Premi Emmy 2018

70ª edizione della cerimonia degli Emmy

La cerimonia della 70ª edizione dei Primetime Emmy Awards (70th Primetime Emmy Awards) si è tenuta al Microsoft Theatre di Hollywood, a Los Angeles, il 17 settembre 2018.[1] La cerimonia è stata presentata da Michael Che e Colin Jost, conduttori del TG satirico del Saturday Night Live, e trasmessa in diretta televisiva dall'emittente NBC.[1]

Michael Che e Colin Jost, presentatori della 70ª edizione dei Primetime Emmy Awards

Le candidature erano state annunciate il 12 luglio 2018.:[2][3][4][5]

L'8 maggio 2018 si sono celebrati gli Sports Emmy Awards, mentre i News & Documentary Emmy Awards sono stati assegnati il 1º ottobre 2018; entrambe le cerimonie sono ospitate dal Jazz at Lincoln Center di New York.

Primetime Emmy Awards modifica

Il Trono di Spade (Game of Thrones), ritornata ad essere candidabile dopo l'assenza nella stagione televisiva 2016-2017, si è affermata per la terza volta come miglior serie televisiva drammatica e in assoluto come programma televisivo più premiato, con nove statuette complessive.[2] Tra i programmi più premiati anche La fantastica signora Maisel (miglior commedia) e il Saturday Night Live (miglior varietà di sketch), entrambi con otto premi, oltre a American Crime Story - L'assassinio di Gianni Versace (miglior miniserie), con sette premi. Durante i relativi Creative Arts Emmy Awards, Black Mirror - USS Callister (che complessivamente ha ottenuto quattro premi) è stato premiato come miglior film per la televisione, Rick and Morty miglior programma animato. Per quanto riguarda le emittenti i cui programmi hanno ricevuto più premi, la HBO si è confermata per il diciassettesimo anno consecutivo al vertice della classifica, ma condividendo il primato con Netflix, entrambi a quota 23 premi. Individualmente, la più premiata è stata Amy Sherman-Palladino, la quale ha vinto quattro statuette rispettivamente per la miglior serie commedia (in qualità di produttrice), miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior supervisione musicale per una serie commedia.[2] Henry Winkler, già più volte nominato nella categoria per il miglior attore in una serie commedia negli anni settanta grazie a Happy Days, ha vinto il suo primo premio Emmy in carriera; al momento di ritirarlo ha scherzato in proposito dicendo di avere il discorso pronto da 43 anni.[6]

Le candidature, annunciate il 12 luglio 2018 da Samira Wiley e Ryan Eggold, avevano visto Il Trono di Spade emergere come programma più nominato, con 22 candidature complessive, seguito dal Saturday Night Live (21) e Westworld (21).[5] Per la prima volta dopo diciassette edizioni, la HBO non è più risultata la piattaforma i cui programmi hanno raccolto più candidature, superata da Netflix, i cui prodotti hanno raggiunto quota 112 nomination.[7] Tra le più note serie più o meno ingiustamente "snobbate" secondo i critici The Terror, Twin Peaks, American Vandal, The Good Place (nonostante sia considerata tra le serie più innovative degli ultimi anni[7]), Jane the Virgin, Crazy Ex-Girlfriend e gli attori Debra Messing, Eric McCormack, Alison Brie, Emilia Clarke, Kit Harington, Winona Ryder, Kyle MacLachlan e Freddie Highmore.[7][8][9]

Tra gli artisti chiamati ad annunciare i vincitori durante la cerimonia di premiazione si sono alternati Patricia Arquette, Angela Bassett, Eric Bana, Samantha Bee, Connie Britton, RuPaul, Benicio Del Toro, Claire Foy, Hannah Gadsby, Ilana Glazer, Abbi Jacobson, Jimmy Kimmel, Elisabeth Moss, Sarah Paulson, il cast di Queer Eye, Issa Rae, Andy Samberg, Matt Smith e Ben Stiller.[10][11]

 
Un momento della cerimonia: i due presentatori Colin Jost e Michael Che con Maya Rudolph e Fred Armisen

La cerimonia, giudicata sottotono e persino noiosa rispetto alle edizioni precedenti, non è stata ben accolta dai critici, i quali non hanno apprezzato la conduzione di Michael Che e Colin Jost, che non sarebbero stati all'altezza dell'evento, non essendo in grado di offrire battute e sketch in grado di divertire adeguatamente il pubblico.[12][13][14] Lo sketch d'apertura, al quale hanno partecipato marginalmente cedendo spazio ad alcuni loro colleghi del Saturday Night Live tra cui Kate McKinnon and Kenan Thompson, è stato caratterizzato da un richiamo alla complessiva ancora poca inclusione delle minoranze nel settore televisivo, venendo giudicato poco degno di nota e confusionario.[12]

Durante la serata sono intervenuti anche Maya Rudolph e Fred Armisen, anche loro poco apprezzati dai critici, nei panni di due impreparati reporter.[13] Rispetto alle edizioni precedenti, si sono registrati meno messaggi "forti" in difesa di diritti civili o a sfondo politico; a tal proposito Ryan Murphy e RuPaul hanno parlato in difesa dei diritti della comunità omosessuale, mentre Rachel Brosnahan ha rivolto un appello al voto in occasione delle prossime elezioni di medio termine.[12] Tra i momenti migliori l'omaggio alla novantaseienne vincitrice di otto premi Emmy Betty White e la proposta di matrimonio avanzata da Glenn Weiss alla fidanzata Jan Svendsen al momento di ritirare il premio ricevuto grazie alla regia della cerimonia dei premi Oscar.[12] Generalmente apprezzati sono stati i vincitori, in particolare i riconoscimenti assegnati a programmi che non erano riusciti ad ottenere premi di primo piano nelle edizioni precedenti, in particolare The Americans e The Crown.[12][13]

Sul piano degli ascolti, si è confermato il trend negativo delle recenti edizioni: con circa 10,2 milioni di telespettatori, pari ad un rating del 2,4% nella fascia 18-49 anni, è stata la cerimonia meno seguita in assoluto, aggiornando il record negativo dell'edizione del 2016 (eguagliato dall'edizione del 2017), seguita da circa 11,4 milioni di telespettatori, rispetto alla quale si è quindi registrata un'ulteriore diminuzione dell'11%.[15] Secondo alcuni commentatori, una cerimonia del genere non riesce più a risultare un "grande evento", pur ottenendo comunque ascolti paragonabili ai programmi più seguiti del palinsesto statunitense, per diversi motivi: la ricchezza della produzione televisiva tende a far sì che vengano nominati e premiati sempre più programmi, pur di qualità, di nicchia o comunque poco noti al grande pubblico, le cui abitudini televisive sono sempre più frammentate; inoltre di per sé le cerimonie di premiazione non offrono grandi momenti di intrattenimento, affidandosi più alle memorabili quanto rare performance improvvisate di artisti premiati che alla bravura dei conduttori, e risultano fin troppo lunghe per i tanti premi da assegnare.[16] Non aiuta inoltre l'affidare la conduzione ad artisti di poco richiamo come possono risultare i comici ai quali sono state affidate le edizioni più recenti, i quali, anche se popolari, sono già in onda settimanalmente o quotidianamente, mentre spesso risultano fuori luogo per il grande pubblico i frequenti messaggi di rivendicazione di diritti sociali o comunque a sfondo politico. A ciò si aggiunge la tendenza che vede in generale il pubblico televisivo diminuire per qualsiasi tipo di programma a favore di altri medium, specie tra i più giovani, anche grazie alla possibilità comunque di poter agevolmente guardare un programma dopo la sua prima trasmissione.[16] Per motivazioni simili anche le altre principali cerimonie del mondo dello spettacolo trasmesse in TV negli ultimi anni avevano registrato progressivi cali di ascolti (Oscar 2018: 26,5 milioni di telespettatori, in calo del 19% rispetto all'audience dell'anno precedente; Grammy 2018: 19,8 milioni di telespettatori, in calo del 24% rispetto all'edizione precedente).[15]

Segue l'elenco delle varie categorie con i rispettivi candidati; i vincitori sono indicati in cima all'elenco di ciascuna categoria.[2][5]

Programmi televisivi modifica

Miglior serie drammatica modifica

 
Il Trono di Spade (Game of Thrones) è risultata per la terza volta la miglior serie drammatica

Miglior serie commedia modifica

Miglior oggetti mostra modifica

  • Inanimate Insanity distribuita dalla Disney Channel
    • Battle for Dream Island distributa dalla Disney XD
    • Survive for the Five distribuita dalla TBS
    • Race at the Palace distributa dalla Sci Fi
    • Battle for Boi But Better distribuita dalla FOX
    • ITV Battle distribuita dalla ITV
    • Paper Puppets Take 2 distribuita dalla Cartoon Network

Miglior miniserie modifica

Miglior reality competitivo modifica

Miglior varietà talk show modifica

Miglior varietà di sketch modifica

Recitazione modifica

Miglior attore protagonista in una serie drammatica modifica

Matthew Rhys e Claire Foy, miglior attori protagonisti in una serie drammatica (sopra);
Bill Hader e Rachel Brosnahan, miglior attori protagonisti in una serie commedia (sotto)

Miglior attrice protagonista in una serie drammatica modifica

Miglior attore protagonista in una serie commedia modifica

Miglior attrice protagonista in una serie commedia modifica

Miglior attore protagonista in una miniserie o film modifica

Miglior attrice protagonista in una miniserie o film modifica

Miglior attore non protagonista in una serie drammatica modifica

Peter Dinklage e Thandie Newton, miglior attori non protagonisti in una serie drammatica (sopra);
Henry Winkler e Alex Borstein, miglior attori non protagonisti in una serie commedia (sotto)

Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica modifica

Miglior attore non protagonista in una serie commedia modifica

Miglior attrice non protagonista in una serie commedia modifica

Miglior attore non protagonista in una miniserie o film modifica

Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film modifica

  • Merritt Wever, per aver interpretato Mary Agnes McNue in Godless
    • Sara Bareilles, per aver interpretato Maria Maddalena in Jesus Christ Superstar Live in Concert
    • Penélope Cruz, per aver interpretato Donatella Versace in American Crime Story - L'assassinio di Gianni Versace
    • Judith Light, per aver interpretato Marilyn Miglin in American Crime Story - L'assassinio di Gianni Versace
    • Adina Porter, per aver interpretato Beverly Hope in American Horror Story: Cult
    • Letitia Wright, per aver interpretato Nish in Black Mirror - Black Museum

Regia modifica

Miglior regia per una serie drammatica modifica

Stephen Daldry, Amy Sherman-Palladino e Ryan Murphy, rispettivamente miglior regista per una serie drammatica, commedia e film o miniserie

Miglior regia per una serie commedia modifica

Miglior regia per un film, miniserie o speciale drammatico modifica

Miglior regia per uno speciale varietà modifica

  • Glenn Weiss, per The Oscars
    • Stan Lathan, per Dave Chappelle: Equanimity
    • Michael Bonfiglio, per Jerry Seinfeld: Jerry Before Seinfeld
    • Marcus Raboy, per Steve Martin & Martin Short: An Evening You Will Forget for the Rest of Your Life
    • Hamish Hamilton, per Super Bowl LII Halftime Show Starring Justin Timberlake

Sceneggiatura modifica

Miglior sceneggiatura per una serie drammatica modifica

Miglior sceneggiatura per una serie commedia modifica

Miglior sceneggiatura per un film, miniserie o speciale drammatico modifica

Miglior sceneggiatura per uno speciale varietà modifica

  • John Mulaney, per John Mulaney: Kid Gorgeous At Radio City
    • Melinda Taub, Samantha Bee, Pat Cassels, Mike Drucker, Eric Drysdale, Mathan Erhardt, Miles Kahn, Nicole Silverberg, Ashley Nicole Black, Joe Grossman, Sean Crespo, Razan Ghalayini, Tyler Hall, Allana Harkin, Paul Myers, Halcyon Person, Mike Rubens, per Full Frontal with Samantha Bee Presents: The Great American* Puerto Rico (*It's Complicated)
    • Michelle Wolf, per Michelle Wolf: Nice Lady
    • Patton Oswalt, per Patton Oswalt: Annihilation
    • Steve Martin e Martin Short, per Steve Martin & Martin Short: An Evening You Will Forget for the Rest of Your Life

Sports Emmy Awards modifica

La 39ª edizione della cerimonia degli Sports Emmy Awards, gli Emmy dedicati alla programmazione sportiva, si è tenuta a New York l'8 maggio 2018 al Jazz at Lincoln Center; di seguito la lista dei premi assegnati[17].

Programmi sportivi modifica

  • Miglior programma sportivo live: Sunday Night Football (NBC)
  • Miglior speciale sportivo live: The 118th Army-Navy Game (CBS)
  • Miglior copertura di un playoff: AFC Championship: Jacksonville Jaguars vs. New England Patriots (CBS)
  • Miglior copertura sportiva montata: Ironman World Championship (NBC)
  • Miglior documentario sportivo lungo: Disgraced (Showtime)
  • Miglior documentario sportivo corto: SC Featured – A Mountain to Climb (ESPNews)
  • Miglior documentario sportivo a puntate: Hard Knocks – Training Camp With The Tampa Bay Buccaneers (HBO)
  • Miglior programma in studio settimanale: College GameDay (ESPN)
  • Miglior programma in studio giornaliero: MLB Tonight (MLB Network)
  • Miglior programma in studio in onda per un periodo limitato: MLB on FOX: The Postseason (FOX)
  • Miglior antologia d'informazione sportiva: Real Sports with Bryant Gumbel (HBO)
  • Miglior giornalismo sportivo: E: 60 – The Dictator’s Team (ESPN2)
  • Miglior cortometraggio: College GameDay – Melvin Keihn (WatchESPN)
  • Miglior lungometraggio: E: 60 – Fight On (ESPN2)
  • Miglior anteprima: AFC Championship – Teasing John Malkovich (CBS)
  • Miglior copertura sportiva transmediale: 2017 NCAA Men’s Basketball Tournament – NCAA March Madness Live (NCAA.com)
  • Miglior innovazione digitale: Capturing Everest 360-degree VR (SI.com)
  • Miglior esperienza di social TV: 100,000 Cameras – Ohio State vs. Michigan (FOX)
  • Miglior promo sportivo: NASCAR on FOX Daytona 500 - Daytona Day (FOX)
  • Miglior copertura sportiva live in spagnolo: FIFA World Cup Qualifier Mexico vs. USA (Univision)
  • Miglior programma in studio in spagnolo: Futbol Picante (ESPN Deportes)

Personalità sportive modifica

Bob Ley (miglior presentatore in studio) e Mike Emrick (miglior telecronista)
  • Miglior personalità sportiva - presentatore in studio: Bob Ley (ESPN)
  • Miglior personalità sportiva - telecronista: Mike Emrick (NBC)
  • Miglior personalità sportiva - commentatore in studio: Harold Reynolds (MLB Network)
  • Miglior personalità sportiva - commentatore di un evento sportivo: Kirk Herbstreit (ESPN)
  • Miglior personalità sportiva - corrispondente sportivo: Tom Verducci (MLB Network/FOX)
  • Miglior talento della programmazione in spagnolo: Andrés Cantor (Telemundo)
  • Lifetime Achievement Award: Barry Frank

Categorie più tecniche modifica

  • Miglior squadra tecnica in studio: College GameDay (ESPN) e Super Bowl LII (NFL Network)
  • Miglior squadra tecnica distaccata: NASCAR on FOX (FOX)
  • Miglior riprese: The 143rd Kentucky Derby (NBC)
  • Miglior montaggio di un cortometraggio: Anthony J. Cortese, Alan Medic, per AFC Championship - Teasing John Malkovich (CBS)
  • Miglior montaggio di un lungometraggio: Jantzen Gianfrancesco, per Golf Central - Feeling and Reality: The Billy Hurley Story (Golf Channel)
  • Premio Dick Schaap alla miglior sceneggiatura: Aaron Cohen, John Malkovich, Peter Radovich Jr., Billy Scafuri per AFC Championship - Teasing John Malkovich (CBS)
  • Miglior direzione musicale: Peter Radovich Jr., per The 118th Army-Navy Game - The More Things Change, "The Letter"
  • Miglior sonoro di un evento live: NASCAR on FOX (FOX)
  • Miglior sonoro post-prodotto: The 118th Army-Navy Game - The More Things Change (CBS)
  • Miglior grafica live: League of Legends (YouTube/Twitch TV)
  • Miglior grafica post-prodotta: Dear Basketball (Verizon)
  • Miglior scenografia/direzione artistica: AFC Championship - Teasing John Malkovich (CBS)
  • Premio George Wensel al miglior conseguimento tecnico: Sunday Night Baseball - Front Row Cam (ESPN)

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Michael Che, Colin Jost to Host 2018 Primetime Emmy Awards (EXCLUSIVE), in Variety, 26 aprile 2018. URL consultato il 30 giugno 2018.
  2. ^ a b c d (EN) Complete listing of 70th Emmy Awards Winners (PDF), su Emmys.com, Academy of Television Arts & Sciences, 17 settembre 2018. URL consultato il 23 settembre 2018.
  3. ^ (EN) First Night of 2018 Creative Arts Emmy Winners Announced (PDF), su Emmys.com, Academy of Television Arts & Sciences, 9 settembre 2018. URL consultato il 10 settembre 2018.
  4. ^ (EN) Second Night of 2018 Creative Arts Emmy Winners Announced, su Emmys.com, Academy of Television Arts & Sciences, 8 settembre 2018. URL consultato il 10 settembre 2018.
  5. ^ a b c (EN) 70th Emmy Awards Complete Nominations List, su Emmys.com, Academy of Television Arts & Sciences, 12 luglio 2018. URL consultato il 12 luglio 2018.
  6. ^ (EN) Henry Winkler wins Emmy 42 years after first nomination, su emmys.com, The Associated Press, 18 settembre 2018. URL consultato il 23 settembre 2018.
  7. ^ a b c (EN) The Biggest Snubs and Surprises of the 2018 Emmy Nominations, in TIME, 16 luglio 2018. URL consultato il 16 luglio 2018.
  8. ^ (EN) Emmy nominations 2018: The most shocking snubs, in USA Today, 16 luglio 2018. URL consultato il 16 luglio 2018.
  9. ^ (EN) AMC's 'The Terror' is the biggest Emmy snub of the year, with an appalling 0 nominations, in Business Insider, 14 settembre 2018. URL consultato il 14 settembre 2018.
  10. ^ (EN) First Celebrity Presenters Announced for 70th Emmy Awards, su Emmys.com, Academy of Television Arts & Sciences, 6 settembre 2018. URL consultato il 19 settembre 2018.
  11. ^ (EN) More Celebrity Emmy Presenters Announced, su Emmys.com, Academy of Television Arts & Sciences, 12 settembre 2018. URL consultato il 19 settembre 2018.
  12. ^ a b c d e (EN) TV Review: A Lackluster Emmys Production, With Wonderfully Surprising Winners, in Variety, 17 settembre 2018. URL consultato il 19 settembre 2018.
  13. ^ a b c (EN) The Best and Worst Moments of the 2018 Emmys, in TIME, 17 settembre 2018. URL consultato il 19 settembre 2018.
  14. ^ (EN) There were a few Emmys bright spots — but it sure wasn't the hosts, in Mashable, 17 settembre 2018. URL consultato il 19 settembre 2018.
  15. ^ a b (EN) TV Ratings: Emmy Awards Hit New Viewership Low, Drop 11% From 2017, in Variety, 18 settembre 2018. URL consultato il 19 settembre 2018.
  16. ^ a b (EN) Graham: Emmy ratings tank, following bigger cultural shift, in The Detroit News, 18 settembre 2018. URL consultato il 19 settembre 2018.
  17. ^ (EN) The 39th Sports Emmy Winners[collegamento interrotto], The National Academy of Television Arts & Sciences, 8 maggio 2018. URL consultato il 30 giugno 2018.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Televisione: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di televisione