Reattore nucleare TAPIRO

reattore nucleare di ricerca italiano

TAPIRO (acronimo di TAratura PIla Rapida a potenza zerO) è un reattore nucleare di ricerca situato presso il Centro ricerche Casaccia dell'ENEA, vicino a Roma.[1]

Il reattore, il cui modello deriva da quello statunitense Argonne Fast Source Reactor di Idaho Falls,[2] ha raggiunto la sua prima criticità nel 1971 e da allora non si è mai fermato, se non per brevi periodi, in quanto i referendum del 1987 riguardavano soltanto i reattori destinati alla produzione di energia elettrica e non quelli a scopo di ricerca.[3]

Il reattore funge da sorgente di neutroni veloci ed è in grado di fornire una vasta gamma di spettri neutronici. Può emettere un flusso neutronico massimo di 4·1012 n·cm-2·s-1 alla potenza massima di 5 kW.[1][2] Viene utilizzato per lo studio di materiali per la terapia e la diagnosi dei tumori, l'analisi dei materiali con i neutroni per osservare fenomeni corrosivi o di stress e la ricerca e la formazione di tecnici specializzati, ma anche per una vasta gamma di applicazioni nell'industria petrolifera e aeronautica, nel comparto agro-industriale e per il supporto alle analisi forensi.[3]

Note modifica

  1. ^ a b Reattore nucleare di ricerca TAPIRO (PDF), su enea.it, ENEA. URL consultato il 16 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2016).
  2. ^ a b Il Centro Ricerche Casaccia ENEA compie 50 anni e i reattori TRIGA e TAPIRO vengono riavviati, in Archivio Nucleare, 22 ottobre 2010. URL consultato il 16 ottobre 2013.
  3. ^ a b Paolo Virtuani, Tornano in attività i reattori nucleari di ricerca alle porte di Roma, in Corriere della Sera, 21 ottobre 2010. URL consultato il 16 ottobre 2013.

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