Pontificio consiglio per la famiglia

dicastero della Curia romana

Il Pontificio consiglio per la famiglia (in latino Pontificium consilium pro familia) è stato un dicastero della Curia romana.

Pontificio consiglio per la famiglia
Pontificium consilium pro familia
promuove la cura pastorale delle famiglie, favorisce i loro diritti e la loro dignità nella Chiesa e nella società civile, affinché esse possano sempre meglio assolvere le loro proprie funzioni (Pastor Bonus, 139)
Eretto9 maggio 1981
Soppresso1º settembre 2016
SuccessoriDicastero per i laici, la famiglia e la vita
Emeriticardinale Ennio Antonelli (presidente emerito)
Santa Sede  · Chiesa cattolica
I dicasteri della Curia romana

Funzioni modifica

Venne istituito da papa Giovanni Paolo II[1] con il motu proprio Familia a Deo Instituta nel 1981[2], sostituendo il precedente "Comitato per la famiglia" che era stato creato da Paolo VI nel 1973 e che era stato unito al Pontificio consiglio per i laici.

Il consiglio era responsabile per la promozione del ministero pastorale e l'apostolato della famiglia, in applicazione degli insegnamenti e degli orientamenti del magistero ecclesiastico, in modo che le famiglie cristiane siano aiutate a compiere la missione educativa ed apostolica a cui sono chiamate.

Al dicastero spettava il compito di promuovere e coordinare gli sforzi pastorali in ordine alla procreazione responsabile e di incoraggiare, sostenere e coordinare le iniziative in difesa della vita umana in tutto l'arco della sua esistenza, dal concepimento alla morte naturale.

Relativamente alla pastorale familiare e alla difesa della vita umana, i seguenti temi rientravano nella sfera di competenza del consiglio: la teologia e la catechesi della famiglia; la spiritualità coniugale e familiare; i diritti della famiglia e del bambino; la formazione dei laici impegnati nella pastorale familiare; i corsi di preparazione al matrimonio.

Il dicastero si occupava inoltre di altre questioni quali l'educazione sessuale, la demografia, la contraccezione e l'aborto, la sterilizzazione, le questioni etiche e pastorali riguardanti l'AIDS e altri problemi di bioetica; la legislazione relativa al matrimonio e alla famiglia, alle politiche familiari e alla tutela della vita umana.

Il comitato di presidenza del dicastero era composto da 15 cardinali e 12 arcivescovi e vescovi; 19 coppie di coniugi, provenienti da tutto il mondo, erano membri del dicastero, il quale si avvaleva anche della collaborazione di 43 consultori e 10 officiali.

Dal 1994, a richiesta delle diverse conferenze episcopali, il consiglio offriva corsi di aggiornamento per vescovi e agenti pastorali sul tema "Famiglia, vita e questioni etiche".

A partire dal 1994, anno della famiglia, il dicastero è stato responsabile per l'organizzazione degli Incontri mondiali delle famiglie svoltisi a: Roma (1994), a Rio de Janeiro 1997, a Roma (2000 nel contesto del Giubileo delle famiglie), a Manila (2003), a Valencia (2006), a Città del Messico (2009) e a Milano (2012).

Nel 1996 il Pontificio consiglio per la famiglia ha avviato la pubblicazione della rivista quadrimestrale, Familia et vita, contenente articoli di esperti (nelle lingue originali con sommari in cinque lingue) su argomenti che rientrano nell'area di competenza del dicastero. Il consiglio ha inoltre realizzato pubblicazioni, disponibili in diverse lingue, su temi attinenti alla famiglia e alla vita umana.

Con il motu proprio Sedula Mater del 15 agosto 2016 papa Francesco ne ha disposto la soppressione a partire dal 1º settembre 2016. Le sue funzioni sono esercitate dal nuovo Dicastero per i laici, la famiglia e la vita[3].

Cronotassi modifica

Presidenti modifica

Vicepresidenti modifica

Segretari modifica

Sottosegretari modifica

Segretari esecutivi modifica

Note modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN138262690 · ISNI (EN0000 0001 2167 7457 · SBN IEIV095887 · LCCN (ENn84223046 · BNF (FRcb12421514v (data)
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