Pietro Mastino

politico italiano

Pietro Mastino (Nuoro, 24 gennaio 1883Nuoro, 19 marzo 1969) è stato un politico italiano.

Pietro Mastino

Senatore della Repubblica Italiana
LegislaturaI
Gruppo
parlamentare
Gruppo Democratico di Sinistra
Sito istituzionale

Deputato dell'Assemblea Costituente
CollegioCagliari
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXV-XXVI-XXVII
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Sardo d'Azione
Titolo di studiolaurea in giurisprudenza
Professioneavvocato

Biografia modifica

Di professione avvocato, viene eletto per la prima volta alla Camera nel 1919, e confermato poi nel 1921 e nel 1924;[1] fu quindi dichiarato decaduto nella seduta del 9 novembre 1926 per aver partecipato alla secessione aventiniana.[1][2]

Massone, membro del Grande Oriente d'Italia, raggiunse il 32º grado del Rito scozzese antico ed accettato dopo il 1919[3].

Nel 1921, fu con Emilio Lussu e Camillo Bellieni tra i fondatori del Partito Sardo d'Azione.[2]

Divenuto leader a Nuoro dell'antifascismo borghese, con la fine del regime fascista lavorò alla ricostituzione del PSd'Az, in cui sostenne una linea più moderata rispetto all'indirizzo verso sinistra che aveva Lussu.[2]

Nell'immediato dopoguerra fu nominato nella Consulta Nazionale[1] e divenne sottosegretario al Tesoro con delega per i "Danni di guerra" nel 1945-1946 (Governo Parri e Governo De Gasperi I).[2] Nel 1946 entrò quindi nella consulta regionale per l'elaborazione dello statuto della Sardegna autonoma.[2] Una volta eletto per il PSd'Az all'Assemblea Costituente, si batté per dare maggiori competenze allo statuto speciale sardo.[2]

Il 18 aprile 1948 fu nominato senatore di diritto della I legislatura della Repubblica Italiana, e formò, insieme a altri deputati del Partito Sardo d'Azione e a vari esponenti di sinistra, il Gruppo Democratico di Sinistra.[1] Fu inoltre sindaco di Nuoro dal 1957 al 1960, consigliere e presidente della provincia di Nuoro.[2]

Morì a Nuoro il 19 marzo 1969.

Note modifica

  1. ^ a b c d Scheda sul sito del Senato.
  2. ^ a b c d e f g Pietro Mastino, su paradisola.it. URL consultato il 17 agosto 2013.
  3. ^ Luca Irwin Fragale, La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo, Morlacchi Editore, 2021, p. 220.

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