Pietro Antonio Coppola
Pietro Antonio Coppola (Castrogiovanni, 11 dicembre 1793 – Catania, 13 novembre 1876) è stato un compositore italiano.
Biografia
modificaStudiò la musica dapprima con il padre Giuseppe, maestro di cappella, poi per conseguire una migliore formazione intorno al 1815 si recò a Napoli ove fu allievo, presumibilmente, di Nicola Zingarelli, presso il Conservatorio della Pietà dei Turchini (Conservatorio di Napoli)[1].
A 23 anni esordì come compositore drammatico con l'opera Il Figlio del bandito, a Napoli, al teatro del Fondo, nel 1816.
Il maggior successo l'ottenne con l'opera: Nina pazza per amore (a Roma, teatro Valle, febbraio 1835) che ebbe una grande popolarità e che entusiasmò gli spettatori di tutti i principali teatri d'Europa. L'opera fece in breve tempo il giro d'Italia; ma la si diede a Vienna, a Berlino, a Parigi (nel teatro Italiano il 6 maggio 1854; nel 1839 era stata data, ridotta per la versione francese, col titolo di Eva), a Lisbona e, più tardi, in Messico.
Coppola, dal 1839 al 1842 e dal 1850 al 1871 visse a Lisbona in qualità di direttore di musica al teatro San Carlo e del teatro del conte Farrobo per il quale scrisse tre opere in portoghese ed una in francese. Nell'autunno del 1873 si stabilì in Catania dove assunse la direzione degli istituti musicali della città. Visse qui gli ultimi anni della sua vita.
Opere
modifica- Il figlio del bandito - 1816
- Achille in Sciro - 1830
- Artale d'Aragona - 1834
- Nina pazza per amore - 1835 (il manoscritto autografata è conservato nella biblioteca di Santa Cecilia)[2]
- Gl'Illinesi, melodramma serio in 2 atti, libretto di Felice Romani, - 1836 al Teatro Regio di Torino diretta da Giovanni Battista Polledro con Giuditta Grisi e Domenico Donzelli
- La Festa della Rosa - 1836
- Enrichetla di Baienfeld - 1836
- La Bella Celeste degli Spadari - 1837
- Il Postiglione di Longjumeau, melodramma comico in 2 parti, libretto di Callisto Bassi - 1838 Teatro alla Scala di Milano
- Giovanna I di Napoli - 1840
- Ines de Castro - 1842
- Folletto - 1844
- L'Orfana guelfa - 1846
- Fingal - 1847
Note
modifica- ^ P. A. Coppola, illustri dimenticati, su Eliodoro.net. URL consultato il 21 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2015).
- ^ Maurizio Giarda, Invito all'Opera: Pietro Antonio Coppola, su primonumero.it. URL consultato il 21 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Pietro Antonio Coppola
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pietro Antonio Coppola
Collegamenti esterni
modifica- Còppola, Pietro Antonio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Còppola, Piètro Antònio, su sapere.it, De Agostini.
- Raoul Meloncelli, COPPOLA, Pietro Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 28, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1983.
- Opere di Pietro Antonio Coppola, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Pietro Antonio Coppola, su Open Library, Internet Archive.
- Pietro Antonio Coppola, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C.
- (EN) Spartiti o libretti di Pietro Antonio Coppola, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Pietro Antonio Coppola, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Pietro Antonio Coppola, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Pietro A. Coppola, su frontini.altervista.org. URL consultato il 21 dicembre 2015.
- Biografia dettagliata, su vivienna.it. URL consultato il 21 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2015).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 17474423 · ISNI (EN) 0000 0000 8097 0541 · SBN MUSV017910 · BAV 495/323732 · CERL cnp00131601 · Europeana agent/base/123725 · LCCN (EN) n86140862 · GND (DE) 100471609 · BNE (ES) XX1768270 (data) · BNF (FR) cb14606645t (data) · J9U (EN, HE) 987007352828005171 |
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