Pretty Woman
Pretty Woman è un film romantico del 1990, diretto da Garry Marshall ed interpretato da Richard Gere e Julia Roberts.
La pellicola è considerata da molti critici come uno dei più grandi successi del proprio genere,[1][2] con un incasso complessivo di circa 463,4 milioni di dollari.
TramaModifica
Edward Lewis è un affarista miliardario: la sua strategia lavorativa consiste nell'acquistare compagnie con difficoltà economiche, sull'orlo del fallimento, per poi rivenderle in piccole parti, in modo che il ricavo di vendita sia di gran lunga superiore al costo sostenuto per l'acquisto. Mentre si trova sulla Hollywood Boulevard per chiedere indicazioni, incontra una giovane prostituta di nome Vivian Ward, che si dimostra disposta ad aiutarlo in cambio di una piccola somma di denaro. Saliti in macchina, i due raggiungono l'hotel dove doveva recarsi Edward e passano la notte insieme. Il giorno dopo Edward propone alla ragazza un "affare": restare con lui per l'intera settimana a un prezzo da capogiro. La ragazza, senza troppe reticenze, accetta. Oltre alla cifra che dovrà pagare, Edward si impegna anche a comprarle qualche vestito da indossare durante una cena di affari.
Vivian si dirige così con dei contanti dati da Lewis a fare shopping sulla Rodeo Drive, ma viene snobbata dalle commesse che la deridono a causa della sua apparenza trascurata e volgare. Inizialmente anche il direttore dell'albergo Barney Thompson si dimostra sorpreso, ma decide comunque di aiutarla a comprare un vestito. Edward ritorna ed è visibilmente stupito dalla trasformazione di Vivian. Durante la cena di lavoro, Edward fa presente alla società di James Morse di volerla smantellare una volta acquistata e quest'ultimo, arrabbiato, abbandona la cena insieme a suo nipote. La mattina dopo, Vivian racconta ad Edward ciò che le era accaduto il giorno prima sulla Rodeo Drive e i due si dirigono nuovamente in quella strada ma in un negozio diverso.
Dopo aver mostrato le carte di credito al direttore e avergli intimato di trattare la ragazza con tutti i riguardi, Edward lascia il negozio. Così Vivian compra un'ingente quantità di abiti, poi passa dal primo negozio umiliando le commesse che l'avevano snobbata e fa il suo ritorno in hotel. Il giorno seguente, Edward porta Vivian ad una partita di polo. Mentre Vivian chiacchiera con David Morse, il nipote dell'uomo coinvolto in affari con Edward, Philip Stuckey (avvocato di Edward) comincia a preoccuparsi dell'onestà della ragazza e chiede se ci sono possibilità che lei fosse una spia. Edward lo rassicura dicendogli che è una prostituta, così Philip va da lei e dopo essersi offerto di assumerla una volta finito con Edward, la insulta.
Quando tornano in albergo, lei si dimostra furiosa con Edward per aver raccontato a Philip la sua professione e decide così di andarsene, ma lui riesce a fermarla davanti all'ascensore e la convince, scusandosi, di portare a termine la settimana. Il giorno successivo, Edward lascia il lavoro prima del solito e porta Vivian a vedere uno spettacolo a San Francisco con il suo jet privato. Una volta ritornati all'hotel, i due giocano a scacchi e Vivian convince Edward a prendersi un altro giorno di ferie. Così la mattina dopo i due trascorrono l'intera giornata insieme, e, una volta fatto ritorno in hotel, i due fanno l'amore. Poco prima di addormentarsi, Vivian ammette di essersi innamorata di Edward.
Durante la colazione del giorno successivo, Edward offre a Vivian un appartamento in cui vivere così da poter continuare a vederla. Lei si sente però offesa dalla proposta e non la accetta. Edward va così a lavorare senza risolvere la situazione. Intanto Kit, la giovane prostituta che coabita con Vivian, raggiunge quest’ultima e si rende conto che l'amica è innamorata di Edward. Nel frattempo Edward si incontra con il signor Morse per chiudere l'affare, ma decide di non comprare più l'attività e anzi, si offre di aiutarla economicamente. L'avvocato Stuckey chiede spiegazioni a Edward, ma quest'ultimo se ne va senza rispondere. Poco dopo l'avvocato raggiunge l'hotel in cui Edward alloggia, ma trova Vivian e cerca di violentarla. Edward arriva giusto in tempo per fermare Philip, e lo butta fuori dalla stanza. Edward cerca di convincere Vivian a rimanere con lui solo nel caso lo volesse e non per i soldi, ma lei rifiuta ancora e ritorna all'appartamento che condivide con Kit. Dopo aver donato un po' di soldi alla sua amica, che userà per frequentare una scuola d'estetista che le permetterà di togliersi dalla strada, decide di partire per San Francisco per concludere gli studi e vivere una vita migliore. Edward sale in macchina con l'autista e, anziché andare all'aeroporto dove era diretto, raggiunge l'appartamento di Vivian. Lui le dichiara il suo amore sulla scala antincendio e infine i due si baciano appassionatamente.
ProduzioneModifica
In origine Pretty Woman doveva essere un film drammatico.[3] La relazione tra Vivian e Edward originariamente aveva anche temi controversi, tra cui la dipendenza dalla droga di Vivian: una parte del patto era infatti che non doveva drogarsi per una settimana. Nella versione originale è presente anche una scena in cui Edward butta fuori Vivian dalla sua auto e se ne va. Tutte queste parti della sceneggiatura vennero considerate dannose per la rappresentazione simpatica di lei dal produttore esecutivo, Laura Ziskin. Tali scene vennero così rimosse e incorporate nel personaggio dell'amica di Vivian, Kit.
CastModifica
La ricerca degli attori per Pretty Woman fu un processo piuttosto lungo. Il regista Marshall aveva inizialmente preso in considerazione Christopher Reeve[4], Daniel Day-Lewis, Denzel Washington e Al Pacino[5] per il ruolo del miliardario Edward Lewis. Anche per la parte di Vivian ci furono varie considerazioni. Inizialmente infatti, il regista offrì la parte a Karen Allen, Meg Ryan, Michelle Pfeiffer, Molly Ringwald, Daryl Hannah,[6] Jennifer Jason Leigh[7] e Valeria Golino. Quando tutte le attrici rifiutarono il ruolo, il regista decise di affidare la parte alla allora poco conosciuta Julia Roberts, che proprio con questo film si affermò come una delle migliori attrici del momento.
RipreseModifica
Le riprese del film - durate dal 24 luglio al 18 ottobre 1989 - vennero girate principalmente a Los Angeles, in California, precisamente a Beverly Hills, mentre quelle dell'hotel furono effettuate presso l'Hotel Ambassador di Los Angeles.
Colonna sonoraModifica
Pretty Woman è noto anche per la colonna sonora di notevole successo, che riprende la canzone del 1964 Oh, Pretty Woman di Roy Orbison, che ha ispirato il titolo del film. Il sottofondo musicale è stato composto da James Newton Howard. Intitolata He Sleeps / Love Theme, questa composizione per pianoforte è ispirata a Racing in the Street di Bruce Springsteen. Figurano inoltre i seguenti pezzi:
- Wild Women Do - Natalie Cole
- Fame '90 - David Bowie
- The King Of Wishful Thinking - Go West
- Tangled - Jane Wiedlin
- It Must Have Been Love - Roxette
- Life In Detail - Robert Palmer
- No Explanation - Peter Cetera
- Real Wild Child (Wild One) - Christopher Otcasek
- Fallen - Lauren Wood
- Show Me Your Soul - Red Hot Chili Peppers
SequelModifica
Alle insistenti voci che per anni avrebbero voluto un sequel di Pretty Woman, Richard Gere non ha mai risposto, mentre l'attrice Julia Roberts ha sempre chiarito la sua posizione, definendosi troppo in là con gli anni per tornare a ricoprire quel ruolo.[8]
AccoglienzaModifica
CinemaModifica
Con un budget di circa 14 milioni di dollari, la pellicola fu un enorme successo al botteghino. La pellicola guadagnò 178.406.268 dollari negli Stati Uniti e altri 285.000.000 dollari nel resto del mondo per un totale di 463.406.268 dollari. Pretty Woman divenne così il quarto film di maggior incasso del 1990 negli Stati Uniti e il terzo maggior incasso in tutto il mondo. In Italia, nella stagione 1990-1991, Pretty Woman si classificò secondo al box-office dietro Balla coi lupi di Kevin Costner, con un incasso superiore ai 20 miliardi di lire.[9]
CriticaModifica
Il film ricevette anche pareri molto positivi da parte della critica. Venne elogiata in particolare l'interpretazione di Julia Roberts nel ruolo della giovane prostituta che le valse una candidatura all'Oscar alla miglior attrice nel 1991. La pellicola venne anche premiata ai Golden Globe dello stesso anno, con Julia Roberts che vinse il premio come miglior attrice in un film commedia o musicale.
Ascolti TV in ItaliaModifica
La pellicola è sempre stata trasmessa da Rai 1 in prima serata, fatta eccezione per il 17 settembre 2017, quando venne mandata in onda nel primo pomeriggio.
Passaggio TV Rai Uno | Data | Telespettatori | Share |
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1 - prima visione Italia[10] | 13 aprile 1992 | 10.388.000 | 37,08% |
2 | 4 aprile 1994 | 8.162.000 | 33,96% |
3 | 24 novembre 1994 | 7.896.000 | 28,56% |
4 | 17 aprile 1995 | 5.652.000 | 23,12% |
5 | 13 novembre 1995 | 9.598.000 | 33,44% |
6 | 2 ottobre 1996 | 7.596.000 | 28,67% |
7 | 26 maggio 1997 | 7.346.000 | 29,76% |
8 | 17 gennaio 1998 | 6.014.000 | 24,14% |
9 | 14 febbraio 2000 | 9.032.000 | 33,25% |
10 | 5 febbraio 2001 | 7.728.000 | 27,17% |
11 | 11 marzo 2002 | 7.581.000 | 28,54% |
12 | 16 febbraio 2003 | 6.315.000 | 22,59% |
13 | 14 ottobre 2004 | 6.202.000 | 23,79% |
14 | 28 settembre 2005 | 4.440.000 | 16,98% |
15 | 29 maggio 2006 | 5.176.000 | 21,70% |
16 | 29 novembre 2006 | 4.989.000 | 20,62% |
17 | 5 marzo 2008 | 5.117.000 | 19,52% |
18 | 2 settembre 2008 | 4.208.000 | 20,14% |
19 | 7 settembre 2009 | 4.750.000 | 21,59% |
20 | 6 settembre 2010 | 4.635.000 | 20,15% |
21 | 9 settembre 2011 | 2.917.000 | 13,40% |
22 | 12 dicembre 2012 | 4.676.000 | 17,81% |
23 | 4 febbraio 2014 | 4.163.000 | 15,46% |
24 | 27 marzo 2015 | 4.192.000 | 17,07% |
25 | 18 gennaio 2017 | 3.606.000 | 14,05% |
26 | 17 settembre 2017 | 1.575.000 | 12,33% |
27 | 1º luglio 2019 | 3.302.000 | 17,35% |
28 | 4 marzo 2020 | 3.806.000 | 15,74% |
RiconoscimentiModifica
- 1991 - Premio Oscar
- Nomination Miglior attrice protagonista a Julia Roberts
- 1991 - Golden Globe
- 1991 - Premio BAFTA
- Nomination Miglior film a Arnon Milchan, Steven Reuther e Garry Marshall
- Nomination Miglior attrice protagonista a Julia Roberts
- Nomination Migliore sceneggiatura originale a J.F. Lawton
- Nomination Migliori costumi a Marilyn Vance
- 1991 - Premio César
- Nomination Miglior film straniero a Garry Marshall
- 1991 - David di Donatello
- Nomination Miglior attrice straniera a Julia Roberts
- 1990 - BMI Film & TV Award
- Miglior colonna sonora a James Newton Howard
- Miglior canzone (It Must Have Been Love) a Per Gessle
- 1991 - Kids' Choice Award
- Miglior attrice protagonista a Julia Roberts
- 1991 - People's Choice Award
- Miglior film commedia
- 1991 - WGA Award
- Nomination Miglior sceneggiatura originale a J.F. Lawton
- 1990 - Golden Screen
- Golden Screen con una stella
- 1991 - Golden Screen
- Golden Screen
- 1990 - Jupiter Award
- Miglior attrice internazionale a Julia Roberts
CuriositàModifica
- Il titolo originale doveva essere 3000, come la cifra che Richard pagava a Vivian per passare una settimana con lei.[11]
- Fra le musiche vi sono tre diversi estratti dall'opera La traviata di Giuseppe Verdi (come "Amami, Alfredo").[12]
- Il pezzo per pianoforte che Richard Gere suona nella hall dell'hotel, intitolato He sleeps,[13] è stato composto e interpretato dall'attore stesso.[14][15]
- La canzone che Julia Roberts canta nella vasca da bagno è Kiss di Prince.
- La collana di diamanti usata nelle riprese è autentica, e vale oltre 250.000 dollari.[15]
- La locandina del film è un fotomontaggio, il corpo di Julia Roberts in realtà è dell'attrice Shelley Michelle che fece anche da controfigura alla Roberts per le inquadrature sexy.[16]
- Nella scena in cui Vivian guarda la serie TV I love Lucy, Julia Roberts non riusciva a ridere spontaneamente. Dopo molti tentativi falliti, il regista Marshall (fuori dall’inquadratura) le fece il solletico sotto i piedi, provocandole una fragorosa risata che costituì la scena definitiva.[14][15][17]
- Il finale originario del film doveva essere negativo e molto cupo, con Vivian abbandonata in mezzo alla strada, ma fu cambiato a favore di una visione più ottimista.[12][11][14] La stessa trama del film fu rivoluzionata in positivo rispetto al progetto iniziale.[14][15]
- Come spiegato dal regista Marshall, Vivian volutamente non si siede mai (salvo sul pavimento) ed è sempre in movimento: il suo personaggio rappresenta l’insicurezza. Al contrario, Edward è sempre composto e spesso seduto, poiché il suo personaggio rappresenta la sicurezza.[14][18]
- Originariamente la coppia nel film doveva essere Al Pacino-Michelle Pfeiffer.[16]
- Il regista e i due protagonisti del film lavoreranno in seguito anche per Se scappi, ti sposo, uscito nel 1999.
- Nel film d'animazione Shrek 2, quando la Fata Madrina legge a Shrek i titoli dei libri delle fiabe in cui non compaiono orchi, cita Pretty Woman.
- Nel 2018, a Broadway, è andato in scena il musical Pretty Woman - The Musical, con musica e testi di Bryan Adams e Jim Vallance, con regia e coreografie di Jerry Mitchell.
NoteModifica
- ^ The 100 best romantic movies, su timeout.com.
- ^ 30 Most Romantic Movies of All Time, su usmagazine.com.
- ^ Pretty Woman: 15th anniversary, Buena Vista Home Entertainment, Touchstone, 2005.
- ^ Pretty Woman casting information and trivia at IMDB; accessed May 17, 2007.
- ^ Al Pacino interview by Larry King transcript, in CNN.
- ^ Darly Hannah pleased to decline Pretty Woman, su contactmusic.com.
- ^ Boris Kachka, Lone Star. Jennifer Jason Leigh plays an extroverted striver in Abigail’s Party. Now, that’s a stretch., New York Magazine, New York Media Holdings, LLC., 4 dicembre 2005, p. 2.
- ^ Cinema: Julia Roberts, Troppo Vecchia Per 'Pretty Woman' 2, Yahoo! Movies, 29 ottobre 2008. URL consultato il 29 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2008).
- ^ Stagione 1990-91: i 100 film di maggior incasso, hitparadeitalia.it. URL consultato il 27 dicembre 2016.
- ^ Pretty Woman: Al suo 23º passaggio tv riuscirà a battere la coppia Garko-Arcuri? (tutti gli ascolti), su davidemaggio.it.
- ^ a b (EN) Kate Erbland, The True Story of Pretty Woman’s Original Dark Ending, su Vanity Fair. URL consultato l'8 dicembre 2020.
- ^ a b Julia Roberts: «Ecco l'altro finale di Pretty Woman», su VanityFair.it, 17 giugno 2019. URL consultato l'8 dicembre 2020.
- ^ (EN) 11 things you didn't know about Richard Gere..., su Woman's own, 27 agosto 2015. URL consultato il 7 dicembre 2020.
- ^ a b c d e Pretty Woman compie 30 anni: 10 cose che (forse) non sapete sul film, su www.deejay.it, 23 marzo 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
- ^ a b c d Di via elle.com, Pretty Woman, su ELLE, 5 maggio 2016. URL consultato il 7 dicembre 2020.
- ^ a b Alessandro Beretta, Pretty Woman, la coppia doveva essere Pacino-Pfeiffer: i 5 segreti del film, su Corriere della Sera, 26 marzo 2019. URL consultato il 27 marzo 2020.
- ^ (EN) Noor Brara, 5 Things You Didn’t Know About Julia Roberts, su Vogue. URL consultato l'8 dicembre 2020.
- ^ Cose da scoprire su Pretty Woman dato che ha compiuto 25 anni, su Prima Bergamo, 24 marzo 2015. URL consultato l'8 dicembre 2020.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni di o su Pretty Woman
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Pretty Woman, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Pretty Woman, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Pretty Woman, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Pretty Woman, su Movieplayer.it.
- Pretty Woman, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Pretty Woman, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Pretty Woman, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Pretty Woman, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Pretty Woman, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Pretty Woman, su FilmAffinity.
- (EN) Pretty Woman, su Metacritic, CBS Interactive Inc.
- (EN) Pretty Woman, su Box Office Mojo, Amazon.com.
- (EN) Pretty Woman, su TV.com, CBS Interactive Inc.
- (EN) Pretty Woman, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Pretty Woman, su BFI Film & TV Database, British Film Institute.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316751606 · LCCN (EN) no98014318 · GND (DE) 1149548053 · BNE (ES) XX3819512 (data) |
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