Ramiro Felipe Núñez de Guzmán
Ramiro Felipe Núñez de Guzmán (León, 1600 – Madrid, 8 dicembre 1668) è stato un politico spagnolo.
Ramiro Núñez de Guzmán | |
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Duca di Medina di las Torres | |
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In carica | 9 gennaio 1625 |
Nascita | León, 1600 |
Morte | Madrid, 8 dicembre 1668 |
Coniugi | Maria de Guzmán, marchesa di Heliche Anna Carafa della Stadera, principessa di Stigliano e duchessa di Sabbioneta. Catalina Vélez Ladrón de Guevara |
Figli |
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Religione | cattolica |
BiografiaModifica
Era genero di Gaspar de Guzmán y Pimentel e divenne secondo marchese di Toral, principe consorte di Stigliano, secondo duca di Medina de las Torres.
Nel 1628 fu insignito del titolo di Tesoriere Generale del Regno d'Aragona. Ramiro era giunto alla conclusione che l'unico modo per ritagliarsi un futuro era quello di trovare una moglie ricca. La signora in questione era una napoletana, erede di vasti possedimenti, Anna Carafa della Stadera, principessa di Stigliano, che pose come condizione per il matrimonio al suo futuro marito che doveva risiedere a Napoli e avere la carica di viceré. Le trattative matrimoniali erano più complicate del solito e la loro risoluzione dipese dalle decisioni di una commissione appositamente costituita a tal fine e ai buoni uffici del re stesso Filippo IV che, sempre generoso in materia, favorì lo sposo concedendo il vicereame di Napoli, in quel momento occupato dal conte di Monterrey[1].
Il governo di Núñez de Guzmán durò fino al 1644 e durante il suo mandato ebbe a che fare con un'eruzione del Vesuvio nel 1638, numerosi terremoti, l'aumento della povertà e le epidemie tra la gente e un tentativo di ribellione a favore dei francesi. Tuttavia Núñez de Guzmán tagliò alcune tasse e abbellì urbanisticamente Napoli, a partire dalla strada che prende il suo nome: via Medina.
Dopo la morte di re Filippo IV (settembre 1665), Núñez de Guzmán subì una delle più grandi sconfitte politiche della sua carriera per non essere preso in considerazione (in quanto non membro della grande nobiltà) nel testamento del re come uno dei membri del consiglio di direzione che doveva consigliare la regina Marianna d'Austria nella sua reggenza durante la minore età del re Carlo II. Questo fatto lo portò ad avviare una depressione nel periodo della sua carriera politica, che sarebbe finita con la sua morte nel 1668.
Il matrimonio e figliModifica
- Prima moglie fu donna Maria de Guzmán (1609-1626), marchesa di Heliche. Figlia di Don Gaspar de Guzmán y Pimentel, conte-duca di Olivares e di Inés de Zúñiga y Velasco. Maria morì di un aborto spontaneo di una figlia nata morta.
- La sua seconda moglie donna Anna Carafa della Stadera (1607-1644), principessa di Stigliano e duchessa di Sabbioneta. Figlia di don Antonio Carafa della Stadera, duca di Rocca Mondragone e di Elena Aldobrandini. Da questo matrimonio nacquero tre figli:
- Nicola María de Guzmán Carafa, marchese, terzo duca Toral, secondo duca di Medina de las Torres e duca di Mondragone.
- Domenico Guzmán e Carafa († Genova 1689).
- Aniello de Guzman e Carafa († 1677), marchese di Castel Rodrigo dal suo matrimonio con Eleonora de Moura Corterreal. È stato viceré di Sicilia ad interim (1676-1677).
- La sua terza moglie fu donna Catalina Vélez Ladrón de Guevara († 1684), nona contessa di Oñate, figlia di Iñigo Vélez Ladron de Guevara, ottavo conte di Oñate, e di donna Antonia Manrique de la Cerda. Da questo matrimonio nacque una figlia:
- Mariana de Guzmán e Vélez Ladrón de Guevara († 1723), marchesa, quarta duchessa di Toral e terza di Medina de las Torres, sposata con Juan Pérez de Guzmán Claros e Fernández de Córdoba, undicesimo duca di Medina Sidonia.
In aggiunta a questi matrimoni, Don Ramiro aveva avuto diverse relazioni amorose, in particolare con l'attrice María Inés Calderón, conosciuta come La Calderona, madre di don Giovanni d'Austria che, a causa della loro somiglianza fisica, le malelingue ne avevano attribuito la paternità.
NoteModifica
- ^ (ES) Encarnación Sánchez García, “Aplicossi a render inmortale la sua memoria nel Regno” El virrey Medina de las Torres en Nápoles (1636-1644), in Adolfo Carrasco Martínez, La nobleza y los reinos, Iberoamericana Vervuert, 2019, ISBN 9783954878604, pp. 361-394.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ramiro Felipe Núñez de Guzmán
Collegamenti esterniModifica
- (ES) Ramiro Felipe Núñez de Guzmán, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 122765117 · ISNI (EN) 0000 0001 1463 626X · CERL cnp01467561 · LCCN (EN) no2011018174 · GND (DE) 142582344 · BNE (ES) XX1185682 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-no2011018174 |
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