Rocco Polimeni (Reggio Calabria, 2 luglio 1914El Mechili, 6 aprile 1941) è stato un militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla emmoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Rocco Polimeni
NascitaReggio Calabria, 2 luglio 1914
MorteEl Mechili, 6 aprile 1941
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
Reparto20º Reggimento fanteria "Brescia"
Anni di servizio1940-1942
GradoTenente di complemento
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna del Nord Africa
BattaglieInvasione italiana dell'Egitto
Operazione Compass
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
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Biografia modifica

Nacque a Reggio Calabria il 2 luglio 1914, figlio di Domenico e Maria Morabito.[2] Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Messina, fu arruolato nel Regio Esercito ed ammesso al periodo applicativo del corso allievi ufficiali presso il 94º Reggimento fanteria "Messina" venendo nominato sottotenente nel 1939.[2] Assegnato al 20º Reggimento fanteria "Brescia", venne trattenuto in servizio attivo imbarcandosi il 1º settembre dello stesso anno per la Libia.[2] Dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, il 10 giugno 1940, partecipò all'occupazione di Sidi el Barrani e al successivo ripiegamento della 10ª Armata.[2] Nella controffensiva italo-tedesca della primavera dell'anno successivo fu assegnato come aiutante maggiore della colonna celere "Santamaria". Cadde in combattimento a El Mechili il 6 aprile 1941, e con Regio Decreto del 13 aprile venne promosso postumo al grado di tenente.[2] L'anno precedente, in giugno, aveva conseguito la laurea in legge nell'Università di Messina. Con Regio Decreto 4 agosto 1942 fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria[2]

Onorificenze modifica

«Aiutante maggiore di colonna celere, durante una dura marcia in zona desertica, si prodigava con slancio ed energia nell'assolvimento dei suoi compiti. Impegnato il reparto in impari lotta, assumeva di iniziativa, il comando di pochi uomini e li conduceva con temerario ardire all'attacco. Ferito una prima volta ad un braccio, continuava a combattere. Ancora ferito riprendeva, appena medicato, il suo posto, incitando i superstiti ad eroica resistenza. Colpito una terza volta, mortalmente, testimoniava con l'offerta suprema il suo ardente amore alla Patria. El Mechili (Africa Settentrionale), 6 aprile 1941.[3]»
— Regio Decreto 4 agosto 1942.[4]

Note modifica

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.639.
  2. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  3. ^ Quirinale
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti lì 7 ottobre 1942, registro 39 guerra, foglio 79.

Bibliografia modifica

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 639.

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Collegamenti esterni modifica