Sacha Guitry
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Sacha Guitry, all'anagrafe Alexandre Georges-Pierre Guitry (San Pietroburgo, 21 febbraio 1885 – Parigi, 24 luglio 1957), è stato un attore, regista e sceneggiatore francese.
BiografiaModifica
Guitry fu un figlio d'arte: suo padre era Lucien Guitry (1860–1925), un attore teatrale parigino che lavorò per nove anni al Teatro Michel di San Pietroburgo prima di tornare in Francia. In quel periodo nacque Alexandre-Pierre Georges Guitry, a cui fu affibbiato il nomignolo Sacha. L'esordio arrivò a cinque anni, quando apparve sulla scena con il padre. Scrittore brillante e prolifico sin da giovane, a 17 anni Guitry aveva già scritto la prima delle sue 120 commedie. L'amicizia con Georges Feydeau influenzerà gran parte della sua formazione teatrale comica e brillante. Fra le sue opere, vanno segnalate Nono (1905), Petite Hollande (1908), con una prefazione di Octave Mirbeau, La Pèlerine écossaise (1914), Deburau (1918), Jean de la Fontaine (1922), Un sujet de roman (1923). Famose sono anche Quadrille, Tôa, N'écoutez pas, Mesdames, Désiré, Faisons un Rêve, Le Nouveau Testament e Beaumarchais.
Esponente in vista della società parigina, nel 1919 Guitry sposò la cantante Yvonne Printemps. Con lei recitò in un buon numero di opere, portando la popolarissima Mozart in città del Nord America come New York, Montréal e Boston. Sette delle sue opere sono state scritte a quattro mani con Albert Willemetz, il suo miglior amico.
Oltre alle sue opere teatrali, Sacha Guitry scrisse e recitò in molti film agli albori della cinematografia, esordendo alla regia già nel 1914. La critica gli riconosce la capacità innovativa, per la quale a volte viene paragonato ad Orson Welles. Dei 30 film da lui diretti, fra i più noti vanno segnalati Il romanzo di un baro (1936), Le perle della corona (1938) e Versailles (1954).
Nel 1936 il governo francese lo insignì del titolo di commendatore della Legion d'onore[1]. Fu anche membro dell'Académie Goncourt. Dopo la seconda guerra mondiale passò sessanta giorni in prigione per una sospetta collaborazione con i nazisti, ma fu riabilitato da un processo celebrato successivamente, secondo il quale non solo non collaborò con le autorità tedesche ma avrebbe addirittura aiutato molte persone a sfuggire alle persecuzioni.
Sacha Guitry è sepolto con il padre, il fratello e la sua quinta moglie al cimitero di Montmartre.
Dopo la sua morte, a Parigi e Nizza gli fu intitolata una strada, e Radio France gli dedicò uno studio.
FilmografiaModifica
Regista e attoreModifica
- Ceux de chez nous (1914) (solo regista)
- Bonne chance! (1935)
- Il romanzo di un baro (Le Roman d'un tricheur) (1936)
- La parola di Cambronne (Le mot de Cambronne) (1936)
- Mio padre aveva ragione (1936)
- Il nuovo testamento (Le noveau testament) (1936)
- Faisons un rêve (1937)
- Le perle della corona (Les Perles de la couronne) (1937)
- Désiré (1937)
- Risaliamo i Campi Elisi (Remontons les Champs-Élysées) (1938)
- Erano nove celibi (Ils étaient neuf célibataires) (1939)
- Le Destin fabuleux de Desiree Clary (1941)
- Donne-moi tes yeux (1943)
- La Malibrán (1944)
- Le Comedien (1947)
- Il diavolo zoppo (Le Diable boiteux) (1948)
- Aux deux colombes (1949)
- Deburau (1950)
- Tu mi hai salvato la vita (Tu m'as sauvé la vie) (1951)
- Ho ucciso mia moglie (La Poison) (1951)
- La vita di un onest'uomo (La Vie d'un honnête homme) (1953)
- Versailles (Si Versailles m'était conté) (1954)
- Napoleone Bonaparte (1955)
- Si Paris nous était conté (1955)
- Assassins et voleurs (1956)
SceneggiatoreModifica
- Bonne chance! (1935)
- Il romanzo di un baro (Le roman d'un tricheur) (1936)
- Faisons un rêve (1937)
- Le perle della corona (Les perles de la couronne) (1937)
- Désiré (1937)
- Risaliamo i Campi Elisi (Remontons les Champs-Élysées) (1938)
- Erano nove celibi (Ils étaient neuf célibataires) (1939)
- Le destin fabuleux de Desiree Clary (1941)
- Donne-moi tes yeux (1943)
- Le comédien (1947)
- Il diavolo zoppo (Le diable boiteux) (1948)
- Aux deux colombes (1949)
- Deburau (1950)
- Tu mi hai salvato la vita (Tu m'as sauvé la vie) (1951)
- Ho ucciso mia moglie (La poison) (1951)
- La vita di un onest'uomo (La vie d'un honnête homme) (1953)
- Versailles (Si Versailles m'était conté) (1954)
- Napoleone Bonaparte (1954)
- Si Paris nous était conté (1955)
- Assassins et voleurs (1956)
- La vita a due (La vie à deux), regia di Clément Duhour (1958) (soggetto)
- L'insolente (Beaumarchais, l'insolent), regia di Édouard Molinaro (1996) (soggetto)
- Omicidio in paradiso (Un crime au paradis), regia di Jean Becker (2000) (soggetto)
NoteModifica
BibliografiaModifica
- Tullio Kezich, Sacha Guitry. Patriottardo, pétainista eppure grande sulla scena e sul set, Corriere della Sera, 4 agosto 1993.
Altri progettiModifica
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Collegamenti esterniModifica
- (EN) Sacha Guitry, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Sacha Guitry, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Sacha Guitry, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Sacha Guitry, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Sacha Guitry, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Sacha Guitry, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Sacha Guitry, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Sacha Guitry, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Sacha Guitry, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 14770929 · ISNI (EN) 0000 0001 2121 3986 · LCCN (EN) n50018815 · GND (DE) 118719432 · BNF (FR) cb119065193 (data) · ULAN (EN) 500058770 · BAV ADV12431432 · NDL (EN, JA) 00620775 · WorldCat Identities (EN) n50-018815 |
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