Sandra Robatscher

slittinista italiana (1995)

Sandra Robatscher (Bolzano, 13 dicembre 1995) è una slittinista italiana.

Sandra Robatscher
Sandra Robatscher a Winterberg nel 2019
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 170 cm
Peso 70 kg
Slittino
Specialità Singolo
Squadra Esercito
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Europei 0 0 2
Mondiali juniores 1 1 1

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 15 gennaio 2023

È nipote di Armin Zöggeler, slittinista tra i più vincenti di sempre[1][2], e cugina di Nina Zöggeler, figlia di Armin e a sua volta slittinista di livello internazionale.

Biografia modifica

Ha iniziato a gareggiare per la nazionale italiana nelle varie categorie giovanili, ottenendo quali migliori risultati un secondo posto nella graduatoria finale della Coppa del Mondo juniores nella stagione 2012/13, una medaglia d'oro nella gara a squadre ai campionati mondiali juniores di Park City 2013, nonché una d'argento e una di bronzo nel singolo conquistate rispettivamente a Igls 2014 e a Lillehammer 2015.

 
Sandra Robatscher in gara a Innsbruck nel 2018

A livello assoluto ha esordito in Coppa del Mondo il 24 novembre 2012 a Igls piazzandosi al dodicesimo posto nel singolo, ha conquistato il primo podio il 6 dicembre 2014 nella gara a squadre a Lake Placid (2ª) e nel singolo il 27 gennaio 2018 a Sigulda, dove fu terza; ha ottenuto la sua prima vittoria in Coppa il 3 febbraio 2019 ad Altenberg nel singolo.

 
Sandra Robatscher a Winterberg nel 2019, nel giorno della sua prima vittoria in Coppa del Mondo

Nella stagione 2018/19 ha vinto la sua prima gara, aggiudicandosi il singolo ad Altenberg; tale vittoria ha permesso all'italia di raggiungere il più alto gradino del podio nella specialità femminile dopo ventitré anni dopo l'ultimo successo azzurro del 1996 di Gerda Weissensteiner[3]. Prima di lei solo cinque italiane erano riuscite a vincere una gara in Coppa del Mondo: Maria-Luise Rainer, Monika Auer, Veronika Oberhuber e la stessa Gerda Weissensteiner[4]. In classifica generale come miglior risultato si è piazzata al nono posto nel 2017/18 nella specialità monoposto.

Ha preso parte a due edizioni dei Giochi olimpici invernali: a Soči 2014 ha raggiunto la ventiduesima posizione nella prova individuale e a Pyeongchang 2018 ha terminato la gara del singolo al quattordicesimo posto.

Ha preso parte altresì a quattro edizioni dei campionati mondiali; nel dettaglio i suoi risultati nelle prove iridate sono stati, nel singolo: non ha portato a termine la gara a Sigulda 2015, quindicesima a Schönau am Königssee 2016, diciassettesima a Igls 2017, nona a Winterberg 2019; nel singolo sprint: squalificata a Winterberg 2019; nelle prove a squadre: settima a Schönau am Königssee 2016.

Ai campionati europei ha conquistato la medaglia di bronzo nel singolo a Sigulda 2018.

Palmarès modifica

Europei modifica

Mondiali juniores modifica

Coppa del Mondo modifica

  • Miglior piazzamento in classifica generale nel singolo: 9ª nel 2017/18.
  • 7 podi (2 nel singolo, 5 nelle gare a squadre):
    • 1 vittoria (nel singolo);
    • 2 secondi posti (nelle gare a squadre);
    • 4 terzi posti (1 nel singolo, 3 nelle gare a squadre).

Coppa del Mondo - vittorie modifica

Data Luogo Paese Disciplina
3 febbraio 2019 Altenberg   Germania Singolo

Coppa del Mondo juniores modifica

  • Miglior piazzamento in classifica generale nel singolo: 2ª nel 2012/13.

Coppa del Mondo giovani modifica

  • Miglior piazzamento in classifica generale nel singolo: 10ª nel 2010/11.

Note modifica

  1. ^ Robatscher 12sima all'esordio in CdM a Igls. È nipote di Zoeggeler..., su fisi.org, FISI, 24 novembre 2012. URL consultato il 17 gennaio 2015 (archiviato il 17 gennaio 2015).
  2. ^ (EN) Sandra Robatscher, su sochi2014.org, Comitato Organizzatore Soči 2014. URL consultato il 17 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
  3. ^ Slittino, Cdm: l'azzurra Robatscher trionfa ad Altenberg, su Repubblica.it, 3 febbraio 2019. URL consultato il 3 febbraio 2019.
  4. ^ Slittino: cdm, vince azzurra Robatscher - Sport, su Agenzia ANSA, 3 febbraio 2019. URL consultato il 3 febbraio 2019.

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