La pseudoglifea (gen. Pseudoglyphea) è un crostaceo estinto appartenente ai decapodi. Visse tra il Triassico medio e il Giurassico superiore (circa 245 - 160 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa.

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Pseudoglyphea
Fossile di Pseudoglyphea gigantea proveniente da Ponte Giurino
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Arthropoda
Subphylum Crustacea
Classe Malacostraca
Ordine Decapoda
Infraordine Glypheidea
Superfamiglia Glypheoidea
Famiglia Litogastroidae
Genere Pseudoglyphea

Descrizione modifica

Questo animale doveva assomigliare vagamente a un astice attuale, e alcune specie di Pseudoglyphea potevano superare i 20 centimetri di lunghezza. Il carapace era quasi cilindrico, con un lungo rostro. Il primo paio di pereiopodi era forte e allungato, ma non terminava in una chela bensì in un segmento appuntito, semplice e mobile; era tuttavia presente una corta protuberanza che rendeva l'arto subchelato. Anche i tre pereiopodi seguenti erano subchelati. La regione cefalica era solitamente caratterizzata da creste longitudinali, e il solco cervicale era profondo e ben definito. I solchi postcervicali e branchiocardiaci erano ravvicinati e paralleli, e si avvicinavano o addirittura raggiungevano la linea mediana dorsale. Era inoltre presente un profondo solco epatico, mentre il solco inferiore era assente o poco profondo.

 
Fossile di Pseudoglyphea gigantea

Classificazione modifica

I primi fossili di questo animale furono scoperti in terreni del Giurassico inferiore nei pressi di Rottweil (Germania) e vennero descritti da Hermann von Meyer nel 1837; lo studioso li attribuì inizialmente a una nuova specie del genere Glyphea (G. grandis). Fu poi Albert Oppel, nel 1861, a istituire per questa e altre specie il genere Pseudoglyphea. Oltre alla specie tipo Pseudoglyphea grandis sono note numerose altre specie attribuite a questo genere. Le più conosciute sono P. spinosa del Triassico medio della Germania e dell'Olanda, P. friulana e P. gigantea del Triassico superiore dell'Italia, P. ancylochelis del Giurassico inferiore dell'Italia e dell'Inghilterra, P. foersteri del Giurassico inferiore dell'Inghilterra, P. etalloni del Giurassico inferiore della Germania. Altri resti assegnati a Pseudoglyphea risalgono all'inizio del Giurassico superiore (Oxfordiano).

 
Fossile di Pseudoglyphea gigantea

Pseudoglyphea fa parte dei glifeoidi, un gruppo di crostacei affini alle aragoste attualmente rappresentato da pochissime specie, ma che nel corso del Mesozoico furono molto diffusi. Inizialmente Pseudoglyphea venne attribuito alla famiglia Glypheidae, ma successivamente venne ritenuto affine a Mecochirus (famiglia Mecochiridae) e infine classificato nella famiglia Litogastroidae (Karasawa et al., 2012).

 
Exuvie di Pseudoglyphea gigantea provenienti da Berbenno

Paleobiologia modifica

L'assenza di artigli nei pereiopodi di Pseudoglyphea suggerisce che probabilmente questi animali erano più adatti a cibarsi di organismi morti di quanto non fossero a cacciare prede. Il lungo primo paio di pereiopodi, con il dito esteso in avanti rispetto al propodio, potrebbe essere servito come un organo tattile allungato per il rilevamento e la localizzazione di cibo sul fondo del mare (Feldmann et al., 2002).

 
Illustrazione di un fossile di Pseudoglyphea ancylochelis

Bibliografia modifica

  • von Meyer, H. 1835-1838. Briefliche Mitteilungen. 328. In: Leonhardt und Bronn's Neues Jahrbuch für Mineralogie, Geologie, und Paläontologie. C.F. Winter, Stuttgart.
  • Oppel, A. 1861. Die Arten der Gattungen Glyphea und Pseudoglyphea. Jahreshefte des Vereins für Vaterländische Naturkunde in Württemberg, 17:108-111.
  • Oppel, A. 1862. Über jurassische Crustaceen. Paläeontologische Mittheilungen aus dem Museum des Köeniglichen Bayerischen Staates, 1:1-120.
  • Woodward, H. 1863. On a new macrurous crustacean Schapheus ancylochelis from the Lias of Lyme Regis. Quarterly Journal of the Geological Society of London, 19:318-321
  • Assmann, P. 1927. Die Decapodenkrebse des deutschen Muschelkalks. Jahrbuch der Preußischen Geologischen Landesanstalt und Bergakademie in Berlin, 48:332-356.
  • Garassino, A. and Teruzzi, G. 1993. A new decapod crustacean assemblage from the Upper Triassic of Lombardy (N. Italy). Paleontologia Lombarda, Nuova Serie, 1:1-27, pls 1-5.
  • Feldmann, R.M., Crisp, G., and Pirrie, D. 2002. A new species of glypheoid lobster, Pseudoglyphea foersteri (Decapoda: Astacidea: Mecochiridae) from the Lower Jurassic (Pliensbachian) of Raasay, Inner Hebrides, UK. Palaeontology, 45:23-32.
  • Garassino, A. and Rigo, R. 2008. Pseudoglyphea friulana n. sp. (Decapoda, Astacidea, Mecochiridae) from the Upper Triassic (Carnian) of Dogna (Udine, Friuli-Venezia Giulia, NE Italy). Atti della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale de Milano, 149:69-76.
  • Klompmaker, Adiël A. and Fraaije, René H.B., 2011. The oldest (Middle Triassic, Anisian) lobsters from the Netherlands: taxonomy, taphonomy, paleoenvironment, and paleoecology. Palaeontologia Electronica Vol. 14, Issue 1; 1A:15p; http://palaeo-electronica.org/2011_1/220/index.html
  • H. Karasawa, C. E. Schweitzer, and R. M. Feldmann. 2012. Phylogeny and systematics of extant and extinct lobsters. Journal of Crustacean Biology 33:78-123

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