Rito gallicano
Per rito gallicano si intendono le tradizioni liturgiche in uso nelle diocesi della Francia e, in epoche più o meno remote, d'Italia più legate alla Francia (Piemonte occidentale, Milano e Langobardia Maior, Toscana e Sicilia dopo la conquista normanna).
La liturgia della GalliaModifica
Non è ancora stata chiarita l'origine di questa tradizione liturgica molto diffusa nell'Europa occidentale. Secondo le due ipotesi maggiori sarebbe sorta verso il VI secolo nel sud della Gallia, quale espressione di quella autonomia e creatività ecclesiale che caratterizza le comunità ecclesiali di quell'epoca. Secondo alcuni studiosi il centro maggiore sarebbe stato Milano. La liturgia cattolica in uso in Gallia è molto mal conosciuta perché subì una profonda "romanizzazione" in seguito alle riforme di Carlo Magno.
Si attribuisce a san Germano di Parigi (l'attribuzione è contestata dalla critica migliore) una Expositio missae Gallicanae che rappresenta una descrizione della forma tardiva verso la fine del VII secolo.
Nella sua struttura la liturgia gallicana è avvicinabile alla liturgia celtica, ambrosiana e a quella visigota (con cui c'è la continuazione nei secoli nella liturgia mozarabica che conosce una grande preghiera sacerdotale e delle parti mobili). Si è visto nel VII e VIII secolo un'influenza di usi orientali, in particolare di rito siriaco.
Successivamente con i Normanni il rito gallicano si affermò nel Regno di Sicilia come liturgia ufficiale [1].
Le liturgie neo-gallicaneModifica
In seguito, scomparso l'antico rito gallicano si è usato lo stesso termine per indicare i riti delle diocesi francesi. In occasione del concordato del 1802 la Santa Sede diede un riconoscimento implicito a questi riti. Fu Prosper Guéranger a battersi per la restaurazione del rito romano che fu recuperato progressivamente a metà del XIX secolo, salvo aspetti secondari che si fondavano su alcune tradizioni ab immemorabili.
L'ultima diocesi francese ad abbandonare il rito gallicano fu quella di Orléans, che adottò il rito romano nel 1874.[2]
Rito lioneseModifica
Solo il rito lionese si è conservato come liturgia particolare fino alla riforma di papa Paolo VI e continua a essere celebrato a Lione in circostanze particolari.
Rito pariginoModifica
Rito di VersaillesModifica
Il rito di Versailles è una forma romanizzata del rito gallicano. Nella messa è recitato il canone romano.
NoteModifica
- ^ Denis Mack Smith, La conquista normanna, in Storia della Sicilia medievale e moderna, Lecce, Casa editrice Giuseppe Laterza & figli, 2013, p. 31.
- ^ (EN) Diocese of Orléans, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
Voci correlateModifica
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Collegamenti esterniModifica
- (EN) Rito gallicano, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Rito gallicano, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.