Ridolfino Venuti

storico, archeologo e numismatico italiano

L'abate Ridolfino Venuti (Cortona, novembre 1705Roma, 30 marzo 1763) è stato uno storico, archeologo e numismatico italiano.

Ridolfino Venuti

Biografia modifica

Ricercatore e scrittore di grande modernità, grazie alla dettagliata citazione delle fonti, fu tra i fondatori (insieme ai due fratelli Marcello e Filippo e al prozio) della prestigiosa Accademia Etrusca di Cortona (1726) di cui divenne segretario.

Fu eletto "associato libero" dell'Académie royale des Inscriptions et Belles Lettres nel 1750, membro onorario della Society of Antiquaries of London nel 1752 su mozione di Richard Rawlinson, e membro della Royal Society nel 1757.[1]

Abile disegnatore, ricostruì la topografia dell'antica Roma (1763). Da Benedetto XIV ebbe l'incarico di preside delle Antichità Romane e fu scelto come deputato alle Escavazioni.

Conoscitore di più lingue antiche, è stato prefetto del museo della famiglia Albani a Roma, per incarico del cardinale Alessandro Albani.

È sepolto nella cattedrale della cittadina toscana che gli diede i natali.

Opere principali modifica

  • Accurata, e succinta descrizione topografica delle antichità di Roma, 1763
  • Accurata, e succinta descrizione topografica e istorica di Roma moderna, Opera postuma dell'abate Ridolfino Venuti cortonese, Roma, 1767
  • Osservazione sopra il fiume Clitunno, detto in oggi Le Vene 1753
  • Numismata Romanorum Pontificum praestantiora a Martino V. ad Benedictum XIV, 1744
  • Sopra l'antica città di Cortona, e suoi abitatori, 1743
  • Dissertazione sopra due antiche greche iscrizioni, 1748
  • Spiegazione de' bassorilievi che si osservano nell'urna sepolcrale detta volgarmente d'Alessandro Severo, che si conserva nel Museo di Campidoglio, Roma, Bernabò e Lazzarini, 1756

Note modifica

  1. ^ Fellow details [collegamento interrotto], su collections.royalsociety.org, Royal Society. URL consultato il 12 maggio 2014.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN55210218 · ISNI (EN0000 0000 8134 5836 · SBN CFIV023393 · BAV 495/109857 · CERL cnp01440916 · ULAN (EN500327552 · LCCN (ENn80119311 · GND (DE12884700X · BNE (ESXX1376789 (data) · BNF (FRcb15997813h (data) · J9U (ENHE987007431319305171 · CONOR.SI (SL79155043 · WorldCat Identities (ENlccn-n80119311