferimento all'abbondante produzione di resina.[2] Il nome specifico asperata deriva dal termine latino aspera = duro, in riferimento alla consistenza degli aghi .[3] L'epiteto ponderosa deriva dal latino (da pondus = peso), e si riferisce alle grandi dimensioni dei coni.[4][5]

Descrizione modifica

Questa varietà si distingue da P. asperata per i coni di grandi dimensioni, lunghi 12-15 cm e larghi 4-4,5 cm, dai macrosporofilli coriacei, con punte normalmente emarginate, lievemente elongate e ricurve.[5]

Distribuzione e habitat modifica

Vegeta in alta montagna dai 1500 ai 3800 m di quota, prediligendo suoli podzolici; il clima di riferimento è continentale, caratterizzato da inverni freddi e estati secche (precipitazioni annue inferiori ai 500 mm). Cresce in foreste prevalentemente pure nei versanti settentrionali, o miste in associazione con altre specie di Picea, nel sud del Gansu anche con Abies nephrolepis; tra le caducifoglie è prevalente l'associazione con Betula albo-sinensis.[1]

Tassonomia modifica

Questa varietà venne descritta nel 1916 da Alfred Rehder e Ernest Henry Wilson in Plantae Wilsonianae, opera che elencava le piante scoperte e collezionate nella Cina occidentale per l'Arnold Arboretum dell'Università di Harvard.[6]

Usi modifica

Lo sfruttamento del suo legno per l'industria cartaria e, in forma minore, in edilizia, riveste un importante ruolo economico in Cina; con la deforestazione conseguente, P. asperata è sopravvissuta solo nelle località meno accessibili, e per questo motivo si sono resi necessari impianti artificiali, che tuttavia non sono in grado di soddisfare la domanda del mercato. Esistono molte cultivar, in Europa e in America, derivate da semi collezionati all'inizio del ventesimo secolo da alcuni esploratori, commercializzate come alberi ornamentali.[1]

Conservazione modifica

Vegeta in una sola località con areale primario stimato di 5-10 km² e con una popolazione molto piccola. Pur essendo protetta, è presumibile che il rischio di deforestazione illegale sia concreto. Viene pertanto classificata come Specie in pericolo critico nella Lista rossa IUCN.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d e (EN) Carter, G. & Farjon, A. 2013., Picea asperata var. ponderosa, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Picea asperata var. ponderosa, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 16 maggio 2019.
  3. ^ Picea asperata, su American Conifer Society. URL consultato il 18 maggio 2019.
  4. ^ Etimologia dei nomi botanici e micologici, su Acta plantarum.
  5. ^ a b (EN) Aljos Farjon, A Handbook of the World's Conifers (2 vols.):Revised and Updated Edition, Brill, 2017, p. 561. URL consultato il 1º maggio 2020.
  6. ^ Picea asperata var. ponderosa / big-cone dragon spruce, su American conifer society. URL consultato il 1º maggio 2020.

Voci correlate modifica

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