Rivolta dei basmachi
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La rivolta dei basmachi (in russo: Восстание басмачей?, traslitterato: Vosstanie basmačej), o basmačestvo (Басмачество), è stata una rivolta dei popoli turchi musulmani del Turkestan russo per motivi panturchisti, che approfittò dei grandi sommovimenti iniziati con la prima guerra mondiale e continuati con la guerra civile russa.
Rivolta dei basmachi parte della guerra civile russa | |||
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Data | 1916 - 1931 | ||
Luogo | Turkestan | ||
Esito | Vittoria sovietica | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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StoriaModifica
Dopo la caduta dell'Autonomia di Kokand, la loro roccaforte fu Dušanbe e il Pamir e forti scontri ebbero con i russi bolscevichi insediati a Tashkent. La rivolta continuò anche dopo la formazione dell'Unione Sovietica e fu domata solo nel 1931. Si appoggiò notevolmente sull'aiuto esterno proveniente dall'Afghanistan, tramite il vecchio emiro di Bukhara Mohammed Alim Khan e, durante la loro esistenza, all'Autonomia di Alash e alla Repubblica Transcaspiana.
EtimologiaModifica
Il termine "basmachi" proviene dall'unione della radice turca bosmoq (represso) al suffisso usuale chi e significa "banditi", "razziatori".
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Collegamenti esterniModifica
- (EN) Rivolta dei basmachi, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.