Prometeo liberato (Eschilo)
Il Prometeo liberato (in greco antico: Προμηθεὺς Λυόμενος?, Promēthéus Lyómenos) è una tragedia perduta di Eschilo[1].
Prometeo liberato | |
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Tragedia di cui restano frammenti | |
Eracle libera Prometeo (cratere di Atene, 500 a.C. circa, Museo del Louvre) | |
Autore | Eschilo |
Titolo originale | Προμηθεὺς Λυόμενος |
Lingua originale | |
Ambientazione | Caucaso |
Prima assoluta | 460 a.C. circa? Teatro di Dioniso, Atene |
Personaggi | |
Prometeo Eracle Coro di Titani | |
Trama
modificaNella trilogia dedicata alla figura di Prometeo, seguiva il Prometeo incatenato, unica tragedia rimasta[2], mentre non sappiamo se il Prometeo portatore del fuoco (anch'esso perduto) fosse la prima o la terza opera della serie.
Da alcuni frammenti sopravvissuti sappiamo che, accanto al protagonista, la tragedia includeva il personaggio di Eracle e un coro di Titani.
All'inizio della tragedia Prometeo, scomparso tra le folgori nell'ultima scena del Prometeo incatenato, ricompare, sempre incatenato, sul Caucaso: visitato dal coro dei Titani, descrive le sue torture[3] e i suoi doni all'uomo[4].
Nel frattempo, in modo molto simile a Io nella tragedia precedente, compare in scena Eracle, che vaga alla ricerca dei pomi delle Esperidi: il titano offre al figlio di Zeus indicazioni per il suo viaggio oltre le terre del lontano nord[5] e i pericoli che incontrerà nel ritorno a casa, dopo aver ucciso Gerione nel lontano ovest[6].
A quel punto, per ringraziare Prometeo, Eracle sfodera l'arco e, pregati gli dei, colpisce l'aquila che divorava il fegato del Titano[7]ː
«ERACLEː Apollo Saettatore possa dare
diritto corso alla freccia miaǃ»
Liberato, dunque, da Eracle, Prometeo accetterà l'autorità di Zeus[8]; si ritiene che, probabilmente, questo fosse il significato di fondo della trilogia, ossia la necessità che tutti rispettino la volontà di Zeus ed accettino ciò che egli riserva a uomini e dei.
Note
modificaBibliografia
modifica- M. Valgimigli, Eschilo: la trilogia di Prometeo (Pr. Pyrphoros, Pr. Desmotes, Pr. Lyomenos). Saggio di una esposizione critica del mito e di una ricostruzione scientifica della trilogia, Bologna 1904.
Voci correlate
modificaControllo di autorità | VIAF (EN) 174268350 · LCCN (EN) n93072094 · GND (DE) 4207389-3 |
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