Portofino

comune italiano
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Portofino (Portofin /pɔrtuˈfiŋ/ in ligure[4]) è un comune italiano di 359 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria.

Portofino
comune
Portofino – Stemma
Portofino – Bandiera
Portofino – Veduta
Portofino – Veduta
Panorama di Portofino
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoMatteo Viacava (lista civica di centro-destra Tutti insieme) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°18′15.27″N 9°12′25.78″E / 44.304242°N 9.207161°E44.304242; 9.207161 (Portofino)
Altitudinem s.l.m.
Superficie2,53 km²
Abitanti359[1] (31-10-2023)
Densità141,9 ab./km²
Comuni confinantiCamogli, Santa Margherita Ligure
Altre informazioni
Cod. postale16034
Prefisso0185
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT010044
Cod. catastaleG913
TargaGE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 414 GG[3]
Nome abitantiportofinesi
Patronosan Giorgio
Giorno festivoprima domenica di aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Portofino
Portofino
Portofino – Mappa
Portofino – Mappa
Posizione del comune di Portofino nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

 
Il faro di Portofino

Il territorio comunale è situato nella parte occidentale del golfo del Tigullio, in una baia ai piedi dell'omonimo promontorio (610 m), ad est di Genova, segnando di fatto il confine geografico tra il Golfo Paradiso e il Tigullio. Tra le altre vette del territorio il monte Pollone (469 m).

L'intero territorio comunale è compreso nel Parco naturale regionale di Portofino[5] e nell'Area naturale marina protetta Portofino.[6] Il modo migliore per apprezzare le meraviglie del parco è quello di percorrere in sicurezza i suoi sentieri più caratteristici ed affascinanti, tutti adeguatamente segnalati. Attraversandone la fitta rete di oltre 60 km, è possibile scoprire la ricchezza e la varietà degli ambienti naturali, dei panorami e dei complessi monumenti del promontorio.

Storia modifica

 
Il borgo e il promontorio in una foto di Alfred Noack databile al 1865

I Tigulli abitarono l’area della val Fontanabuona e dell’attuale golfo Tigullio fino al promontorio di Portofino. Tale popolazione di celti-liguri abitanti di Portofino, furono, già a partire dall’VIII secolo a.C., piuttosto evoluti e dediti al commercio e agli scambi commerciali via mare con altre popolazioni del Mediterraneo.

Secondo Plinio il Vecchio, il borgo di Portofino aveva durante l'Impero romano il nome di Portus Delphini, tra Genova e il golfo del Tigullio[7][8] dovuto, forse, per la grande popolazione di questi animali (i delfini) nel golfo tigullino o secondo il saggista locale Giulio Miscosi per l'abilità a navigare con maestria le coste[9].

Fin dall'epoca longobarda nel territorio operavano i monaci dell'abbazia di San Colombano di Bobbio; essi in Liguria avevano sede oltre che a Genova anche nel levante, in zona si erano espansi da Pieve Ligure fino a Moneglia, con varie abbazie, monasteri e celle, fra le quali quella di Comorga nei pressi di Carasco e di San Fruttuoso di Capodimonte.

Il villaggio venne citato in un diploma del 986 di Adelaide di Borgogna, moglie di Lotario II d'Italia, nella quale fu ufficializzata la donazione del borgo alla vicina abbazia colombaniana di San Fruttuoso (ora nel territorio comunale di Camogli). Un documento degli annali di Bernardo Marangone, risalente al 1072, cita il fallimentare assalto della flotta navale di Pisa, atto contrastato vittoriosamente dagli stessi abitanti portofinesi.

Nel 1175 il piccolo borgo marinaro fu sottoposto al controllo amministrativo, assieme all'attigua Santa Margherita Ligure, del libero comune di Rapallo, che acquistò i diritti sul borgo per 70 lire genovesi per conto dei consoli rapallesi.

A partire dal 1229 divenne parte integrante della Repubblica di Genova, così come l'intero territorio rapallese, ora sede della locale podesteria, divenendo quasi rifugio della marina mercantile genovese grazie al suo porto naturale.

Nel 1409, dopo l'allontanamento da Genova del re Carlo VI di Francia, quest'ultimo vendette il borgo a Firenze, ma saranno gli stessi Fiorentini a restituire in seguito Portofino alla repubblica genovese.

 
La "piazzetta" in una fotografia di fine Ottocento

Durante il XV secolo subì diversi passaggi di amministrazione delle più potenti famiglie feudali del tempo; nel 1425 divenne possedimento della famiglia Fregoso - nella persona specifica di Tomaso Fregoso, già doge della Repubblica di Genova e signore di Sarzana - infeudando il borgo per cinque anni. Dal 1430 furono gli Spinola i signori del feudo, alla guida di Francesco Spinola, amministrando il governo del paese per ben quindici anni. Nel 1445 Portofino fu sottratto agli Spinola da Giovanni Antonio Fieschi; secondo gli storici per puro atto dimostrativo, poiché fu lo stesso Fieschi a riconsegnare in tempi brevi il borgo ai Genovesi.

Fu ancora un discendente della famiglia Fregoso, Pietro, ad ottenere dal 1459 un breve periodo di governo del paese.

L'alleanza politica e soprattutto militare tra gli Adorno e i Fieschi con il duca di Milano Francesco Sforza portarono, nel 1513, ad un vero e proprio assedio del borgo. Prontamente lo stato genovese, con un contingente di circa 4.000 unità, riuscì a riportare la supremazia della "Superba" in paese sconfiggendo, tra l'altro, gli uomini dell'ammiraglio Andrea Doria corsi in aiuto via mare al castellano Filippino Fieschi.

 
Portofino in una fotografia degli anni '50

Dopo la congiura dei Fieschi del 1547 il territorio fu preso dallo stesso Andrea Doria. Dal 1608 venne inserito nei territori del capitaneato di Rapallo.

Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte la costituita municipalità di Portofino rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Portofino rientrò nel "III cantone", capoluogo Santa Margherita, della giurisdizione del Tigullio e dal 1803 centro principale del "II cantone "del golfo del Tigullio nella giurisdizione dell'Entella. Infine, venne annesso al Primo Impero francese, e dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento degli Appennini.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del congresso di Vienna del 1814, che sottopose la municipalità di Portofino nella provincia di Chiavari sotto la divisione di Genova. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel mandamento di Rapallo del circondario di Chiavari (poi soppressi) sempre nella provincia di Genova, nel nuovo Regno d'Italia.

Durante la seconda guerra mondiale nella vicina località detta Olivetta furono fucilati, nella notte del 2 e 3 dicembre del 1944, venti partigiani dai soldati fascisti, comandati da Siegfried Engel: tale evento è ricordato dagli storici come l'eccidio dell'Olivetta[10].

Al referendum istituzionale del 1946, gli elettori portofinesi - nella circoscrizione elettorale Genova-Imperia-La Spezia-Savona - votarono con pochissimo scarto per il mantenimento della Monarchia sabauda col 50,2% (315 voti) contro il 49,7% (312 voti) che invece scelse la Repubblica[11].

Simboli modifica

 
 
Stemma

«Castello in mattoni grigi con sfondo di azzurro chiaro come cielo ed azzurro intenso come mare alla base del castello, con delfino che nuota, il tutto contornato da rami di pino e pigne sormontato da una corona grigia.[12][13]»

Gonfalone

«Drappo partito di azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma, castello grigio con sfondo bianco e mare azzurro alla base con un delfino che nuota, con l'iscrizione in giallo centrata in alto: Comune di Portofino. Cordoni dorati in basso, ed un delfino grigio nella parte in basso a sinistra.[13]»

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
La chiesa del Divo Martino
 
La chiesa di San Giorgio
 
Il castello Brown

Architetture religiose modifica

Architetture civili modifica

  • Eremo o romitorio di Sant'Antonio di Niasca nell'omonima località. Ubicato all'interno della valletta del Niasca tra la località di Paraggi e Portofino, raggiungibile solo attraverso un sentiero boschivo, fu costruito nel XIII secolo ed in seguito ampliato nel corso del XIX secolo; il sito è citato in un documento del 1318[14]. Nel 2010 è nuovamente visitabile dopo un restauro curato, tra gli altri enti, dall'Ente Parco di Portofino.
  • Villa Altachiara, eretta da Henry Herbert, IV conte di Carnarvon nel 1874.
  • Villa Beatrice, progettata dall'architetto Gino Coppedè ed eretta verso il 1913.

Architetture militari modifica

  • Castello Brown, già di San Giorgio, del XVI secolo.
  • Batteria di Punta Chiappa, complesso difensivo della 202ª batteria costiera del Regio Esercito, costruito verso la fine degli anni trenta del Novecento sul versante occidentale della penisola di Portofino, concepita come sistema antinave a protezione del levante del golfo di Genova, suddetta batteria si trova nel territorio comunale di Camogli.

Aree naturali modifica

Nel territorio comunale di Portofino è presente e preservato un sito di interesse comunitario, proposto dalla rete Natura 2000 della Liguria, per il suo particolare interesse naturale e geologico. Il sito è collocato tra i fondali dei comuni di Camogli, Portofino e Santa Margherita Ligure dove è segnalato un particolare habitat formato da praterie di posidonia oceanica, formazioni coralline e grotte semi oscure. Tra le specie animali sono presenti i pesci Epinephelus marginatus, Gobius luteus, Sciaena umbra, Sciaena mediterraneus, Sciaena ocellatus, Thalassoma pavo; le gorgonie Paramuricea clavata ed Eunicella verrucosa; i poriferi Spongia agaricina e Spongia officinalis; il mollusco Spondylus gaederopus e il corallo rosso Corallium rubrum.[15]

Lungomare Amisani modifica

Giuseppe Amisani si spense sul lungo mare di Portofino, dove usualmente dipingeva, un 7 dicembre del 1941, il giorno successivo nel luogo della sua morte il Comune di Portofino ha installato una targa dedicandogli il tratto conosciuto come "Lungomare Amisani", sorpassando la località Bocche e seguendo la strada principale scendendo in riva al mare si scorge la lapide in marmo con la scritta: “qui la bellezza del mondo sorrise l’ultima volta a Giuseppe Amisani pittore”[16].

Società modifica

 
Cimitero

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[17]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Portofino sono 20[18].

Cultura modifica

 
L'eremo di Sant'Antonio di Niasca
 
Foto ravvicinata del faro di Portofino

Musica modifica

L'11 e il 12 agosto 2012 il cantante e tenore Andrea Bocelli ha realizzato due concerti in "Piazzetta" per la casa discografica Sugar. Dalla registrazione e dalle riprese cinematografiche effettuate, sono stati prodotti un cd/DVD ed un film dal titolo Love in Portofino proiettato nelle sale cinematografiche di 50 paesi.

Nel 2014 la cantante Lana del Rey ha girato a Portofino il video per il suo singolo Ultraviolence, tratto dall'album omonimo. Il video, diretto da Francesco Carrozzini, allora fidanzato della cantante, vede Lana del Rey vestita da sposa e con un bouquet di gigli in mano camminare lungo un sentiero circondato dalla vegetazione per poi arrivare alla cappella di San Sebastiano, sopra Portofino.

Nel 2020 anche il gruppo musicale Il Pagante ha girato il video per il suo singolo Portofino nello stesso paese e, nello stesso anno, il cantante e musicista italo-britannico (di origini liguri) Jack Savoretti si è esibito per l'evento di beneficenza One Night in Portofino, i cui introiti sono andati all'ospedale San Martino di Genova.

Cinema modifica

Tra il 1957 e il 1962 a Portofino furono girati i film Appuntamento in Riviera, Pesci d'oro e bikini d'argento, Souvenir d'Italie, Tempi duri per i vampiri e Il peccato degli anni verdi.

Nel 1975 fu girata qualche scena dell'episodio "L'uomo di Portofino" ("Der Mann aus Portofino") della serie televisiva L'ispettore Derrick in cui recitò l'attore Amedeo Nazzari.

Nel 1988 sono state girate alcune scene del film Una botta di vita di Enrico Oldoini.

Nel golfo del Tigullio e a Portofino in particolare sono state girate negli anni novanta diverse pellicole cinematografiche italiane e straniere. Nel 1992 il borgo è stato il set per alcune scene del film Un incantevole aprile - ambientato negli anni venti - del regista Mike Newell con protagonisti diversi attori quali Miranda Richardson.

Sempre nel 1992, la famosa località ligure compare in alcune scene iniziali di Sognando la California, film dei fratelli Vanzina, con Maurizio Ferrini, Antonello Fassari, Nino Frassica e Massimo Boldi.

Nel 1995 i registi Michelangelo Antonioni e Wim Wenders scelsero il borgo rivierasco come sfondo del film erotico-sentimentale Al di là delle nuvole con John Malkovich e Sophie Marceau. Portofino ha inoltre ospitato negli anni duemila i cast della soap opera americana Beautiful e di quelle italiane Vivere e CentoVetrine girando alcuni episodi delle serie televisive.

Una "Portofino" è stata "ricreata" negli Stati Uniti al Portofino Bay Resort degli Universal Studios di Orlando, in Florida.

Il borgo di Portofino e altri scorci della Riviera ligure hanno ispirato i creatori del film d'animazione della Disney/Pixar - Cars 2 - quale scenario animato della tappa italiana di "Porto Corsa".

Nel 2013 vi sono state girate alcune scene del terzo film di Checco Zalone Sole a catinelle e nello stesso anno sono state girare alcune scene del film The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese[19].

Nel 2021 viene prodotto, sempre per la Pixar, il lungometraggio Luca ambientato nella fittizia località di "Portorosso", che è la fusione tra Monterosso e Portofino appunto.

Nel 2022 è stata girata la serie televisiva Hotel Portofino, ambientata in un albergo di lusso in stile britannico proprio nel comune ligure nel 1926, con protagonista Natascha McElhone.

Eventi modifica

Geografia antropica modifica

 
Il cimitero di Portofino e la chiesa di San Giorgio visti dalle mura del castello Brown

Per la sua estensione amministrativa, pari a 2,53 km², è il territorio comunale più piccolo del territorio metropolitano. Confina a nord con il comune di Santa Margherita Ligure, ad ovest con Camogli, e a sud e ad est è bagnato dal mar Ligure.

Economia modifica

Dal tempo del grande afflusso di ospiti stranieri - dapprima britannici e quindi tedeschi - nei primi anni del Novecento l'economia di Portofino è strettamente legata al turismo. La locale "Piazzetta" sulla quale si affacciano i locali pubblici di ristoro, negozi, boutique e altre attività commerciali è stata nel luglio del 2012 riconosciuta come Locale storico d'Italia[20], primo e unico attestato rilasciato dall'omonima associazione, per il suo valore storico e culturale.

Il comune e i suoi dintorni sono un'importante meta turistica, soprattutto per i flussi stranieri che segnalano la località per essere una fra le più gradevoli fra i porti del mar Mediterraneo.

Portofino è risultato il comune italiano con il più alto reddito pro capite (51 403 €) nell'anno 2014[21].

Artigianato modifica

L'artigianato locale è incentrato sull'arte tessile finalizzata alla realizzazione di merletti e di macramè.[22]

Infrastrutture e trasporti modifica

 
Vista di Portofino dalle mura del castello Brown

Strade modifica

A Portofino ha termine la strada provinciale 227 che permette l'unico collegamento carrabile con la vicina Santa Margherita Ligure. Un antico percorso pedonale, sulle alture, percorre il tragitto in forma non carrabile e permette inoltre il collegamento con vari comuni limitrofi tramite ramificazioni.

Ferrovie modifica

La stazione di Santa Margherita Ligure-Portofino, ubicata nel territorio di Santa Margherita Ligure, è la fermata ferroviaria più vicina sulla linea ferrovia Genova-Pisa.

Linee marittime modifica

Alternativa può essere il battello con partenze quasi ogni ora dalla passeggiata a mare di Rapallo con scalo a Santa Margherita Ligure. Qui effettua una piccola sosta necessaria allo sbarco e imbarco dei passeggeri per poi proseguire verso il borgo. Vi sono inoltre collegamenti anche con Camogli, la baia e relativa abbazia di San Fruttuoso e Genova.

Mobilità urbana modifica

Dal comune di Santa Margherita Ligure un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'AMT garantisce quotidiani collegamenti bus con Portofino.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1975 1985 Roberto D'Alessandro Partito Socialista Italiano Sindaco
4 giugno 1985 1º giugno 1990 Augusto Gazzolo Indipendente Sindaco
1º giugno 1990 24 aprile 1995 Giovanni Artioli Partito Socialista Italiano Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giovanni Artioli Portus Delphyni
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giovanni Artioli Portus Delphyni
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Giorgio Devoto Portus Delphyni
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
8 giugno 2009 26 ottobre 2009 Giorgio D'Alia Tutti insieme
(lista civica di centro-destra)
Sindaco [23]
27 ottobre 2009 16 maggio 2011 Gabriella Bruzzone Comm. straord.
16 maggio 2011 5 giugno 2016 Giorgio D'Alia Tutti insieme
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
5 giugno 2016 4 ottobre 2021 Matteo Viacava Tutti insieme
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
4 ottobre 2021 in carica Matteo Viacava Tutti insieme
(lista civica di centro-destra)
Sindaco

Gemellaggi modifica

Portofino è gemellata con:

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ Approfondimenti sul sito del Parco naturale regionale di Portofino.
  6. ^ Approfondimenti sul sito dell'Area Marina Protetta Portofino
  7. ^ Plinio il Vecchio, HN, III, VII, 2
  8. ^ Fonte dal sito del Comune di Portofino - Storia Archiviato il 23 gennaio 2009 in Internet Archive.
  9. ^ Giulio Miscosi, Liguria Preromana: dizionario etimologico, 1964.
    «"I greci chiamavano Delfini i Tirreni, per similitudine del delfino, in quanto essi erano abilissimi nel corseggiare e quindi navigare con maestria.Una antichissima sede di navigatori Tirreni era il seno di Portofino, cioè l'antichissimo Portus Delphinis, porto a vocazione naturale persino citato nell'itinerario di Antonio il Pio e da molti altri storici dell'antichità. Non vale sottilizzare che i greci parlano di Tirreni e non di Liguri, inquantoché volendo indicare i Portofinesi, confondono i Liguri propri dai Tirreni generici".»
  10. ^ Approfondimenti sul sito dell'Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  11. ^ Il referendum del 1946 a Portofino, su elezionistorico.interno.gov.it.
  12. ^ Stemma e gonfalone (PDF), su Statuto del Comune di Portofino, comune.portofino.genova.it.
  13. ^ a b Portofino, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  14. ^ Fonte dal sito del Parco naturale regionale di Portofino, su parks.it. URL consultato il 9 dicembre 2011.
  15. ^ Fonte dal sito Rete Natura 2000 in Liguria, su natura2000liguria.it. URL consultato il 5 febbraio 2011.
  16. ^ [1] e l'Ente Parco di Portofino, Lungomare Giuseppe Amisani
  17. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  18. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2022, su demo.istat.it. URL consultato il 21 dicembre 2023.
  19. ^ La troupe di Martin Scorsese a Chiavari Archiviato il 7 aprile 2014 in Internet Archive. http://portofinonews.it/, 14 giugno 2013
  20. ^ La Piazzetta di Portofino locale storico d'Italia, su localistorici.it. URL consultato il 10 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  21. ^ Portofino batte Basiglio grazie ai «nuovi ricchi», su ilsole24ore.com, 13 aprile 2014. URL consultato il 17 aprile 2014.
  22. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 9.
  23. ^ Su ricorso del secondo candidato, Roberto D'Alessandro, per presunte irregolarità di voto, il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto la richiesta di annullamento delle elezioni del 6 e 7 giugno 2009 con sentenza del 22 ottobre e depositata il 24 ottobre
  24. ^ Gemellaggio Courmayeur-Portofino per lanciare la stagione turistica ligure, su Repubblica.it, 23 marzo 2019. URL consultato il 6 luglio 2019.
  25. ^ Canazei e Portofino gemellate ieri la festa in Liguria, su l'Adige.it, 11 novembre 2019. URL consultato il 20 novembre 2019.

Bibliografia modifica

  • Bertollo Alfredo, Amore inglese a Portofino. I Brown nel Tigullio: la diplomazia, la nobiltà, la cultura, l'alta borghesia tra fine 19° e inizi XX secolo, 1994.
  • Delpino Marco, Il monte di Portofino, patrimonio dell'uomo per l'umanità: le sue origini, la sua storia.
  • Rotta Alessandra, Per una ricognizione dei beni culturali del monte di Portofino: l'abbazia di S.Fruttuoso e il suo territorio dal XVI al XIX secolo, 1987.
  • Rotta Alessandra, I mulini dell'Acquaviva: sul monte di Portofino, 1988.
  • R. Zanussi San Colombano d'Irlanda Abate d'Europa - Ed. Pontegobbo
  • Giovanni Ferrero, Genova - Bobbio: frammento di un legame millenario, 2003.
  • A.Maestri. Il culto di San Colombano in Italia. Archivio storico di Lodi. 1939 e segg.
  • Archivum Bobiense Rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi (1979-2008). Bobbio
  • Anonimo (ma Da Prato C.). Saggio storico civile-religioso del Comune di Portofino nella Riviera Ligure Orientale dedicato a sua Ecc. Reverendissima Monsignor Salvatore Magnasco Arcivescovo di Genova. Tip. delle Letture Cattoliche, Genova, 1876.
  • Bariletti A.N., Medri G. Il monte di Portofino. SAGEP Ed. Genova, 1972
  • Bazzoni R. e Magnifico M. (a cura di). Le guide FAI. San Fruttuoso di Capodimonte. L'ambiente, il monumento. Electa, Milano, 1990.
  • Fedferrari (a cura di). La fortezza di S. Giorgio. Notizie storiche a cura di F.. Ed. Azienda Autonoma di Soggiorno Portofino. Tip. AGIS Stringa, Genova, 1966.
  • Giacobbe C. (a cura di). S. Nicolò di Capodimonte. Tip. Moderna, Chiavari, s.d.
  • Gotta S. Portofino. Cenni storici di S.G.. Ed. La Gritta, Portofino, 1964.
  • Garroni Carbonara V. Portofino e la costa da Nervi a Zoagli. SAGEP Ed., Genova, 1979
  • Dioli F. e Leali Rizzi T. Un monastero, una storia: San Fruttuoso di Capodimonte dalle origini al XV secolo. Genova, 1985
  • Dioli F. e Leali Rizzi T. Storie di pirati e di fortezze: i Doria e San Fruttuoso dal XVI al XIX secolo con note archeologiche. Genova, 1987.
  • Vinelli L., Portofino. Storia di un mito, Chiavari, 2014

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