Romagna estense

parte della Romagna storicamente amministrata dalla Casa d'Este
(Reindirizzamento da Romandiola)

La Romagna estense, nota anche come Romagna Ferrarese, è la parte della provincia di Ravenna che comprende gli attuali comuni di Lugo, Bagnacavallo, Cotignola, Conselice, Massa Lombarda, Sant'Agata sul Santerno e Fusignano.
Il territorio è individuabile anche dall'elenco delle pievi che vi sorgevano nel Basso Medioevo. Erano sette e corrispondevano a: S. Maria in Fabriago, San Lorenzo, Fusignano, Bagnacavallo, S. Pietro in Bussita (al confine col territorio di Piangipane), Barbiano (cui facevano capo Lugo e Cotignola), e Sant'Agata[2].
Il toponimo viene dal fatto che questi territori, tra la fine del XIV secolo e la prima metà del XV secolo, entrarono a fare parte dei domini della casa d'Este (duchi di Ferrara, Modena e Reggio). A parte una parentesi veneziana, questi territori rimasero legati al Ducato di Ferrara fino alla devoluzione allo Stato della Chiesa, nel 1598. I ferraresi chiamarono la Romagna estense Romandiola.

I territori un tempo appartenuti alla casa d'Este in Romagna (ricompresi all'interno della linea tratteggiata)[1].

Storia modifica

Formazione della Romagna estense (1408-1445) modifica

Sebbene già durante il XIV secolo gli Este avessero acquisito i primi possedimenti in Romagna, gli eventi che sancirono la formazione della Romagna estense furono:

Gli anni seguenti al 1445 modifica

Durante l'epoca di Leonello e di Borso d'Este († 1471), la Romagna estense attraversò un periodo di pace. Durante questa fase furono realizzate opere di bonifica (delle valli Libba e Fenaria)[6], di idraulica (raddrizzamento del fiume Santerno) e di miglioramento della viabilità stradale. Su una piana in via di prosciugamento fu realizzata una via di comunicazione diretta tra Lugo e Ferrara[7], realizzata alla sinistra del fiume. Sia gli interventi sul Santerno sia la costruzione della nuova strada facilitarono ed incrementarono le comunicazioni tra il territorio di Ferrara, posto a nord del Po di Primaro, e le terre poste a sud del Po. La strada che congiungeva Lugo con il Po di Primaro prese il nome da una fortezza («Bastia») posta a guardia del Primaro[8]. Per secoli la Bastia fu il maggiore baluardo degli Este in difesa del confine meridionale del Ducato[9]
Nel 1482 scoppiò una guerra tra Ferrara e Venezia. I veneziani occuparono Fusignano e saccheggiarono la campagna di Lugo. L'intervento del papa sancì la fine del conflitto. Fusignano fu riconsegnata agli Este[10].

Nel settembre 1494 la Romagna estense fu terra di passaggio di eserciti stranieri. Re Carlo VIII di Francia invase la penisola per muovere guerra al Regno di Napoli; il Duca di Ferrara Ercole I gli diede il permesso di attraversare i suoi territori. Essendo Ercole I sposato con Eleonora d'Aragona, figlia di Ferdinando I di Napoli, Ferrara poteva essere una potenziale nemica di Carlo VIII. Il gesto servì ad evitare uno scontro. Allo stesso tempo, però, re Ferdinando aveva deciso di tenere la battaglia il più lontano possibile dai propri territori. Anch'egli, quindi si rivolse ad Ercole pregandolo di accogliere il proprio esercito nelle sue terre. Il Duca di Ferrara non poté fare altro che acconsentire. Infine, Ercole I si dichiarò neutrale. Ne approfittò Ludovico il Moro, Duca di Milano, alleato di Carlo VIII che inviò colà il proprio esercito. La Romagna estense si trovò così, suo malgrado, ad ospitare per tutto il mese di settembre 1494 tre eserciti contemporaneamente.[11]

Tra il 1499 e il 1501 la Romagna fu invasa dall'esercito di Cesare Borgia, che conquistò una dopo l'altra tutte le città principali. Nel 1502 si verificò l'estinzione della dinastia degli Sforza, che in Romagna possedeva il castello di Cotignola. Il Borgia, Duca di Romagna, decise di cedere la città al re di Francia, che a sua volta la vendette agli Este. Cotignola entrò così a far parte della Romagna estense.

Tra il 1509 e il 1511 si combatté, in Italia, la guerra della Lega di Cambrai, coalizione guidata dal re di Francia Luigi XII contro la Repubblica di Venezia. Lo Stato Pontificio entrò nel conflitto alleandosi con Luigi XII. Nel 1510 cambiò campo, passando dalla parte della Serenissima. Venezia attaccò il Ducato di Ferrara da nord, l'esercito pontificio penetrò nella Romagna estense da sud (giugno) e sottrasse al controllo estense tutti i suoi castelli. L'ultima ad arrendersi fu Lugo (agosto 1510).
Nel marzo 1511 papa Giulio II ordinò il ritiro delle truppe pontificie. Ne approfittò subito Alfonso I d'Este, che recuperò tutti i propri domini. Ma la reazione del pontefice fu immediata: entro la fine dell'anno Lugo e le altre terre della Romagna estense ritornarono alla Santa Sede. Tra il Natale 1511 e il gennaio 1512 la guerra riprese con più violenza di prima: Alfonso I e Luigi XII sconfissero l'esercito pontificio alla Bastia e ripresero possesso della Romagna estense[12].

Nel 1527 Lugo e gli altri paesi della Romagna estense ritornarono sotto la Chiesa. Ma in quell'anno avvenne anche la calata dei Lanzichenecchi in Italia. Gli imperiali di Carlo V riconsegnarono la Romagna estense a Ferrara.

Nel 1598 si esaurì la dinastia degli Este. Tutti i loro possedimenti ritornarono allo Stato della Chiesa. Fu creata la Legazione di Ferrara. Al suo interno furono ricompresi i paesi della Romagna estense.

Nel febbraio 1797 l'esercito napoleonico occupò i territori delle Legazioni pontificie di Ferrara, Bologna e di Romagna. La Romagna estense fu annessa prima al Dipartimento del Lamone (capoluogo Faenza), che ebbe vita breve, poi al Dipartimento del Rubicone, comprendente tutta la Romagna, con capoluogo Forlì.
Con la Restaurazione fu ripristinato l'assetto amministrativo precedente. La Romagna estense fu inserita nella Legazione di Ferrara.

Nel dicembre 1859 la Romagna estense fu interessata al processo di riorganizzazione dei territori acquisiti dal Regno di Sardegna e sottratti allo Stato Pontificio. Tutti i comuni furono aggregati alla Provincia di Ravenna, circoscrizione di cui fanno parte tuttora.

 
I sette comuni della Romagna estense.
Quadro riassuntivo
Città Possesso diretto
della Santa Sede
Cessione a
una famiglia patrizia o a
un condottiero
Nel
Ducato di Ferrara
Nella Legazione di Ferrara Nel Dipartimento del Rubicone Nella Legazione di Ferrara
Lugo 1436
1510
1511
1513
1521
1527-34
1437-1510
1511
1512-13
1513-21
1521-27
1534-98
1598-1796 1797-1815 1815-50
Bagnacavallo 1440 1440-1598 1598-1796 1797-1815 1815-50
Cotignola 1405

1510
1511-13
1513-21
1527
1411-1502

1502-10
1511
1513
1521-27
1527-98
1598-1796 1797-1815 1815-50
La Massa e Sant'Agata 1440 1440-1598 1598-1796 1797-1815 1815-50
Conselice 1407 1407 1408-1598 1598-1796 1797-1815 1815-50
Fusignano e Alfonsine[13] 1440
1510
1514
1441
1510-13
1516
1445-1510
1516-1598
1598-1796 1797-1815 1815-50

Elenco dei Commissari generali della Romagna estense dal 1442 al 1567 modifica

Data di nomina Nome Provenienza
1442 Carlo Nuvoloni Mantova
1450 Roberto Strozzi
1471 Antonio Guidoni Modena
1482 Galasso Ariosti Ferrara
1485 Tito Strozzi Ferrara
1489 Niccolò Coccapani Carpi
1491 Alberto della Sala
1493 Lippo dei Boccamaggiori Ferrara
1495 Francesco Gualenghi Ferrara
1497 Niccolò Ariosti[14] Ferrara
1498 Alberto Rondinelli Lugo
1499 Aldovrandino Guidoni Modena (o di Ferrara?)
1501 Rinaldo Sacrati Ferrara
1503 Lorenzo Leoni
1504 Ettore Sacrati Ferrara
1505 Francesco Gualenghi
1507 Guido Strozzi Ferrara

Nel 1510, dopo la guerra tra la Repubblica di Venezia e la Lega di Cambrai, la Romagna estense viene ripresa dallo Stato Pontificio (regnante papa Giulio II). Due anni dopo viene nuovamente ceduta al Ducato di Ferrara. La cronologia continua come segue:

Data di nomina Nome Provenienza
1512 Manfredo dei Manfredi
1513 Sigismondo Salimbeni Ferrara
1514 Rinaldo Ariosti Ferrara
1517 Ettore Sacrati[15] Ferrara
1520 Girolamo Montecuccoli Modena
1521 Francesco Sacrati Ferrara
1522 Sigismondo Salimbeni Ferrara
1526 Agostino Villa Ferrara
1527 Francesco Lombardini
1530 Scipione Bonleo
1535 Giuliano Coccapani Carpi
1537 Bonifacio Ruggeri
1538 Scipione Bonleo
1541 Camillo Tassoni Ferrara
1543 Giulio (o Alberto) Sacrati Ferrara
1547 Antonio Coccapani Carpi
1550 Giovanni Francesco Sacrati Ferrara
1553 Girolamo Montecuccoli Modena
1556 Clemente Arienti Ferrara
1558 Gian Maria Crispi dal Monferrato
1559 Ippolito Malaguzzi Reggio
1562 Gian Tommaso Lavezzoli
1566 Ippolito Fontana

Elenco dei Governatori della Romagna estense dal 1567 al 1598 modifica

Data di nomina Nome Provenienza
1567 Camillo Montecuccoli Modena
1571 Battista Montecatini Ferrara
1573 Sigismondo Morandi Modena
1576 Alessandro Sacrati Ferrara
1579 Paolo Carandini Modena
1589 Gian Maria Crispi Ferrara
1589 Leandro Gerlinzoni[16] Modena
1592
1595 Orazio Forcilerio[17] Modena

Vestigia estensi nella Bassa Romagna modifica

 
Torre di Uguccione della Faggiola del 1297, ricostruita da Borso d'Este nel 1450.

All'inizio del XX secolo la gran parte dei monumenti fatti costruire dagli Este nei loro possedimenti in Romagna erano ancora visibili, anche se non tutti erano in buono stato. Per un malinteso senso della modernità, nel giro di una ventina d'anni fu abbattuta una buona parte di essi. Il resto cadde in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. L'unico monumento estense rimasto in tutto il territorio è la rocca di Lugo, fatta costruire alla metà del XV secolo da Alfonso I, il cui profilo attuale risale alla seconda metà del secolo successivo, al tempo di Alfonso II.

Note modifica

  1. ^ La carta risale agli inizi del XVII secolo, ma i confini sono gli stessi del Cinquecento.
  2. ^ Armanda Capucci, Il secondo convegno sulla «Romagnola» a 250 anni dalla morte di Girolamo Bonoli, in «Giornale di massa», novembre 1992, pag. 16.
  3. ^ Gli Este erano già entrati in possesso della città nel 1385, ma l'avevano tenuta per soli nove anni.
  4. ^ Lugo, insieme alla villa di S. Potito, erano state acquistate dagli Este una prima volta nel 1376, ma il loro possesso era stato di breve durata: otto anni.
  5. ^ Samuele Taroni, L'origine della Romagna estense, in È Rumagnol, Forlì, marzo 2013, p. 3. URL consultato il 13 marzo 2013.
  6. ^ La valle Libba, forse la più estesa della bassa Romagna, si trovava a sinistra del Santerno; la Fenaria era alla destra.
  7. ^ Leardo Mascanzoni, Il mercato di Lugo nel Medioevo, in Romagna arte e storia, n. 60, 2000, pp. 5-26.
  8. ^ Località oggi non più esistente situata pochi km a nord di Lavezzola, presso la riva destra del Primaro.
  9. ^ Vincenzo Galvani, Zaniolo nella storia. Storia del canale Zaniolo e delle attività agro-colturali del territorio imolese, Conselice, Publi&Stampa, 2015, p. 9.
  10. ^ Complessivamente l'esito non fu favorevole agli Este poiché, pur riacquistata Fusignano, persero Rovigo e buona parte del Polesine (la parte rimasta agli Este fu da quel momento in poi denominata Transpadana Ferrarese).
  11. ^ Armanda Capucci, La Romandiola violentata da soldati d'ogni colore, in Giornale di massa, agosto 2014.
  12. ^ La Fortezza della Bastia, su smbr.it. URL consultato il 6 settembre 2019.
  13. ^ In questo periodo Alfonsine non faceva comune; il suo territorio era ricompreso nel comune di Fusignano. Fusignano confinava con la Legazione di Ravenna. Faceva confine la via Reale (oggi SS 16 "Adriatica"). L'area al di là della strada era denominata «Territorio leonino».
  14. ^ Secondo mandato. Fu il padre del famoso Lodovico.
  15. ^ Secondo mandato.
  16. ^ Talvolta scritto Grillenzoni.
  17. ^ Talvolta scritto Forciroli.

Bibliografia modifica

  • Mario Tabanelli, La Romagna degli Estensi, 1976, Faenza, F.lli Lega editori.

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