Portale:Età augustea


«Urbem Romam a principio reges habuere; libertatem et consulatum L. Brutus instituit. dictaturae ad tempus sumebantur; neque decemviralis potestas ultra biennium, neque tribunorum militum consulare ius diu valuit. non Cinnae, non Sullae longa dominatio; et Pompei Crassique potentia cito in Caesarem, Lepidi atque Antonii arma in Augustum cessere, qui cuncta discordiis civilibus fessa nomine principis sub imperium accepit.»
«In principio i re governarono la città di Roma; poi Lucio Bruto istituì il regime di libertà e il consolato. La dittatura era una carica temporanea; la potestà dei decemviri non durava più di un biennio, ne a lungo fu in vigore il potere consolare dei tribuni militari. Né Cinna né Silla ebbero il potere a lungo; e la potenza di Pompeo e Crasso fu presto nelle mani di Cesare. Allo stesso modo, le armi di Lepido e Antonio furono presto di Augusto, che con il nome di principe prese il potere sulle istituzioni stanche delle guerre civili.»
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![]() (latino)
«Rerum gestarum divi Augusti, quibus orbem terra[rum] imperio populi Romani subiecit, et impensarum, quas in rem publicam populumque Romanum fecit, incisarum in duabus aheneis pilis, quae su[n]t Romae positae, exemplar sub[i]ectum.» (italiano) «Narrazione dei fatti del divino Augusto attraverso i quali sottomise tutto il mondo al potere del popolo romano, e del denaro che spese per la Repubblica e per il popolo romano, come sta scritto in due stele di bronzo a Roma» (latino)
«Qui parentem meum [interfecer]un[t eo]s in exilium expuli iudiciis legitimis ultus eorum [fa]cin[us, e]t postea bellum inferentis rei publicae vici b[is a]cie.» (italiano) «Mandai in esilio quelli che trucidarono mio padre punendo il loro delitto con procedimenti legali; e muovendo poi essi guerra alla repubblica li vinsi due volte in battaglia.» |
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La Guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio (44-31 a.C.)
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Guerre di conquista dei triumviri |
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Altri membri della dinastia giulio-claudia ed albero genalogico:
Le gentes: |
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Principi e re:
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Popoli: |

Storia della letteratura latina (31 a.C. - 14 d.C.):
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L'arte augustea produsse notevoli capolavori, in architettura, pittura e scultura. Tra questi si segnalano:
- Architettura
- Ricostruzione della Regia (36 a.C.)
- Arco trionfale (29 a.C.)
- Altare della Vittoria nel foro romano (29 a.C.)
- Tempio del Divo Giulio coi rostri sottratti ad Antonio dopo la battaglia di Azio (42-29 a.C.)
- Completamento del foro di Cesare
- Foro di Augusto
- Curia rifatta e completata nel 29 a.C.
- anfiteatro in pietra a Statilio Tauro (29 a.C.)
- Tempio di Apollo Palatino (28 a.C.)
- Portico di Ottavia (33-27 a.C.)
- Tempio di Giove Ottimo Massimo, ricostruito nel 26 a.C.
- Pantheon di Agrippa (27-25 a.C.) -
- Mausoleo (29-23 a.C.)
- Casa della Farnesina (fine I secolo a.C.)
- Acquedotti:
- Aqua Iulia (33 a.C.)
- Aqua Virgo (19 a.C.)
- Ponte del Gard (19 a.C.)
- Aqua Alsietina (2 a.C.)
- Miliario aureo (20 a.C.)
- Teatro di Marcello (17 a.C.)
- Tempio di Vesta ricostruito dopo il 14 a.C.
- Auditorium di Mecenate
- Basilica Emilia ricostruita (14 a.C.)
- Teatro di Balbo (13 a.C.)
- abitazione imperiale di Augusto sul Palatino
- ponte di Agrippa sul Tevere (12 a.C.)
- Terme di Agrippa (12 a.C.)
- Ricostruzione della Basilica Giulia dopo l'incendio del 12 a.C.
- Piramide Cestia (12 a.C.)
- Meridiana del Campo Marzio (9 a.C.?)
- Arco di Druso (9-8 a.C.)
- Trofeo delle Alpi a La Turbie in Gallia Narbonense (7-6 a.C.)
- Tempio dei Dioscuri fu ricostruito interamente (6 d.C)
- Tempio della Concordia (10-12 d.C.)
- Arena di Verona (all'incirca 10-30 d.C.)
- Villa di Livia
- Villa dei Volussi Saturnini (Locus Feroniae)
- Mausoleo di Cecilia Metella
- Colombario di Pomponio Hylas

- Scultura
- Ritratto di Ottaviano (Musei Capitolini, 31 a.C. circa)
- Altare della Vittoria (29 a.C.)
- Augusto di Prima Porta (19 a.C.)
- Ara Pacis (9 a.C.)
- Augusto di via Labicana (5 a.C. - 5 d.C. circa)
- Pittura
- Affreschi del ninfeo sotterraneo della villa di Livia (40-20 a.C.)
- Affreschi della casa della Farnesina (30-20 a.C.)
- Aula Isiaca (30-25 a.C.)
- Altre arti
- Tesoro di Hildesheim (I secolo a.C.)
- Gran Cammeo di Francia (23 a.C. circa)
- Gemma augustea (12 d.C.)
- Ceramica sigillata aretina (dal 50 a.C.)
Altre istituzioni dell'alto Impero romano: |

Con dinastia giulio-claudia si indica la serie dei primi cinque imperatori romani, che governarono l'impero dal 27 a.C. al 68 d.C., quando l'ultimo della linea, Nerone, si suicidò, si dice, aiutato da un liberto.
La dinastia viene così chiamata dal nomen (il nome di famiglia) dei primi due imperatori: Gaio Giulio Cesare Ottaviano (l'imperatore Augusto, adottato da Cesare e dunque membro della famiglia Giulia (gens Iulia) e Tiberio Claudio Nerone (l'imperatore Tiberio figlio di primo letto di Livia, moglie di Augusto), appartenente per nascita alla famiglia Claudia (gens Claudia).
Gli imperatori della dinastia furono:


Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto (in latino Gaius Iulius Caesar Octavianus Augustus; nelle epigrafi: IMPERATOR•CAESAR•DIVI•FILIVS•AVGVSTVS; Roma, 23 settembre 63 a.C. – Nola, 19 agosto 14) meglio conosciuto come Ottaviano o Augusto, fu il primo imperatore romano.
Il Senato gli conferì il titolo di Augustus il 16 gennaio 27 a.C., e il suo nome ufficiale fu da quel momento Imperator Caesar Divi filius Augustus. Nel 23 a.C. gli fu riconosciuta la tribunicia potestas e l'Imperium proconsulare a vita. Rimase imperatore fino alla morte, e il suo principato fu il più lungo della Roma imperiale (44 anni dal 30 a.C. o 37 anni dal 23 a.C.).
L'età di Augusto rappresentò un momento di svolta della storia di Roma, il passaggio dal periodo repubblicano al principato, la rivoluzione dal vecchio al nuovo sistema politico, economico, militare, amministrativo, giuridico e culturale, certamente una nuova “Età dell’oro”.

Le Res Gestae Divi Augusti o Index rerum gestarum, cioè gli atti del Divino Augusto, sono un resoconto redatto dallo stesso Augusto prima della sua morte e riguardante le opere che compì durante la sua lunga carriera politica. Il testo ci è giunto inciso in latino e in traduzione greca sulle pareti del tempio di Roma e Augusto (Monumentum Ancyranum) ad Ancyra, oggi Ankara in Turchia.
Secondo la volontà dello stesso Augusto, espresse nel rotolo contenente le sue imprese e da lui affidato alle Vestali assieme al testamento, alle disposizioni per il suo funerale a ad un bilancio dello stato redatto un anno prima di morire, il testo delle Res Gestae doveva essere inciso su tavole di bronzo da porre davanti alla sua tomba, il Mausoleo. Il luogo scelto da Augusto aveva una valenza fortemente ideologica. Al di là della struttura di ascendenza ellenistica della struttura del Mausoleo, campeggiante la statua di Augusto e prossima all'Ara pacis, va ricordato che prima del principe erano stati sepolti tutti coloro che in qualche modo furono connessi alla nuova dinastia.
![]() ![]() Con Ottaviano Augusto la legione cambiò struttura, aumentando i suoi effettivi fino a 5 400 soldati, essenzialmente fanti ma anche cavalieri (120 per legione). La legione imperiale era divisa in 10 coorti (di cui nove di 480 armati ciascuna), che al loro interno contavano 3 manipoli oppure 6 centurie. La prima coorte era una coorte miliare, vale a dire di dimensioni doppie rispetto alle altre nove coorti (pari a 960 legionari) e portava l'aquila della legione. |
Riforma augustea dell'esercito romano:
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Truppa in servizio permanente:
sotto-ufficiali (principales), tutti esentati dai servizi ordinari come alcuni semplici miles (chimati immunes):
Sotto-ufficiali dei corpi tecnico-logistici:
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Addetti al servizio delle armi da lancio:
ufficiali inferiori: provenienze plebea
ufficiali superiori: provenienza equestre e/o patrizia e appartenenza all'ordine senatorio.
Ufficiali al comando di una singola legione: inizialmente di provenienza patrizia di rango senatorio, in seguito di origine equestre:
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Ufficiali di livello superiore al legatus legionis, al comando di una o più legioni (e/o truppe ausiliarie): inizialmente di provenienza patrizia di rango senatorio, in seguito i generali saranno quasi totalmente di origine equestre:
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![]() Le truppe ausiliarie (ovvero “Truppe d'appoggio”, in latino auxilia) furono un corpo dell'esercito romano reclutato a partire dal principato di Augusto fra le popolazioni provinciali o alleate di Roma, costituito da contingenti non ancora in possesso della cittadinanza romana, ma che l'avrebbero acquisita al termine della ferma militare dopo un servizio di 20-25 anni. |
- Truppe ausiliarie
- La cohors equitata
- La cohors peditata
- L'Ala di cavalleria
- Il numerus da Adriano in poi
- Gli equites promoti di Gallieno.
Unità speciali |
- Ausiliario
- Decurione
- Prefetto di coorte (Praefectus cohortis peditata ed equitata), comandante di una coorte ausiliaria
- Prefetto d'ala (Praefectus alae), comandante di una turma di cavalieri
Le unità militari a presidio dell'Urbe furono tre corpi differenti dell'esercito romano reclutati a partire dal principato di Augusto a difesa della capitale dell'impero romano. Erano costituite dalla guardia pretoriana (a difesa dell'imperatore), dagli urbaniciani (a difesa della città) e dai Vigiles (con la doppia funzione: a protezione dagli incendi e in qualità di polizia notturna). |
- Guardia pretoriana:
- Pretoriano
- Speculator
- Equites singulares Augusti
- Prefetto del Pretorio (Praefectus praetorio), comandante della Guardia Pretoria, ovvero la guardia personale dell'Imperatore, rappresentava il vertice più alto della gerarchia militare


Il Pantheon è un edificio di Roma antica costruito in origine come tempio dedicato a tutti gli dèi, o meglio alle 7 divinità planetarie (Sole, Luna, Venere, Saturno, Giove, Mercurio, Marte). In testi più moderni troveremo soprattutto Marte e Venere.
Dall'inizio del VII secolo il Pantheon è una chiesa cattolica, chiamata Santa Maria ad Martyres.
I Romani lo chiamano amichevolmente la Ritonna ("la Rotonda"), da cui il nome della piazza antistante.

Il punto di ritrovo per tutti coloro che collaborano alle voci riguardanti la storia romana è il Progetto Antica Roma.
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