Saint-Denis (Italia)
Saint-Denis (pron. fr. AFI: [sɛ̃ dəni]) è un comune italiano di 373 abitanti[2] della Valle d'Aosta orientale.
Saint-Denis comune | |
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(IT) Comune di Saint-Denis (FR) Commune de Saint-Denis | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Guido Théodule (lista civica) dal 23-9-2020 |
Lingue ufficiali | Francese, italiano |
Territorio | |
Coordinate | 45°45′N 7°33′E / 45.75°N 7.55°E |
Altitudine | 820 m s.l.m. |
Superficie | 11,39 km² |
Abitanti | 373[2] (31-12-2020) |
Densità | 32,75 ab./km² |
Frazioni | Barmaz, Bédeugaz, Blavesse, Celliers-Neufs, Champillon, Chouac, Cly, Cret-de-Gilles, Cuignon, Del, Étrobléyaz, Farys, Fosses, Goillaz-dessous, Goillaz-dessus, Gottroisa, Grand Bruson, Grenella, Grossa-Golliana, Gubioche, Maisoncle, Moral, Orsières, Pecca, Petit Bruson, Plantéry, Plau, Polalonge, Raffort, Roteus, Rovarey, Semon, Sessina, Saint-Évence, Vieille[1] |
Comuni confinanti | Antey-Saint-André, Chambave, Châtillon, Pontey, Torgnon, Verrayes |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 11023 |
Prefisso | 0166 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 007059 |
Cod. catastale | H670 |
Targa | AO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 424 GG[4] |
Nome abitanti | saint-denisots |
Patrono | San Dionigi di Parigi |
Giorno festivo | 9 ottobre |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica modifica
Territorio modifica
- Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)[5]
Clima modifica
Origini del nome modifica
Il nome di questo comune deriva da san Dionigi di Parigi (in francese, Saint Denis de Lutèce), primo vescovo di Parigi.
Storia modifica
Simboli modifica
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 13 gennaio 1994.[6]
«Partito: nel PRIMO, di azzurro, alla torre d'oro, murata di nero, chiusa e finestrata dello stesso, merlata di tre alla guelfa, fondata sulla pianura di verde; nel SECONDO, di argento con il capo di rosso, alla banda di nero, attraversante, caricata da tre mezzelune crescenti, d'argento, poste nel verso della banda; il tutto sotto il capo di verde, caricato dalle lettere maiuscole S e D, di oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
La torre simboleggia il castello di Cly che tuttora domina Saint-Denis. Il campo d'argento con il capo di rosso e la banda di nero è il tradizionale emblema degli Challant, ma con i tre crescenti d'argento che contraddistinguono il ramo degli Challant-Cly, signori del luogo dal XIII secolo sino alla confisca del 1376 ad opera di Amedeo VI di Savoia, a causa dei crimini e delle malversazioni di cui erano accusati. Il capo di verde, che allude alle colture e ai pascoli di cui è ricca la zona, reca le iniziali del nome del comune.
Il gonfalone è un drappo di giallo.
Monumenti e luoghi d'interesse modifica
- L'imponente Castello di Cly si trova su un promontorio sopra a Chambave
- L'antico tratto della Via Francigena, segnalato dalla sentieristica in giallo che collega i vari vigneti (Chemins des vignobles)
- La cappella di Saint-Évence, costruita in un luogo già preposto al culto in epoca pre-cristiana, come rivela la presenza di un'incisione rupestre a sud ovest dell'ingresso della cappella (l'orante di Saint-Évence[7])[8]
- Il villaggio fantasma di Barmaz
- Gli ambienti xerici di Grand Bruson - Cly, sito di interesse comunitario
-
Rovine di Barmaz, il villaggio fantasma, lungo la via Francigena
-
Chiesa di San Dionigi nel capoluogo
-
Panorama dal villaggio Plau. Sullo sfondo si intravede Aosta
-
Panorama del Castello di Cly
Società modifica
Evoluzione demografica modifica
Abitanti censiti[9]

Lingue e dialetti modifica
Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano.
Cultura modifica
Biblioteche modifica
In località Capoluogo 1 ha sede la biblioteca comunale.
Eventi modifica
La Festa del vischio modifica
La festa del vischio (in francese, Fête du gui), celebrata in occasione della raccolta a inizio dicembre, festeggia un elemento caratteristico della tradizione celtica.
Economia modifica
Tra il 2011 e il 2012 nel territorio comunale sono state installate le prime tre pale eoliche della Valle d'Aosta.[10].
In località Lavesé è situato un mayen[11] trasformato in Centro per lo sviluppo sostenibile[12] e ostello[13].
Amministrazione modifica
Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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25 ottobre 1985 | 24 maggio 1990 | Gino Gabelli | - | Sindaco | [14] |
24 maggio 1990 | 29 maggio 1995 | Guido Théodule | ADP | Sindaco | [14] |
29 maggio 1995 | 8 maggio 2000 | Guido Théodule | UV | Sindaco | [14] |
8 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Guido Théodule | lista civica | Sindaco | [14] |
9 maggio 2005 | 25 maggio 2010 | Guido Théodule | lista civica | Sindaco | [14] |
24 maggio 2010 | 11 maggio 2015 | Franco Thiébat | lista civica | Sindaco | [14] |
25 maggio 2015 | 22 settembre 2020 | Franco Thiébat | Sindaco | [14] | |
23 settembre 2020 | in carica | Guido Théodule | Sindaco | [14] |
Sport modifica
In questo comune si gioca a palet, caratteristico sport tradizionale valdostano.[15]
In località Semon si tiene da più di venti anni la gara podistica Memorial Enrica Farys[16].
Note modifica
- ^ Comune di Saint-Denis - Statuto.
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
- ^ D.P.R. di concessione del 13 gennaio 1994 (PDF).
- ^ orante di Saint-Évance, www.naturaosta.it
- ^ ItineRARI in Valle d'Aosta. Antichi eremi, cappelle e santuari, www.naturaosta.it, accesso il 3 settembre 2018.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Passeggiata alle pale eoliche di Saint-Denis
- ^ In francese valdostano, per "mayen" si intende una seconda casa di alta montagna (1200-2000 metri) - cf. Jean-Pierre Martin, Description lexicale du français parlé en Vallée d'Aoste, éd. Musumeci, Quart, 1984.
- ^ lovevda.it
- ^ Ostello Lavesé Archiviato il 15 maggio 2013 in Internet Archive.
- ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
- ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.
- ^ Classifica del Memorial Enrica Farys edizione 2012 (PDF), su avmap.org. URL consultato il 24 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2012).
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Saint-Denis
Collegamenti esterni modifica
- La festa del vischio di Saint-Denis, su regione.vda.it.
- Il Centro per lo sviluppo sostenibile di Lavesé