Porte aperte (film)
Porte aperte è un film di Gianni Amelio del 1990, ispirato all'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia pubblicato nel 1987.
Il film è stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al 43º Festival di Cannes.[1]
TitoloModifica
Il titolo del film riprende quello del libro, e in una scena del film si comprende chiaramente il significato dell'espressione, quando si fa riferimento alla propaganda fascista. Secondo quest'ultima, la pena di morte sarebbe stata un deterrente sufficiente a garantire agli italiani di poter vivere con le "porte aperte" anche di notte. Una tesi che viene messa in dubbio dal protagonista del film in una discussione con un collega.
TramaModifica
Nella Palermo degli anni trenta un giudice, Vito Di Francesco, tenta a suo modo di opporsi, a termini di legge, alla condanna a morte di Tommaso Scalìa, ormai destinato alla pena capitale per aver ucciso, nello stesso giorno, con una baionetta il suo ex datore di lavoro, avvocato Spatafora ed un ex collega, nonché la moglie, con una pistola. Il giudice si scontra con i poteri dello Stato e con lo stesso imputato il quale, invece, chiede di essere fucilato. Nonostante tutto, Di Francesco riesce ad ottenerne l'ergastolo, poiché non crede nell'efficacia della pena di morte e giudica tale pena più crudele degli stessi omicidi commessi dall'accusato. Per il suo gesto, non gradito alle gerarchie, Di Francesco verrà trasferito per punizione in una pretura di scarso rilievo e la sua carriera sarà rovinata. Il film si conclude con la scritta in cui si riferisce che Scalìa verrà condannato a morte in appello e fucilato.
RiconoscimentiModifica
- 1991 - Premio Oscar
- Nomination Miglior film straniero (Italia)
- 1990 - European Film Awards
- Miglior film (Italia)
- Premio speciale della giuria a Gian Maria Volonté
- Prix Fassbinder a Ennio Fantastichini
- Miglior fotografia a Tonino Nardi
- 1990 - David di Donatello
- Miglior film
- Miglior attore protagonista a Gian Maria Volonté
- Migliori costumi a Gianna Gissi
- Miglior sonoro a Remo Ugolinelli
- Nomination Miglior regista a Gianni Amelio
- Nomination Miglior produttore a Angelo Rizzoli
- Nomination Migliore sceneggiatura a Gianni Amelio, Vincenzo Cerami e Alessandro Sermoneta
- Nomination Miglior attore non protagonista a Ennio Fantastichini
- Nomination Miglior fotografia a Tonino Nardi
- Nomination Migliori scenografie a Amedeo Fago e Franco Velchi
- Nomination Miglior montaggio a Simona Paggi
- 1991 - Nastro d'argento
- Regista del miglior film a Gianni Amelio
- Migliore attore non protagonista a Ennio Fantastichini
- Nomination Migliore attore protagonista a Gian Maria Volonté
- Nomination Migliore sceneggiatura a Gianni Amelio, Vincenzo Cerami e Alessandro Sermoneta
- 1990 - Globi d'oro
- Miglior film
- Miglior attore a Gian Maria Volonté
- Miglior sceneggiatura a Gianni Amelio, Vincenzo Cerami e Alessandro Sermoneta
- 1991 - Ciak d'oro
NoteModifica
- ^ (FR) Quinzaine 1990, su quinzaine-realisateurs.com. URL consultato il 27 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2015).
- ^ a b Enrico Lancia, Ciak d'oro, su books.google.it. URL consultato il 13/04/20.
Collegamenti esterniModifica
- Porte aperte, su ANICA, Archiviodelcinemaitaliano.it.
- (EN) Porte aperte, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Porte aperte, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Porte aperte, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Porte aperte, su FilmAffinity.
- (EN) Porte aperte, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- Porte aperte, in Archivio del cinema italiano, ANICA.