Pollo alla Marengo

piatto francese

Il pollo alla Marengo è un secondo piatto tradizionale di Alessandria, in Piemonte[1] anche tipico della cucina francese.[2]

Pollo alla Marengo
Origini
Altri nomiin francese: poulet Marengo
Luoghi d'origineBandiera dell'Italia Italia
Bandiera della Francia Francia
RegionePiemonte
Zona di produzioneAlessandria
Dettagli
Categoriasecondo piatto
Ingredienti principalipollo, scalogno, funghi, passata di pomodoro, prezzemolo, olio, burro, farina, brodo e vino bianco.

Storia modifica

Esistono diverse versioni che spiegano l'origine del pollo alla Marengo. Secondo la tradizione, il piatto nacque nell'omonima frazione del comune di Alessandria la sera stessa in cui terminò la battaglia di Marengo, il 14 giugno 1800. Dopo aver sconfitto gli austriaci, Napoleone Bonaparte giunse nell'unica osteria del luogo e chiese qualcosa da mangiare. Dal momento che Napoleone non apprezzava gli arrosti, l'ostessa gli offrì un piatto a base di pollo, verdure e brodo.[1] Secondo un'altra versione, il pollo alla Marengo sarebbe stato ideato da Dunand, cuoco di Napoleone, che, dopo il conflitto di Marengo, servì al generale francese un piatto a base di alcuni ingredienti che era riuscito a reperire sul luogo, fra cui un pollo, uova fritte e gamberi lessati (secondo altri resoconti, gli ingredienti sarebbero stati invece del pollo, due pomodori, dell'aglio e del cognac).[1][3] Massimo Alberini riporta:[1]

«Fu nel pomeriggio o nella serata del 14 giugno 1800 che il cuoco al seguito del Primo Console preparò alla svelta, con polli rubati ai contadini, olio d'oliva, vino bianco e prezzemolo, il pollo alla Marengo, fatto saltare in padella mentre la battaglia era ancora in corso... In seguito Escoffier completò la ricetta con pomodori, gamberi di fiume, sfogliatine e uova fritte. Tutta roba che Napoleone, restato stranamente fedele, nel corso degli anni, al «suo» pollo, non avrebbe accettato.»

Il pollo alla Marengo viene anche menzionato in La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene (1891) di Pellegrino Artusi.[3]

Secondo quanto riporta Sandro Doglio nel suo L'inventore della bagna caoda, il pollo alla Marengo è forse il piatto piemontese più noto al mondo.[1]

Ingredienti modifica

Questo piatto richiede pollo, scalogno, funghi, passata di pomodoro, prezzemolo, olio, burro, farina, brodo e vino bianco.[4]

Preparazione modifica

Tagliare il pollo in più parti, infarinarle e arrostirle in padella con olio, burro ed aglio. Aggiungere del vino bianco e dei pomodori a pezzi. Dopo aver salato il pollo, aggiungere i funghi. Dopo dieci minuti di cottura, riunire i petti di pollo, succo di limone e prezzemolo. Servire con pane e uova.[5]

Note modifica

  1. ^ a b c d e Sandro Doglio, L'inventore della bagna caoda, Daumerie, 1993, pp. 164-5.
  2. ^ Pollo alla Marengo: contraddizioni di un piatto binazionale, su calendariodelciboitaliano.it. URL consultato il 30 marzo 2023.
  3. ^ a b Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene.
  4. ^ (FR) Poulet Marengo. Archiviato il 14 giugno 2013 in Internet Archive.
  5. ^ Pollo alla "Marengo", su lacucinaitaliana.it. URL consultato il 29 agosto 2020.

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