Quell'ultimo ponte
Quell'ultimo ponte (A Bridge Too Far) è un film di guerra del 1977, diretto da Richard Attenborough e scritto da William Goldman.
Prodotto da Joseph E. Levine e Richard P. Levine, il film è basato dall'omonimo saggio storico di Cornelius Ryan e ricostruisce le fasi della Operazione Market Garden, un'operazione militare avvenuta nei Paesi Bassi durante la Seconda guerra mondiale.
Il film è interpretato da un cast corale che include Dirk Bogarde, James Caan, Michael Caine, Sean Connery, Edward Fox, Elliott Gould, Gene Hackman, Anthony Hopkins, Hardy Krüger, Laurence Olivier, Ryan O'Neal, Robert Redford, Maximilian Schell e Liv Ullmann. Nonostante sia stato accolto tiepidamente dalla critica, il film venne candidato nel 1978 a otto premi BAFTA, vincendo in quattro categorie tra le quali miglior attore non protagonista e miglior colonna sonora.
TramaModifica
Paesi Bassi, settembre 1944: viene pianificata l'operazione Market Garden, consistente in un aviolancio di 35 000 paracadutisti Alleati in Olanda. Due divisioni di paracadutisti statunitensi hanno il compito di rendere sicura la strada e i ponti fino a Nijmegen. Una divisione britannica, sotto il comando del maggior generale Roy Urquhart, dovrà invece atterrare a diversi chilometri da Arnhem e conquistare entrambe le sponde del ponte della cittadina con il supporto di una brigata polacca comandata dal generale Stanisław Sosabowski. Il XXX corpo d'armata ha il compito di spostarsi lungo la strada occupata dai soldati statunitensi e raggiungere Arnhem due giorni dopo il lancio. Arnhem è vitale per la vittoria Alleata, poiché è l'unica via di fuga dall'Olanda per i tedeschi e un valido ingresso per gli Alleati per entrare nella Germania nazista.
I soldati britannici sono scettici sulla riuscita del piano, poiché ritengono che sia rischioso atterrare così lontano dal ponte. Il quartier generale britannico ritiene tuttavia che la divisione non incontrerà che poca resistenza. Il generale Browning ignora delle fotografie aeree che mostrano carri armati tedeschi ad Arnhem e gli avvertimenti della resistenza olandese. Gli ufficiali britannici inoltre si rendono conto che le radio trasmittenti in dotazione all'esercito non sono così potenti da permettere di comunicare dalla zona di atterraggio fino ad Arnhem, rischiando così di isolare i soldati.
L'operazione ha inizio: il lancio coglie di sorpresa i tedeschi e l'esercito Alleato incontra inizialmente poca resistenza. L'esercito si raduna e si prepara all'attacco, ma i tedeschi fanno saltare in aria il ponte di Son. Inoltre, poco dopo l'atterraggio, la divisione di Urquhart scopre che le radio non funzionano e viene attaccata dai tedeschi, che distruggono molte loro jeep.
Il XXX corpo d'armata è rallentato dal contrattacco tedesco, e le strette strade olandesi rendono difficile l'avanzata. Le truppe costruiscono un ponte Bailey per sostituire quello distrutto a Son ma vengono poi fermati a Nijmegen. I soldati della 82nd Airborne Division effettuano un pericoloso attraversamento diurno del fiume su barche di legno e riescono a occupare il ponte. Il XXX corpo d'armata tuttavia non può avanzare e deve attendere che la fanteria arrivi in loro soccorso per assaltare il paese. Nel frattempo, in Inghilterra, le truppe paracadutiste della seconda ondata sono impossibilitate a partire a causa delle nebbia. I tedeschi accerchiano i paracadutisti britannici isolati ad Arnhem, occupando le zone di lancio dei rifornimenti. Urquart si ritrova isolato dai suoi uomini ma si salva grazie all'aiuto di una famiglia olandese. I tedeschi acconsentono a un breve cessate il fuoco per permettere agli Alleati di evacuare i feriti da Arnhem. Gli Alleati chiedono aiuto a Kate ter Horst, una facoltosa donna del luogo, che acconsente a ospitare nella sua villa i feriti.
Dopo giorni di scontri, Arnhem viene rasa al suolo e molti soldati Alleati sono catturati. Il comando militare ordina infine la ritirata generale. Urquart ha perso oltre ottomila uomini negli scontri e ha lasciato i feriti indietro in modo da coprire la ritirata. Al quartier generale, Urquart affronta Browning, che tuttavia cerca di difendere le sue decisioni.
Kate ter Horst abbandona la sua casa insieme ai suoi figli mentre i soldati Alleati rimasti attendono di essere catturati dai tedeschi.
Personaggi e interpretiModifica
AlleatiModifica
- Tenente generale Frederick Browning, interpretato da Dirk Bogarde
- Sergente scelto Eddie Dohun, interpretato da James Caan
- Tenente colonnello John Vandeleur, interpretato da Michael Caine
- Tenente colonnello Giles Vandeleur, interpretato da Michael Byrne
- Maggior generale Roy Urquhart, interpretato da Sean Connery
- Tenente generale Brian Horrocks, interpretato da Edward Fox
- Colonnello Robert Stout, interpretato da Elliott Gould
- Maggior generale Stanisław Sosabowski, interpretato da Gene Hackman
- Tenente colonnello John Dutton Frost, interpretato da Anthony Hopkins
- Brigadier generale James Gavin, interpretato da Ryan O'Neal
- Maggiore Julian Cook, interpretato da Robert Redford
- Ufficiale meteorologo della RAF, interpretato da Denholm Elliott
- Capitano Arie D. "Harry" Bestebreurtje, interpretato da Peter Faber
- Maggiore Carlyle, interpretato da Christopher Good
- Maggiore Fuller, interpretato da Frank Grimes
- Ufficiale della RAF, interpretato da Jeremy Kemp
- Capitano Glass, interpretato da Nicholas Campbell
- Soldato Wicks, interpretato da Paul Copley
- Brigadier generale Lathbury, interpretato da Donald Douglas
- Tenente Cornish, interpretato da Keith Drinkel
- Colonnello Weaver, interpretato da Richard Kane
- Maggior generale Maxwell Taylor, interpretato da Paul Maxwell
- Maggiore Robert Steele, interpretato da Stephen Moore
- Tenente colonnello C.B. Mackenzie, interpretato da Donald Pickering
- Colonnello Sims, interpretato da Gerald Sim
- Maggiore delle Grenadier Guards, interpretato da John Stride
- Caporale Davies, interpretato da Alun Armstrong
- "Taffy" Brace, interpretato da David Auker
- Tenente Rafferty, interpretato da Garrick Hagon
- Tenente dell'esercito statunitense, interpretato da John Ratzenberger
- Chirurgo dell'esercito statunitense, interpretato da Arthur Hill
- Soldato Binns, interpretato da Ben Cross
- Sergente Tomblin, interpretato da Mark Sheridan
- Sergente MacDonald, interpretato da George Innes
TedeschiModifica
- Brigadeführer Karl Ludwig, interpretato da Hardy Krüger
- Obergruppenführer Wilhelm Bittrich, interpretato da Maximilian Schell
- Feldmaresciallo Gerd von Rundstedt, interpretato da Wolfgang Preiss
- Feldmaresciallo Walter Model, interpretato da Walter Kohut
- Hauptsturmführer Viktor Eberhard Gräbner, interpretato da Fred Williams
- Generale Günther Blumentritt, interpretato da Hans von Borsody
CiviliModifica
- Dr. Jan Spaander, interpretato da Laurence Olivier
- Kate ter Horst, interpretata da Liv Ullmann
Richard Attenborough appare in un cameo.
AccoglienzaModifica
Il film è stato accolto tiepidamente dalla critica cinematografica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 64%, con un voto medio di 6.10 basato su 25 recensioni. Il commento del sito recita: Quell'ultimo ponte è un film di guerra troppo lungo, anche se talenti di prima qualità da entrambe le parti della macchina da presa rendono il prodotto finale costantemente guardabile".[1]
Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha dato al film 2 stelle su 4, scrivendo che "il film è enorme e pieno di star, ma non è epico. È il più lungo di guerra di serie B mai girato".[2] Alex von Tunzelmann di The Guardian ha dato al film una D, definendolo "un fantastico film storico e un grande impresa cinematografica ma, a meno che non siate grandi appassionati di guerra, preparatevi a dormire".[3]
RiconoscimentiModifica
- 1977 - Evening Standard British Film Awards
- Miglior film
- 1977 - Premi BAFTA 1978
- Miglior attore non protagonista (Edward Fox
- Miglior colonna sonora (John Addison)
- Miglior fotografia (Geoffrey Unsworth)
- Miglior sonoro (Gerry Humphreys, Simon Kaye, Robin O'Donoghue e Les Wiggins)
- Candidatura - Miglior film
- Candidatura - Miglior regia
- Candidatura - Miglior montaggio
- Candidatura - Miglior scenografia
- 1977 - National Society of Film Critics Awards
- Miglior attore non protagonista (Edward Fox)
NoteModifica
- ^ (EN) A Bridge Too Far (1977), su Rotten Tomatoes. URL consultato il 14 marzo 2021.
- ^ Roger Ebert, A Bridge Too Far movie review, su RogerEbert.com. URL consultato il 14 marzo 2021.
- ^ (EN) Alex von Tunzelmann, A Bridge Too Far, for allied forces and for viewers, su The Guardian, 16 luglio 2009. URL consultato il 14 marzo 2021.
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Quell'ultimo ponte
Collegamenti esterniModifica
- Quell'ultimo ponte, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- (EN) Quell'ultimo ponte, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Quell'ultimo ponte, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Quell'ultimo ponte, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Quell'ultimo ponte, su FilmAffinity.
- (EN) Quell'ultimo ponte, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Quell'ultimo ponte, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Quell'ultimo ponte, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Quell'ultimo ponte, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316753794 · LCCN (EN) no2005109283 · BNF (FR) cb16458683t (data) |
---|