Pramila Jayapal

politica e attivista statunitense

Pramila Jayapal (Chennai, 21 settembre 1965) è una politica e attivista statunitense, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato di Washington.

Pramila Jayapal

Membro della Camera dei rappresentanti - Washington, distretto n.7
Durata mandato3 gennaio 2017 - In carica
PredecessoreJim McDermott

Dati generali
Partito politicoDemocratico

Biografia modifica

Nata in India, Pramila Jayapal crebbe tra Giacarta e Singapore e a sedici anni si trasferì negli Stati Uniti d'America per frequentare il college[1]. Conseguì un Bachelor of Arts a Georgetown e un MBA alla Northwestern, quindi ottenne un posto come analista finanziaria a Wall Street che lasciò per occuparsi di sviluppo economico in Thailandia[2].

Divenuta cittadina statunitense nel 2000[3], all'indomani dei fatti dell'11 settembre la Jayapal fondò il gruppo di pressione Hate Free Zone, che si occupava di tenere vivo il dibattito sulla tutela degli immigrati e delle minoranze etniche[4]. Il gruppo crebbe fino a divenire una vera e propria organizzazione non profit (cambiando nome in OneAmerica nel 2008[5]) e Pramila Jayapal si affermò come attivista a livello nazionale, venendo anche premiata come "campionessa di cambiamento" dalla Casa Bianca[6].

Nel 2014 si candidò per un seggio all'interno della legislatura statale di Washington come membro del Partito Democratico e riuscì a farsi eleggere, divenendo l'unica donna di colore all'interno dell'assemblea[7].

Nel 2016, quando il deputato di lungo corso Jim McDermott annunciò il proprio ritiro dalla politica, la Jayapal si candidò per succedergli alla Camera dei Rappresentanti[8] e ottenne l'importante sostegno del candidato alle presidenziali Bernie Sanders[9]. Al primo turno si piazzò al primo posto, avanzando al ballottaggio insieme al compagno di partito Brady Walkinshaw[10]; nelle elezioni generali di novembre la Jayapal riuscì a prevalere sull'altro candidato e divenne così deputata[11].

Con questo risultato, la Jayapal divenne la prima donna indo-americana eletta alla Camera[12]; si andò ad affiancare a Kamala Harris, che nella stessa tornata elettorale divenne la prima donna indo-americana ad essere eletta al Senato[13].

Note modifica

  1. ^ (EN) Indian American Congresswoman Pramila Jayapal's parents: 'She's interested in social justice', su firstpost.com, FirstPost. URL consultato il 15 marzo 2017.
  2. ^ (EN) Why I Ran: Rep. Pramila Jayapal, su elle.com, Elle. URL consultato il 15 marzo 2017.
  3. ^ (EN) Lawmaker, immigrant-rights activist Jayapal runs for McDermott’s Congress seat, su seattletimes.com, The Seattle Times. URL consultato il 15 marzo 2017.
  4. ^ (EN) An immigrant herself, Seattle’s Pramila Jayapal leads the push for reform, su seattletimes.com, The Seattle Times. URL consultato il 15 marzo 2017.
  5. ^ (EN) Hate Free Zone gets new name, OneAmerica, With Justice for All, su seattletimes.com, The Seattle Times. URL consultato il 15 marzo 2017.
  6. ^ (EN) Seattle woman honored as 'Champion of Change' at White House, su king5.com, KING-TV. URL consultato il 15 marzo 2017.
  7. ^ (EN) Big win for Pramila, but diversity in WA politics at a standstill, su seattleglobalist.com, The Seattle Globalist. URL consultato il 15 marzo 2017.
  8. ^ (EN) Pramila Jayapal enters U.S. House race with blast at 'the 1 percent', su seattlepi.com, Seattle Post-Intelligencer. URL consultato il 15 marzo 2017.
  9. ^ (EN) Boost from Bernie Sanders plays into Seattle race for Congress, su seattletimes.com, The Seattle Times. URL consultato il 15 marzo 2017.
  10. ^ (EN) Congressional District 7, su results.vote.wa.gov. URL consultato il 15 marzo 2017.
  11. ^ (EN) Washington U.S. House 7th District Results: Pramila Jayapal Wins, su nytimes.com, The New York Times. URL consultato il 15 marzo 2017.
  12. ^ (EN) Pramila Jayapal Is the First Indian-American Woman in the U.S. House of Representatives, su cosmopolitan.com, Cosmopolitan. URL consultato il 15 marzo 2017.
  13. ^ (EN) An Indian-American Woman Was Just Elected To The U.S. House For The First Time, su huffingtonpost.com, The Huffington Post. URL consultato il 15 marzo 2017.

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