Piero Milesi

musicista, compositore e arrangiatore italiano

Piero Milesi (Milano, 28 gennaio 1953Levanto, 30 ottobre 2011) è stato un musicista, compositore e arrangiatore italiano.

Piero Milesi
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereMusica sperimentale
Musica colta
Periodo di attività musicale1977 – 2011
Album pubblicati4

«Il meno ideologico dei compositori della sua generazione, uno disposto a restare nell'oscurità di etichette esoteriche americane piuttosto che rivendicare con proclami l'attenzione (che sarebbe stata meritatissima) di editori e istituzioni concertistiche di casa nostra.»

Biografia

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Dopo aver studiato violoncello e composizione sperimentale ed elettronica, entra nel 1977 nel Gruppo Folk Internazionale di Moni Ovadia, dove partecipa sia come esecutore che come compositore.[2]

Tra il 1978 e il 1980 compone Modi, opera in due parti pubblicata poi nel 1982 per l'etichetta britannica indipendente Cherry Red Records; dal 1984 collabora con lo Studio Azzurro di Milano.[2]

Per l'etichetta indipendente americana Cuneiform Records escono The Nuclear Observatory Of Mr. Nanof e Camera astratta, entrambe colonne sonore.[3]

Tra il 1995 e il 1996 collabora in veste di arrangiatore, esecutore e produttore ad Anime salve, l'ultima opera di Fabrizio De André, per il quale aveva già eseguito arrangiamenti ed orchestrazioni ne Le nuvole; seppur non accreditati, nell'album sono presenti molti suoi contributi musicali.[1]

Ha spesso composto colonne sonore di film e spettacoli teatrali e lavorato come arrangiatore e direttore d'orchestra nell'ambito della pop music italiana (Fiorella Mannoia, Luciano Ligabue); laureato in architettura, ha realizzato installazioni sonore e interventi musicali nei grandi spazi.

È scomparso nel 2011 all'età di 58 anni a seguito di un infarto.[3]

Discografia

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  1. ^ a b Riccardo Bertoncelli, Franco Fabbri, Il suonatore Faber, in Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André, 1ª ed., Giunti, 2003, ISBN 978-88-09-02853-1.
  2. ^ a b Paolo Finzi, Rivista Anarchica Online, su www.arivista.org. URL consultato il 17 agosto 2023.
  3. ^ a b Piero Milesi 1953-2011, su Giornale della Musica, 2 novembre 2011.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN51900490 · ISNI (EN0000 0000 5335 5260 · Europeana agent/base/28548 · LCCN (ENno98016881 · BNF (FRcb14206926p (data)