San Giovanni (Bellagio)

frazione di Bellagio
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San Giovanni (San Giuàn in dialetto comasco) è una frazione del Comune di Bellagio, in provincia di Como. La frazione è situata 2 km a Sud-Ovest dal centro storico di Bellagio (e dall'omonimo promontorio), e si affaccia sulla riva occidentale del Lago di Como.

San Giovanni
frazione
San Giovanni – Veduta
San Giovanni – Veduta
Vista dal lago del nucleo storico di San Giovanni.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Como
Comune Bellagio
Territorio
Coordinate45°58′30″N 9°14′43″E / 45.975°N 9.245278°E45.975; 9.245278 (San Giovanni)
Altitudine200 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale22021
Prefisso031
Fuso orarioUTC+1
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Giovanni
San Giovanni

I suoi abitanti, in dialetto, sono tradizionalmente soprannominati "còò d'aqua" (= "teste d'acqua", riferimento alla pratica della pesca, un tempo comunissima in questa frazione).

Geografia fisica modifica

 
Vista della costa occidentale di Bellagio: in primo piano, San Giovanni; più oltre, la baia di Loppia e il Borgo.

Il nucleo storico di San Giovanni – costituito dall'omonima chiesa, con antistante piazza e molo, e dalle abitazioni secolari circostanti – si sviluppa in una zona piuttosto pianeggiante, situata tra il basso corso dei torrenti Perlo (che delimita l'abitato a Nord) e Crotto (a Sud).

San Giovanni, insieme con il Borgo (centro storico di Bellagio) e con Loppia (piccola frazione a Nord-Est), l'unico punto della riva occidentale di Bellagio che dispone di un accesso al lago: infatti, la quasi totalità della costa è occupata dai possedimenti di varie ville nobiliari. Procedendo dalla Punta Spartivento verso Sud, esse sono: la villa che ospita il Grand Hotel Villa Serbelloni, Villa Melzi d'Eril, Villa Gerli-Trivulzio, Villa Trotti, Villa Placida (ex Villa Galimberti), "Villa Orlando già Besana". Il molo di San Giovanni interrompe la continuità tra le proprietà di Villa Trotti e Villa Placida.

Il molo di San Giovanni è delimitato da un'imponente struttura muraria, percorribile a piedi, dalla quale si protende nel lago il pontile adibito alla navigazione lacustre. Le facciate della chiesa e del relativo oratorio chiudono a Est la prospettiva della piazza prospiciente il molo. All'estremità meridionale del molo si situa l'edificio che ospita la «Canottieri Bellagio», la sezione canottieristica dell'Unione Sportiva Bellagina.

Procedendo dalla riva verso l'interno, oltrepassato il nucleo storico, si trovano un ampio parco di proprietà comunale e altre dimore storiche, con relative proprietà fondiarie (tra cui Villa Loreti e Villa Crella).

Economia e demografia modifica

Se fino alla Seconda guerra mondiale la maggior parte della popolazione di San Giovanni era dedita alla pesca e alle attività ad essa correlate (manutenzione delle imbarcazioni e delle reti), con lo sviluppo economico del Secondo dopoguerra si è verificato una trasformazione del tessuto economico, che ha comportato anche una progressiva diminuzione della popolazione residente, che ha progressivamente abbandonato Bellagio.

Oggi, la frazione ha vocazione eminentemente turistica: sono stati aperti alcuni ristoranti e negozi; risale a pochi anni or sono la costruzione di un nuovo pontile per l'attracco delle imbarcazioni di linea.

Ha mantenuto invece la sua importanza l'attività florovivaistica, dalle profonde radici nell'area di Bellagio, portata avanti da generazioni di appassionati. I vivai si trovano nelle zone più interne della frazione (come delle altre località bellagine).

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

Tutti i luoghi di culto presenti nella frazione di San Giovanni fanno riferimento alla Chiesa cattolica. Degni di nota sono:

La chiesa arcipretale di San Giovanni Battista modifica

 
La chiesa di San Giovanni Battista.

L'attuale chiesa, in stile barocco, fu edificata a partire dal 1584 (in parte nel 1685) sull'area in cui sorgeva un precedente tempio dedicato al Battista, risalente almeno al X secolo (questo dato è certo in quanto alcuni documenti parrocchiali citano un certo Adamo, presbitero di San Giovanni nel 995, e Arioaldo, nel 1009[1][2]). Nessuna traccia è rimasta di tale struttura; ma si ritiene che l'attuale oratorio – che si trova appena a Sud della chiesa – sia stato edificato sulle fondamenta della chiesa precedente.

Alcune dispute relative ad alcune proprietà dislocate sul territorio videro per lungo tempo i sacerdoti della collegiata di San Giovanni (attestati nel numero di sette in un documento datato 1295) contrapposti agli abati milanesi di Sant'Ambrogio.[2]

L'impianto originario a tre navate è ancora attestato fin'oltre la metà del Cinquecento, con la navata centrale a essere rinnovata durante gli interventi del 1584.[3]

La conformazione che la chiesa mantiene ancor oggi fu definita nel 1785 – anno in cui subì un restauro e un ampliamento: all'esterno, fu innalzata la facciata barocca. All'interno fu collocato l'altare maggiore in legno intagliato dorato, con il corredo di statue lignee – opera Seicentesca[3] di artisti valtellinesi; furono eseguiti le decorazioni a stucco (tra cui spiccano le imponenti lesene finto-marmoree) e gli affreschi che coprono la volta a botte, l'abside e la cupola ribassata all'incrocio della navata unica col largo e ampio transetto. Il coro ligneo, risalente anch'esso al XVIII secolo, è finemente intarsiato in noce. Al termine dei lavori, la chiesa fu consacrata dal vescovo Giambattista Mugiasca (1785).[3]

Gli altari laterali, posti alle due estremità del transetto, sono realizzati in marmi policromi. In quello settentrionale (entrando, a sinistra – in quanto la chiesa è orientata ad Oriente) è posta una pala di Gaudenzio Ferrari,[3] una tela ad olio del 1532 raffigurante il Cristo risorto – dono della famiglia Frizzoni. Sull'altare opposto trova invece collocazione una Madonna delle Grazie, affresco di scuola lombarda. Si segnala anche la presenza di una pregevole scultura, un'Immacolata Concezione della scuola del Bernini, realizzata in marmo di Carrara.[4] Nella chiesa si conserva inoltre una croce astile del XV secolo.[3]

Degne di nota sono le nuove campane della chiesa di San Giovanni che sostituiscono le logore 5 campane precedenti, già citate come esempio di eccellenza in un antico adagio lacustre[senza fonte]. Le cinque nuove campane in Si2 sono state forgiate dalla fonderia Grassmayr di Innsbruck il 26 luglio 2013 e benedette solennemente in piazza il 5 gennaio 2014 dal vescovo di Como Diego Coletti.

 
Benedizione delle campane di Bellagio
Campane di S.Giovanni - Bellagio
Nr. Dedica Nominale Peso
(kg)
Diametro
(cm)
Anno di Fusione Fonditore
1 S.Giovanni Battista Si2 2598 161 2013 Grassmayr - Innsbruck
2 Beata Vergine Maria Do#3 1818 143 2013 Grassmayr - Innsbruck
3 Santi della Diocesi di Como Re#3 1296 126 2013 Grassmayr - Innsbruck
4 Defunti del paese e Caduti delle guerre Mi3 1094 120 2013 Grassmayr - Innsbruck
5 Santi della Chiesa universale Fa#3 757 107 2013 Grassmayr - Innsbruck
 
Campane esposte in piazza il giorno della benedizione

La cappellina del Signurìn modifica

Ricavata da un muro di terrapieno di una proprietà privata, la piccola cappella — che si configura quasi come un altare, essendo priva di una propria superficie coperta — si affaccia sull'incrocio tra due strade comunali. Degno di menzione è il Crocifisso, unico elemento scultorico della cappellina, discussa opera di arte moderna.

Architetture civili modifica

Come sul restante territorio del promontorio di Bellagio, anche a San Giovanni sono presenti numerose ville, appartenenti un tempo a famiglie nobiliari, che si affacciano sul litorale lacustre. Ricordiamo le principali, in direzione Bellagio→Como:

  • Villa Trotti;
  • Villa Placida (ex Villa Galimberti);
  • Villa Crella;
  • Villa Orlando.

Altro modifica

  • Un muro del porto ospita antiche incisioni di tavole da tris[5][6].

Feste religiose e popolari modifica

 
Veduta notturna della piazza della chiesa durante la sagra del patrono.

La principale festa popolare tenuta a San Giovanni è la Sagra del patrono San Giovanni Battista, che si svolge ogni anno il sabato e la domenica più vicini al 24 giugno.

Musei ed esposizioni modifica

L'unica area museale perenne presente sul territorio di San Giovanni è quella del Museo degli Strumenti della Navigazione.

Il Museo degli Strumenti della Navigazione modifica

È questo un museo privato, fondato da un locale collezionista di strumenti e oggetti che rivestono una qualche utilità per la navigazione marittima. Il museo è posto in una palazzina d'epoca, recentemente restaurata; l'esposizione si sviluppa sui quattro piani dell'edificio.

Organizzazioni sportive modifica

 
La Canottieri Bellagio.

La principale struttura sportiva è la Canottieri Bellagio, parte della U.S. Bellagina specializzata (con risultati eccellenti a livello nazionale e internazionale) nelle varie discipline del canottaggio.

Curiosità modifica

Note modifica

  1. ^ Fonte: San Giovanni di Bellagio, da Como e il suo lago.
  2. ^ a b AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne, p. 58.
  3. ^ a b c d e AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne, p. 60.
  4. ^ Fonte principale per l'intero paragrafo è la pagina dedicata alla chiesa Archiviato il 20 novembre 2008 in Internet Archive. del sito ufficiale della Parrocchia di Bellagio.
  5. ^ Bartolini, p. 210.
  6. ^ Lombardia/Lombardy :: Centro Studi Triplice Cinta, su www.centro-studi-triplice-cinta.com. URL consultato il 2 febbraio 2023.

Bibliografia modifica

  • AA.VV., Una chiesa tra lago e montagne - A Giovanni Paolo II, Como-Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1996.
  • Franco Bartolini, I segreti del Lago di Como e del suo territorio, Cermenate, New Press Edizioni, 2016 [2006].

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Le campane vecchie e logore di San Giovanni di Bellagio

Benedizione e primo concerto delle nuove campane di Bellagio 5/1/2014

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