Parione

6º rione di Roma
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Parione è il sesto rione di Roma, indicato con R. VI.

R. VI Parione
Stemma ufficiale
Stemma ufficiale
Piazza Navona
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma I
Codice106
Superficie0,19 km²
Abitanti2 389 ab.
Densità12 327,14 ab./km²
Mappa dei quartieri di {{{comuneMappa}}}
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Il suo stemma è un grifo, creatura mitologica greca con la testa d'aquila ed il corpo di leone. Fu scelto come simbolo di fierezza e nobiltà.

Il nome deriva dal termine latino paries (parete), dovuto alla presenza nel rione degli antichi resti di mura di enormi dimensioni, appartenenti allo stadio di Domiziano, da cui per corruzioni successive divenne Parietone, Parrione e quindi, Parione[1].

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Il rione confina con:

  • Sant'Eustachio: piazza delle Cinque Lune, corso Rinascimento, piazza Madama, piazza sant'Andrea della Valle, largo dei Chiavari, largo del Pallaro, piazza dei Satiri, via dei Chiavari
  • Regola: via dei Giubbonari, campo de' Fiori, via dei Cappellari, via del Pellegrino, via dei Banchi Vecchi
  • Ponte: vicolo Cellini, via dei Filippini, piazza dell'Orologio, via del Governo Vecchio, via del Corallo, Piazza del Fico, vicolo delle Vacche, via di Tor Millina, via di Santa Maria dell'Anima, Largo Febo, via di Tor Sanguigna, piazza delle Cinque Lune

Storia modifica

Nel periodo dell'antica Roma tale rione apparteneva alla IX regione augustea detta Circo Flaminio. Nella zona c'era lo stadio di Domiziano, l'Odeon, il teatro e la curia di Pompeo.

Sempre Domiziano fece costruire l'Odeon (in latino Odeum), per ospitare gare poetiche e musicali.

Intorno al 1200 fu chiamato Parione e S. Lorenzo in Damaso e la popolazione continuò a crescere fino al 1400, quando ottenne grande importanza grazie alla pavimentazione della vicina piazza di Campo de' Fiori, che ben presto divenne un centro economico e di passaggio per molti signori.

Sotto papa Sisto IV (1471-1484) il rione perse il suo volto caotico tipicamente medievale per un taglio più rinascimentale dovuto ad una ristrutturazione dei palazzi, all'allargamento delle strade, ecc. Nello stesso periodo viene costruito ponte Sisto, collegamento tra Trastevere e Parione.

Risistemazioni e la pavimentazione di nuove strade favorirono l'urbanizzazione a cavallo tra 1400 e 1500. Nello stesso tempo numerosi artisti furono chiamati ad abbellire le facciate degli edifici, pratica che ebbe origine nell'Italia settentrionale e si diffuse in Roma in quel periodo. Nel 1500 l'intensa attività commerciale in Campo de' Fiori si spostò progressivamente in piazza Navona, che era preferita perché più ampia.

Nel 1600 piazza Navona assunse un nuovo volto grazie alla risistemazione del Bernini, altre case furono costruite per colmare lo spazio tra le costruzioni. Fino al periodo di Roma capitale non ci furono grandi stravolgimenti nel rione, in cui le nuove opere barocche si affiancavano ad altre rinascimentali, tranne l'apertura di corso Vittorio Emanuele II, grande strada dall'andamento flessuoso per evitare gli edifici monumentali già presenti. Se un palazzo era troppo sporgente, si demoliva solo la parte più esterna per ricostruire la facciata identica alla precedente.

Tale nome era in passato il medesimo della via corrispondente alla attuale Via del Governo Vecchio, successivamente prese tale nome la via, già nota come di San Tommaso in Parione, che da Santa Maria della Pace sfocia in via del Governo Vecchio[2].

Stemma modifica

Ippogrifo rosso in campo bianco.[3]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture civili modifica

Architetture religiose modifica

Sconsacrate
Scomparse

Altro modifica

Geografia antropica modifica

Piazze modifica

Strade modifica

Note modifica

  1. ^ Umberto Gnoli, cap. Parione, p. 207.
  2. ^ Umberto Gnoli, cap. Parione, p. 208.
  3. ^ Carlo Pietrangeli, p. 188.

Bibliografia modifica

  • Giorgio Carpaneto, RIONE VI. PARIONE, in I Rioni e i Quartieri di Roma, vol. 2, Roma, Newton Compton Editori, 1989.
  • Umberto Gnoli, Topografia e toponomastica di Roma medioevale e moderna, Roma, Staderini, 1939.
  • Carlo Pietrangeli, Insegne e stemmi dei rioni di Roma (PDF), in Capitolium. Rassegna di attività municipali, anno XXVIII, n. 6, Roma, Tumminelli - Istituto Romano di Arti Grafiche, 1953.
  • Claudio Rendina e Donatella Paradisi, Le strade di Roma, vol. 1, Roma, Newton Compton Editori, 2004, ISBN 88-541-0208-3.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

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