Ruby (linguaggio di programmazione)
Ruby linguaggio di programmazione | |
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Autore | Yukihiro Matsumoto |
Data di origine | 1995[1] |
Ultima versione | 2.7.2 (2 ottobre 2020) |
Utilizzo | generico, scripting |
Paradigmi | orientato agli oggetti |
Tipizzazione | duck, dynamic |
Estensioni comuni | rb e rbw |
Influenzato da | Lisp Smalltalk Perl |
Implementazione di riferimento | |
Sistema operativo | Multipiattaforma |
Lingua | en |
Licenza | GNU General Public License |
Sito web | www.ruby-lang.org/ |
Ruby è un linguaggio di programmazione completamente a oggetti. Nato nel 1993 come progetto personale del giapponese Yukihiro Matsumoto (spesso chiamato semplicemente Matz), Ruby è stato il primo linguaggio di programmazione sviluppato in Oriente a guadagnare abbastanza popolarità da superare la barriera linguistica che separa l'informatica nipponica da quella internazionale e ad essere usato anche in Occidente in progetti di rilievo.
Il linguaggio che ha maggiormente ispirato l'autore è lo Smalltalk[2], da cui Ruby ha tratto la maggior parte delle sue caratteristiche. A seguire ci sono il Lisp (ed in generale i linguaggi funzionali), da cui provengono le chiusure (blocchi o proc, in Ruby), e il Perl, per la sintassi e l'espressività.
Il successo di framework innovativi come Ruby on Rails ha permesso a Ruby di diffondersi soprattutto nello sviluppo di applicazioni web.
Sistemi operativiModifica
L'interprete di Ruby è disponibile per i seguenti sistemi operativi:
- La maggior parte dei sistemi basati su Unix
- DOS
- Microsoft Windows 95/98/2000/2003/NT/XP/Vista/7/8/8.1/10
- macOS
- BeOS
- Amiga OS
- Acorn RISC OS
- OS/2
- Syllable
- PlayStation Portable
- Android
Potrebbero esistere port per altri sistemi operativi. Esiste inoltre JRuby, un'implementazione Java dell'interprete.
Caratteristiche principaliModifica
Ruby, pur essendo un linguaggio ad oggetti, presenta alcune caratteristiche tipiche dei paradigmi imperativo e funzionale.
Il paradigma ad oggetti di Ruby è puro, come quello di Smalltalk, ossia ogni componente del linguaggio, dalle costanti numeriche alle classi, è un oggetto, e come tale può possedere metodi; a differenza dei linguaggi come C++ e derivati, tuttavia, gli oggetti in Ruby sono qualcosa di molto più dinamico, in quanto è possibile aggiungere o modificare metodi a run-time. Il tipo di un oggetto, perciò, non è definito tanto dalla classe che lo ha istanziato, quanto dall'insieme dei metodi che possiede, o, secondo la terminologia abitualmente utilizzata per i linguaggi stile Smalltalk, dei messaggi a cui sa rispondere.
In Ruby, dunque, è fondamentale il duck typing (dall'inglese if it looks like a duck, and quacks like a duck, it must be a duck), ovvero il principio secondo il quale il comportamento di una funzione sui suoi argomenti non deve essere determinato dal tipo di questi (come accade in C++ e altri linguaggi staticamente tipizzati), bensì da quali messaggi essi sono in grado di gestire.
Un'altra caratteristica fondamentale di Ruby è costituita dai cosiddetti blocchi, che sono sostanzialmente delle chiusure (ovvero funzioni dotate di ambiente), e che consentono di sostituire i cicli espliciti, frequenti nei linguaggi a basso livello, con l'utilizzo di iteratori, nascondendo così al chiamante i meccanismi interni del ciclo in questione.
EsempiModifica
Hello worldModifica
Il seguente esempio stampa il testo "Hello world".
puts "Hello World"
Classi e metodiModifica
Ecco un programma semanticamente identico al precedente, ma che si avvale del paradigma ad oggetti di Ruby.
class Greeter
attr_reader :recipient
def initialize(recipient)
@recipient = recipient
end
def greet
puts "Hello #{recipient}"
end
end
greeter = Greeter.new("world")
greeter.greet
Duck typingModifica
La funzione definita qui di seguito agisce diversamente a seconda dei messaggi a cui il suo argomento risponde.
def text_of(widget)
if widget.respond_to? :caption
widget.caption
elsif widget.respond_to? :text
widget.text
else
raise "no text associated to widget #{widget}"
end
end
Blocchi e iteratoriModifica
I cicli in Ruby sono generalmente eseguiti mediante iteratori, a cui viene passato un blocco, sotto forma di codice compreso fra le parole chiave do e end, come illustrato nel seguente esempio,
5.times do
puts "Hello world"
end
in cui il metodo times dell'oggetto "numero 5" si preoccupa di eseguire il giusto numero di volte (5, per l'appunto) il codice indicato.
Nella definizione di un iteratore, si usa la parola chiave yield.
class Integer
def times_header_and_footer
puts "-- BEGIN --"
times do
yield
end
puts "-- END --"
end
end
5.times_header_and_footer do
puts "Hello world"
end
Si noti come la classe Integer (una classe predefinita) sia stata riaperta per l'aggiunta di un metodo. L'output dello script è
-- BEGIN -- Hello world Hello world Hello world Hello world Hello world -- END --
CommentiModifica
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NoteModifica
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ruby
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Sito ufficiale, su ruby-lang.org.
- Ruby, su packages.debian.org.
- (EN) Ruby, su GitHub.
- Repository sorgenti di Ruby, su git.ruby-lang.org.
- (EN) Ruby, su Free Software Directory.
- "Imparare a Programmare" - Il celebre tutorial di Chris Pine per imparare a programmare in Ruby partendo da zero, tradotto in italiano, su corsidia.com.
- Guide, articoli di approfondimento, documentazione, faq e le risorse del forum, tutto dedicato a Ruby, Rails e sviluppo Web, su ruby.html.it.
- (EN) The little Book of Ruby Rapida introduzione al linguaggio
- (EN) Learning Ruby, su math.umd.edu. URL consultato il 19 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2008).
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh00000128 · GND (DE) 4653817-3 · BNF (FR) cb144105976 (data) · BNE (ES) XX4424926 (data) |
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