Prima coniugazione

coniugazione dei verbi in italiano, con -are all'infinito

In italiano, la prima coniugazione verbale è quella dei verbi aventi l'infinito in -are, erede della prima coniugazione latina. È la coniugazione col maggior numero di verbi e col minor numero di irregolari (soltanto quattro di base: andare, dare, fare, stare, e i derivati), e l'unica tuttora produttiva per la formazione dei neologismi.

Coniugazione modifica

Indicativo Congiuntivo Condizionale Imperativo
Presente Imperfetto Passato remoto Futuro semplice Presente Imperfetto Presente
io parl-o* parl-àvo parl-ài parl-erò parl-i* parl-àssi parl-erèi -
tu parl-i* parl-àvi parl-àsti parl-erài parl-i* parl-àssi parl-erésti parl-a*1
egli parl-a*2 parl-àva parl-ò parl-erà parl-i* parl-àsse parl-erèbbe -
noi parl-iàmo parl-avàmo parl-àmmo parl-erémo parl-iàmo parl-àssimo parl-erémmo -
voi parl-àte2 parl-avàte parl-àste1 parl-eréte parl-iàte parl-àste2 parl-eréste parl-àte1
essi parl-ano* parl-àvano parl-àrono parl-erànno parl-ino* parl-àssero parl-erèbbero -

* Sulle voci rizotoniche non è stato segnalato l'accento poiché impredicibile, potendo cadere su qualsiasi sillaba della radice a seconda del verbo.

Infinito Participio Gerundio
Presente Passato Presente Passato Presente Passato
parl-àre avere parlato parl-ànte parl-àto parl-àndo avendo parlato

Particolarità della coniugazione modifica

  • Per i verbi in -gnare (sognare), la tradizione grammaticale ammette una doppia grafia nelle voci rizoatone con desinenze inizianti per i- (4ª persona dell'ind. pres., e 4ª e 5ª del cong. pres.): una con -i- (sogniàmo), e una senza (sognàmo); anche se la prima rimane la scelta più caldeggiata dalle grammatiche e dai linguisti per una questione di omogeneità delle desinenze, pur essendo la -i-, in questo caso, un semplice segno ortografico (non diacritico in quanto non altera il suono del digramma che lo precede).
  • I verbi in -care (stancare) a -gare (negare) mantengono il valore velare (/k/ e /g/) della loro consonante radicale per tutta la coniugazione, perciò prendono il diacritico -h- davanti alle desinenze che iniziano per i- (stanchiamo) e per e- (negherò).
  • I verbi in -ciare (cacciare) a -giare (mangiare) mantengono il valore palatale (/t͡ʃ/, /ʃ/ e /d͡ʒ/) della loro consonante radicale per tutta la coniugazione, perciò mantengono il diacritico -i- davanti alle desinenze che non iniziano per i- o per e- (caccio, mangio). Perdono di regola la -i-, che abbia soltanto valore diacritico, davanti alle desinenze inizianti per e- (cacc-erò; mang-erebbe)[1]; l'unica reale eccezione è il verbo sciare, dove la i ha sempre valore fonologico, venendo effettivamente pronunciata in tutta la coniugazione: scierò (/ʃie'rɔ/), scierai (/ʃie'rai/), ecc.
  • I verbi in -gliare perdono la -i- della radice con le desinenze inizianti per i-.
  • I verbi in -iare (inviare; annaffiare) davanti a desinenze inizianti per i-, perdono sempre la -i- radicale nelle voci rizoatone (4ª persona dell'ind. pres., e 4ª e 5ª del cong. pres.) se la -i- è semiconsonante: annaff-iàmo, (che) voi iniz-iàte; perdono invece la -i- di queste desinenze se la -i- radicale è vocale vera e propria: invi-àmo, ampli-àmo.
    Nelle voci rizotoniche (2ª persona dell'ind. pres., e 1ª, 2ª, 3ª e 6ª del cong. pres.) il comportamento varia: se la -i- è tonica si mantiene (invìi, che egli invìi, che essi invìino), se è atona si perde (tu annàff-i, che egli annàff-i, che essi innàff-ino)[2].
  • I verbi in -eare (creare) presentano una doppia -ee- in tutte le voci del futuro semplice e del condizionale presente, per la compresenza della e radicale a fianco di quella desinenziale: cree, creerebbe.

Origine latina modifica

Indicativo Infinito + Presente avere Congiuntivo Infinito + Perfetto avere Imperativo
Presente Imperfetto Perfetto Presente Piuccheperfetto Presente
ego părol-o parol-ā́bam parol-ā́ui parol-ā́r hăb-eo părol-em parol-ăuissem parol-ā́r hab-ui -
tu părol-as parol-ā́bas parol-ā́uīsti parol-ā́r hab-es părol-es parol-ăuisses parol-ā́r hab-uī́sti părol-a1
is părol-at2 parol-ā́bat parol-ā́uit parol-ā́r hab-et părol-et parol-ăuisset parol-ā́r hab-uit -
nos {parol-ā́mus} parol-abā́mus parol-ăuimus parol-ā́r hab-ēmus parol-ḗmus parol-auissḗmus parol-ā́r hăb-uimus -
vos parol-ā́tis#2 parol-abā́tis parol-auīstis*1 parol-ā́r hab-ētis parol-ḗtis parol-ăuissḗtis*2 parol-ā́r hab-uī́stis parol-ā́te#1
ei părol-ant parol-ā́bant parol-auērunt parol-ā́r hab-ent părol-ent parol-ăuissent parol-ā́r hab-uḗrunt -
Infinito Participio Gerundio
Presente Passato Presente Passato Presente Passato
*parol-ā́re - parol-ā́ntis parol-ā́tus parol-ando -

Varianti desinenziali, antiche o poetiche modifica

Indicativo
  • Presente: tra le desinenze arcaiche riscontrabili nel fiorentino si possono ricordare (tu) ame, (noi) amamo o amano, (essi) amono.
  • Imperfetto: antica e in uso fino all’Ottocento (io) amava.
  • Passato remoto: diffuso in poesia fino all'Ottocento l'arcaico (essi) amaro; arcaici (egli) amoe o amae .
  • Futuro: antiche le desinenze con vocale tematica: amarò, -arai, -arà, ecc; arcaiche e rare le forme: (io) ameroe o ameraggio o amerabbo, (egli) amerae.
Congiuntivo
  • Presente: arcaiche le forme originarie: (io) ame, (egli) ame,
  • Imperfetto: antica la forma poetica (io) amasse; e solo antiche le forme (egli) amassi, (essi) amassono o amassino o amasseno.
Condizionale
  • Presente: antiche le desinenze con vocale tematica amarei, -aresti -arebbe; arcaico: (essi) amerebbono anche poetico amerieno (-arieno); poetiche le forme (io) ameria, (egli) ameria, (essi) ameriano.

Note modifica

  1. ^ Esiste, teoricamente, la possibilità che la -i- venga mantenuta nelle scritture più sofisticate, nei verbi dove ha fondamento etimologico:
    annunciare, associare, commerciare, consociare, contagiare, cruciare, denunciare, dissociare, effigiare, elogiare, emaciare, enunciare, inficiare, officiare, plagiare, prestigiare, privilegiare, rinunciare, sfiduciare.
    ([1]Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. Ricerca termini con *[cg]iero sul DOP)
  2. ^ Nelle scritture più sofisticate, la -i- radicale, se ha fondamento etimologico, può essere mantenuta a fianco di quella desinenziale in una grafia latineggiante (tu stùdii), nei seguenti verbi:
    abbreviare, affiliare, aliare, alleviare, alluminiare, ammaliare, amnistiare, ampliare, angariare, angustiare, ansiare, appodiare, appropriare, asfissiare, assediare, attediare, avariare, calunniare, cariare, centuriare, commissariare, compendiare, conciliare, coniare, contrariare, copiare, decuriare, defeliare, dilaniare, diluviare, domiciliare, encomiare, escomiare, escoriare, esfogliare, esiliare, espatriare, espropriare, estasiare, falcidiare, fastidiare, fotocopiare, gloriare, incendiare, incipriare, indemaniare, indemoniare, inebriare, infuriare, ingiuriare, insediare, insidiare, intarsiare, inventariare, invidiare, irradiare, istoriare, materiare, mediare, miniare, mobiliare, odiare, palliare, parodiare, perfidiare, preludiare, premiare, presidiare, principiare, proemiare, provebiare, radiare, raumiliare, riconciliare, rimediare, rimpatriare, ripudiare, salariare, salmodiare, seriare, spropriare, stipendiare, studiare, sussidiare, tediare, testimoniare, tripudiare, umiliare, variare. (vedi sul DOP)
    La doppia -ii atona della grafia latineggiante in fine di parola può essere contratta, come avviene per alcuni sostantivi, e sostituita quindi da un circonflesso

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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