Podofillina

farmaco
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La podofillina è un principio attivo capace di distruggere i condilomi. Questa sostanza impedisce la mitosi cellulare, che nelle cellule infette è accelerata, disgregando l'infezione. È disponibile anche in Italia in una crema commercializzata con il nome Wartec.

Podofillina
Nome IUPAC
(5S,5aS,8aR,9R)-5-idrossi-9-(3,4,5-trimetossifenil)-5a,6,8a,9-tetraidro-5H-[2]benzofuro[5,6-f][1,3]benzodioxol-8-one;

(5R,5aR,8aS,9R)-5-idrossi-9-(3,4,5-trimetossifenil)-5a,6,8a,9-tetraidro-5H-[2]benzofuro[5,6-f][1,3]benzodioxol-8-one;

acido (5R,6S,7S)-8-idrossi-7-(idrossimetil)-5-(3,4,5-trimetossifenil)-5,6,7,8-tetraidrobenzo[f][1,3]benzodioxolo-6-carbossilico;

acido (5S,6S,7S,8R)-8-idrossi-7-(idrossimetil)-5-(3,4,5-trimetossifenil)-5,6,7,8-tetraidrobenzo[f][1,3]benzodioxolo-6-carbossilico

Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC88H92O34
Massa molecolare (u)1693,65168 g/mol
Numero CAS9000-55-9
Numero EINECS232-546-2
PubChem25113531
DrugBankDB09094
SMILES
COC1=CC(=CC(=C1OC)OC)C2C3C(COC3=O)C(C4=CC5=C(C=C24)OCO5)O.COC1=CC(=CC(=C1OC)OC)C2C3C(COC3=O)C(C4=CC5=C(C=C24)OCO5)O.COC1=CC(=CC(=C1OC)OC)C2C(C(C(C3=CC4=C(C=C23)OCO4)O)CO)C(=O)O.COC1=CC(=CC(=C1OC)OC)C2C(C(C(C3=CC4=C(C=C23)OCO4)O)CO)C(=O)O
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
orale, topica
Dati farmacocinetici
Emivita~48 ore[1]
Escrezionebiliare (?)[1]
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossico a lungo termine tossicità acuta corrosivo
pericolo
Frasi H300 - 310 - 314 - 330 - 360
Consigli P201 - 260 - 264 - 280 - 284 - 302+350 [2]

Produzione modifica

La podofillina è un estratto derivato dai rizomi di alcune particolari varietà di piante del genere Podophyllum.[1]

Indicazioni modifica

Viene utilizzato, oltre che per combattere i condilomi, come terapia contro la comparsa di verruche genitali esterne.

Controindicazioni modifica

Sconsigliato per i bambini, da evitare in caso di gravidanza.

Note modifica

  1. ^ a b c Lewis R. Goldfrank, Neal Flomenbaum, Mary Ann Howland, Robert S. Hoffman, Neal A. Lewin, Lewis S. Nelson, Goldfrank's toxicologic emergencies, 8ed., McGraw-Hill Professional, 2006, pp. 583 e sgg., ISBN 978-0-07-143763-9.
  2. ^ Sigma Aldrich; rev. del 12.11.2012

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica