Premio Alinovi Daolio

Il Premio Alinovi Daolio è un riconoscimento italiano conferito a figure che si sono distinte nel campo dell’arte contemporanea basando la propria ricerca sulla interdisciplinarità e sulla contaminazione dei linguaggi espressivi[1]. Nato nel 1986 come Premio Francesca Alinovi (noto anche come Premio Alinovi) per commemorare la figura di Francesca Alinovi, critico d’arte e ricercatrice presso il DAMS di Bologna, dal 2013 il riconoscimento è stato denominato Premio Alinovi Daolio, associando il ricordo di Roberto Daolio, critico d’arte e uno tra i fondatori del Premio, nell’anno stesso della morte di quest’ultimo.

Il premio modifica

Il premio non costituisce un riconoscimento in denaro ma è basato sulla donazione di un’opera che il vincitore di ogni edizione consegna al successivo. Dalla sua istituzione, assecondando la predisposizione di Francesca Alinovi verso l’indagine di linguaggi ibridi e pionieristici nel campo delle arti, il riconoscimento viene attribuito a figure che nel contemporaneo abbiano messo in luce caratteristiche di sperimentazione, internazionalità e interesse verso l’interdisciplinarità dei linguaggi espressivi[1]. In questi termini, il Premio è stato conferito ad artisti contemporanei che hanno saputo sperimentare linguaggi multiformi tracciando nuovi percorsi artistici attraverso letteratura, teatro, design, moda, architettura e i più vari ambiti disciplinari[2].

Per tradizione la proclamazione del vincitore del Premio Alinovi Daolio avviene in due sedi. A Bologna fino al 2004 presso la GAM - Galleria d'arte moderna di Bologna e a partire dal 2005[3] ad anni alterni presso l’Aula Magna del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e presso l’Aula Magna dell'Accademia di belle arti di Bologna, avviene una presentazione e un approfondimento critico sull'opera del vincitore e su temi trasversali nell'ambito della ricerca artistica e curatoriale contemporanea. A Milano presso il Piccolo Teatro di Milano nella sede intitolata a Paolo Grassi avviene la proclamazione del vincitore del Premio Alinovi Daolio durante la cerimonia di consegna del Premio Ubu, con inclusione nel Patalogo per volontà di Franco Quadri, già membro del comitato di assegnazione del premio[4].

Storia modifica

A seguito della tragica scomparsa di Francesca Alinovi, avvenuta il 12 giugno 1983, gli Amici di Francesca Alinovi[5], ovvero Renato Barilli e Roberto Daolio con Franco Quadri, Alessandro Mendini, Loredana Parmesani, istituiscono nel 1986 il Premio Francesca Alinovi (noto come Premio Alinovi)[6].

Dal 12 dicembre 2000 al 7 gennaio 2001 presso lo Spazio Aperto della GAM di Bologna è stata organizzata una mostra che ha ripercorso la storia dei primi quindici anni dell’allora Premio Alinovi, presentando opere dei vincitori del Premio negli anni dal 1986 al 2000[7].

Dal 2011, dopo la morte di Franco Quadri[4], gli Amici di Francesca Alinovi vedono subentrare Jacopo Quadri[8], figlio del critico teatrale scomparso.

Dal 2013, dopo ventisette edizioni, il Premio muta il suo nome in Premio Alinovi Daolio nel ribadire lo stretto rapporto di affinità intellettuale tra Francesca Alinovi e Roberto Daolio[9]. Nel comitato del Premio il posto di Daolio, prematuramente scomparso, viene occupato da Claudio Marra, vicedirettore del Dipartimento delle Arti dell’Alma Mater Studiorum di Bologna[10][11].

Nel 2013 il primo artista a ricevere il Premio con la nuova intitolazione è Maurizio Cattelan. Il 25 ottobre 2013, in occasione della consegna del Premio Alinovi Daolio, Maurizio Cattelan diserta la cerimonia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna inviando in sua vece il duo comico protagonista della sitcom I soliti idioti[12], che in abito clericale dà vita ad uno sketch[13], attirando l'interesse del mondo della cultura[14] e della stampa nazionale[15].

Nel 2019 con la morte dell’architetto e designer Alessandro Mendini[16], il comitato del Premio Alinovi Daolio acquisisce come nuovo membro Fulvio Irace, architetto e docente di Storia dell’Architettura presso il Politecnico di Milano.

Nel 2020, a causa della pandemia di COVID-19 il premio non viene assegnato, lasciando come vincitore in carica Devis Venturelli premiato nel 2019[17]. Nel dicembre 2020 viene pubblicato dalla rivista Exibart uno speciale sui premi d'arte contemporanea in Italia, annoverando il Premio Alinovi Daolio fra i Premi ad invito e dedicandogli una sezione in cui ne viene riportata la storia[18].

Vincitori modifica

Note modifica

  1. ^ a b Brunella Torresin, Quel che resta di Francesca, su la Repubblica, 13 dicembre 2000. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  2. ^ Riguardo allo statuto informale del Premio, si legge "...rassegna degli artisti premiati nelle quindici edizioni del Premio Francesca Alinovi [...] artisti dalla personalità multiforme che attraversano i vari linguaggi dell'arte e del mondo fuori dalle convenzioni. Le singole opere sono il premio, di natura simbolica, che gli artisti si trasmettono ogni anno alla premiazione..." nella prefazione di Renato Barilli, Roberto Daolio (a cura di), Premio Francesca Alinovi 1986-2000, catalogo della mostra, Bologna 2000
  3. ^ Paola Naldi, Le sculture di Caravaggio tra un attimo e l'infinito, su la Repubblica, 14 dicembre 2005. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  4. ^ a b Premio Francesca Alinovi, nell’edizione dedicata al ricordo di Franco Quadri vince Anna Galtarossa, su Artribune, 11 dicembre 2011. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  5. ^ Peter Weiermair (a cura di), Bologna contemporanea 1975 - 2005, Damiani, Bologna 2006, pp. 20-21
  6. ^ Renato Barilli, Prima e dopo il 2000: la ricerca artistica 1970-2005, Feltrinelli, Milano 2006, p. 45
  7. ^ Gam, ecco gli artisti nel segno dell'Alinovi, su la Repubblica, 13 dicembre 2000. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  8. ^ Premio Alinovi Daolio 2014, su Università di Bologna (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2019).
  9. ^ Si legge "Affiancando a quello di Francesca Alinovi il nome di Roberto Daolio, stretto compagno di lavoro della studiosa e fin dall'inizio membro della Giuria del Premio, gli amici (Renato Barilli, Alessandro Mendini, Loredana Parmesani, Jacopo Quadri), quest'anno dolorosamente colpiti dalla sua scomparsa, hanno deciso di dar luogo a una nuova serie del Premio stesso, cooptando Claudio Marra nella Giuria" in Francesca Alinovi. Rassegna documentaria su lastampa.it
  10. ^ Roberto Sala, Premio Alinovi e Daolio 2013 a Maurizio Cattelan, su Rivista Segno, 18 ottobre 2013. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  11. ^ Consegnato il secondo Premio Alinovi Daolio in Il Giornale dell'Arte, n. 349, gennaio 2015
  12. ^ Caos all'Accademia. Cattelan manda "I Soliti Idioti" di Mtv a ritirare il suo premio su ilfattoquotidiano.it
  13. ^ Premio Alinovi - Daolio, Premiazione di Maurizio Cattelan - 25 ottobre 2013 su youtube.com
  14. ^ Tiziano Scarpa, Cristo impiccato. Tiziano Scarpa su Maurizio Cattelan, su Artribune, 4 novembre 2013. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  15. ^ Michele Smargiassi, Manda 'I soliti idioti' a ritirare il premio bufera sull'ultima beffa di Cattelan, su la Repubblica, 26 ottobre 2013. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  16. ^ "Io in particolare gli devo essere grato per essere stato accanto a me nell’attribuire ogni anno un premio in ricordo di Francesca Alinovi, che del resto generosamente aveva accolto come collaboratrice nelle sue pubblicazioni", Renato Barilli ricorda l'attività di Alessandro Mendini anche in occasione del Premio Alinovi Daolio in Alessandro Mendini, il postmoderno su artribune.com
  17. ^ Devis Venturelli vince il Premio Alinovi Daolio 2019, su exibart.com, 12 novembre 2019. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  18. ^ Speciale Premi #1, 2020-2021, Exibart Magazine, dicembre 2020, p. 13, disponibile anche in edizione digitale Speciale Premi #1 su exibart.com

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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