Regulae abaci (o Regule abaci) è il titolo di un trattato d'abaco in latino medievale, opera di Adelardo di Bath[1], monaco inglese del XII secolo, vissuto all'incirca tra il 1080 e il 1160.

Regulae abaci
Altro titoloRegule abaci
AutoreAdelardo di Bath
1ª ed. originaleXII secolo
Generetrattato
Lingua originalelatino

L'opera è tramandata attraverso tre testimoni, conservati a Leida, Parigi e Roma, di cui testi fu tratta l'edizione a stampa del 1881, a opera del principe Baldassarre Boncompagni[2][3].

Si presume che sia stato scritto in età giovanile, agli inizi della sua carriera, dal momento che non mostra alcuna traccia di un'influenza della matematica araba, con cui Adelardo avrebbe acquisiti grande familiarità nel corso della sua vita di studioso[4]

Si ritiene che il trattato costituisca prova di un legame di Adelardo con la tavola dello Scacchiere, che era usato per i calcoli monetari nel periodo medievale.[3]

Note modifica

  1. ^ (EN) Reginald Poole, The Exchequer in the Twelfth Century (PDF), Università di Oxford, 1911, p. 49. URL consultato il 9 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  2. ^ Baldassarre Boncompagni, Intorno ad uno scritto inedito di Adelardo di Bath intitolato Regule Abaci, in Bullettino di Bibliografia e di Storia delle Scienze Matematiche e Fisiche, vol. XIV, 1881, pp. 1-134 (saggio: pp. 1-90; edizione del manoscritto: pp. 91-134).
  3. ^ a b (EN) Reginald Poole, The Exchequer in the Twelfth Century (PDF), Università di Oxford, 1911, p. 52. URL consultato il 9 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  4. ^ (EN) Charles Homer Haskins, Adelard of Bath, in The English Historical Review, XXVI, CIII, Oxford Journals, 1911, pp. 491–498, DOI:10.1093/ehr/XXVI.CIII.491. URL consultato l'11 novembre 2013.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica