Rifugio Dante Livio Bianco
Il rifugio Dante Livio Bianco è un rifugio alpino situato nella catena delle Alpi Marittime nel comune di Valdieri (CN), a 1910 metri di altitudine. Sorge poco distante dal Lago Sottano della Sella.
Rifugio Dante Livio Bianco | |
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Il rifugio Dante Livio Bianco | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Altitudine | 1 910 m s.l.m. |
Località | Valdieri |
Catena | Alpi Marittime |
Coordinate | 44°14′46″N 7°14′52.6″E |
Dati generali | |
Inaugurazione | 7 luglio 1963 |
Proprietà | C.A.I. sez. Cuneo |
Gestione | Livio Bertaina |
Periodo di apertura | Dal 15 giugno al 15 settembre continuato, su prenotazione da marzo a giugno e dopo settembre |
Capienza | 55 posti letto |
Locale invernale | 13 posti |
Mappa di localizzazione | |
Sito internet | |
Storia
modificaIl rifugio fu costruito all'inizio degli anni sessanta del XX secolo, per iniziativa di un gruppo di alpinisti e partigiani della formazione "Giustizia e Libertà", che intendevano così commemorare Dante Livio Bianco, avvocato e partigiano piemontese amante dell'alpinismo, scomparso nel 1953 sulla Cima di Saint Robert, in alta Valle Gesso. L'inaugurazione avvenne il 7 luglio 1963.[1]
La nuova costruzione veniva anche a sostituire il preesistente bivacco "Monte Matto", situato sul Lago Soprano della Sella, e distrutto da un incendio poco dopo il termine della seconda guerra mondiale.
Nel 1982 fu avviato un programma di ristrutturazione ed ampliamento; il nuovo rifugio fu inaugurato ufficialmente il 18 settembre 1983.[1]
Vi furono successivi interventi di restauro nel 1999, nel 2000 e nel 2008.
Caratteristiche
modificaSi trova in prossimità della testata del vallone della Meris, che scende su Sant'Anna di Valdieri, sulla sponda del Lago Sottano della Sella.
Si tratta di una costruzione in muratura di pietrame a due piani più sottotetto. Dispone di un totale di 55 posti letto, suddivisi in camere con capienza da 4 a 13 posti.[1]
Il rifugio è dotato di riscaldamento, servizi igienici interni ed esterni, acqua corrente, docce con acqua calda, e servizio telefonico.
È presente un locale invernale, sempre aperto, e gestito nel periodo estivo; tale locale dispone di 13 posti.[1]
Il Lago Sottano della Sella era una meta molto gradita dai reali di casa Savoia, che spesso vi trascorrevano dei periodi di villeggiatura dedicati alla pesca o alle gite in barca. All'interno del rifugio è ancora conservato uno dei remi della barca utilizzata dalla regina Margherita per queste gite.
Accessi
modificaLa via principale per accedere al rifugio si snoda dalla frazione di Sant'Anna di Valdieri. Da qui si diparte il sentiero N4, che risale il vallone della Meris fino al Lago Sottano della Sella, dove sorge il rifugio.[2][3]
Ascensioni
modifica- Monte Matto (3.097 m)
Traversate
modifica- al rifugio Questa (2388 m) ed al rifugio Valasco (1764 m) per il colle est della Paur o per il colle di Valmiana tourmarittime
Altre attività
modificaDal rifugio ha origine un interessante percorso escursionistico attraverso il parco naturale delle Alpi Marittime. Questo percorso, articolato su quattro tappe, porta a toccare i rifugi Questa, Remondino e Genova-Figari per poi ridiscendere alle Terme di Valdieri, permettendo comunque molte varianti personalizzate.
In inverno, il rifugio è un classico punto d'appoggio per diversi itinerari di scialpinismo, che da esso si dipartono.[4]
Note
modifica- ^ a b c d Rifugio Dante Livio Bianco - il rifugio
- ^ Rifugio Dante Livio Bianco - accesso ed orari
- ^ Guida dei sentieri alpini della Provincia di Cuneo - vol. 2 (PDF), su montagna.provincia.cuneo.it. URL consultato il 19 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
- ^ Rifugio Dante Livio Bianco - scialpinismo
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su rifugio Dante Livio Bianco
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su rifugioliviobianco.com.
- Scheda del rifugio sul sito del CAI, sezione di Cuneo, su caicuneo.it.
- Scheda del rifugio sul sito della Provincia di Cuneo, su montagna.provincia.cuneo.it. URL consultato il 15 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2008).
- Scheda del rifugio su ghironda.com, su ghironda.com.