Raffaello Tancredi

pittore napoletano

Raffaello Tancredi (Resina, 2 ottobre 1837[1]Napoli, 1916[2] oppure 1924[3]) è stato un pittore italiano, specializzato in soggetti storici.

Raffaello Tancredi

Partecipò con le sue opere a molte esposizioni nazionali ed internazionali a Londra, Milano, Napoli, Palermo, Parigi, Roma, Torino e Vienna[4].

Biografia modifica

Allievo della scuola di Belle Arti di Napoli, esordì con successo nel 1859 esponendo due opere nell'ultima edizione della mostra d'arte organizzata dalla scuola nel Regio Museo Borbonico di Napoli prima dell'Unità d'Italia.[4]

A seguito di un concorso nazionale, vinse una borsa di studio triennale (dal 1864 al 1867) per un viaggio-studio a Firenze; nel 1868 espose al concorso nazionale di pittura il dipinto Buoso da Doero riconosciuto dai suoi concittadini[5] giungendo secondo alle spalle di Alessandro Focosi, che si aggiudicò ex aequo il primo premio (il premio in denaro di 10 000 lire venne assegnato al Focosi, con molte polemiche da parte della giuria)[6]. Alla Seconda Esposizione nazionale di Belle Arti di Milano del 1872 presentò L'ammiraglio Caracciolo per tradimento del servo è arrestato dalle bande della Santa Fede,[7] quadro che per la sua bellezza venne acquistato da re Vittorio Emanuele II[8].

Tancredi diventò professore dell'Accademia di belle arti di Napoli e venne insignito dell'Ordine della Corona d'Italia[8].

Negli ultimi anni si trasferì a Roma[9], dove continuò a vavorare e insegnare disegno e pittura[4].

Opere modifica

 
La notifica
 
La presa di Mirandola

Tra le opere maggiori di Tancredi vi sono[4]:

Mostra di Belle Arti nel Regio Museo Borbonico di Napoli (1859)
  • Alcuni soldati che invadono una casa
  • Bivacco di soldati
Seconda Esposizione nazionale di Belle Arti di Milano (1872)
Esposizione Universale di Vienna (1873)
Esposizione Nazionale di Belle Arti di Napoli (1877)
Esposizione Universale di Parigi (1878)
Esposizione di Belle Arti di Roma (1883)
  • Gli schiavi bianchi
  • Per i mercati d'Oriente
Esposizione Generale Italiana (Torino, 1884)
  • Pirati
  • La saccoccia bucata
Esposizione italiana (Londra, 1888)
Esposizione nazionale di Palermo (1891-1892)
LXVI Esposizione nazionale di belle arti di Roma
  • Gigli tra le spine
Esposizione nazionale di Torino per il 50º anniversario dello Statuto (1898)

Altre opere modifica

  • Paisiello[8] (oppure Domenico Cimarosa[10]) incarcerato per aver scritto un inno repubblicano è liberato dai musicanti dei reggimenti russi di guarnigione a Napoli
  • Il banditore di vino a Napoli
  • Giulio II sulle mura delle città di Mirandola dopo averla espugnata (esposto nella Sala Granda del palazzo municipale di Mirandola)
  • Un celebre maestro di musica imprigionato (presentato all'esposizione di Torino)

Onorificenze modifica

Note modifica

  1. ^ Raffaello Tancredi, su rkd.nl.
  2. ^ Vittorio Erlindo, Arte a Mirandola al tempo dei Pico, Centro internazionale di cultura "Giovanni Pico della Mirandola", 1994, p. 14.
  3. ^ AA.VV., Dall'Aspromonte a Porta Pia. I Borbone, Pio IX e Garibaldi: Memorabilia dalle collezioni Carafa Jacobini, Ruffo di Calabria ed altre raccolte, Gangemi Editore, 2016, p. 38.
  4. ^ a b c d Enrico Giannelli, Artisti napoletani viventi - Pittori, scultori ed architetti (PDF), (prefazione di Eduardo Dalbono), Napoli, Tipografia Melfi e Joele, 1916, p. 450-451.
  5. ^ Bartolameo Soster, Dei principii tradizionali delle arti figurative e dei falsi criteri d'oggidì intorno alle arti medesime (TXT), Milano, Fratelli Rechiedei Editori, 1873, p. 217.
  6. ^ Amalia Pacia, Alessandro Focosi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 48, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997. URL consultato il 16 novembre 2016.
  7. ^ Accademia di belle arti di Brera, Salone, in Seconda Esposizione nazionale di belle arti diretta da un comitato eletto dalla regia Accademia di Brera 1872, Milano, Società cooperativa, 1872, p. 33.
  8. ^ a b c Angelo de Gubernatis, Dizionario degli Artisti Italiani Viventi: pittori, scultori, e Architettieditore=Tipi dei successori Le Monnier, Firenze, 1889, p. 507.
  9. ^ Tancredi Raffaello, su Istituto Matteucci. URL consultato il 17 novembre 2016.
  10. ^ Beniamino Manzone (a cura di), II.-Musei, archivi, biblioteche, in Risorgimento Italiano, vol. 2, Milano, Torino, Roma, Istituto per la Storia del Risorgimento italiano & Deputazione Subalpino di Storia Patria, 1909, p. 114.

Bibliografia modifica

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