Sandro Chia
Sandro Chia, pseudonimo di Alessandro Coticchia (Firenze, 20 aprile 1946), è un artista, pittore e scultore italiano.
BiografiaModifica
È uno dei più importanti membri del movimento della Transavanguardia italiana[1] (movimento noto in Europa anche con il nome di Neoespressionismo), assieme a Francesco Clemente, Mimmo Paladino, Nicola De Maria e Enzo Cucchi.
Il movimento fondato dal critico Achille Bonito Oliva ha avuto il suo apice negli anni ottanta, per poi declinare progressivamente.
Attualmente Chia vive e lavora dividendosi tra New York e Montalcino presso Siena. Ha esposto alla Biennale di Parigi, alla Biennale di San Paolo ed in diverse edizioni della Biennale di Venezia.
Sandro Chia ha alle spalle una formazione artistica molto eterogenea. Nel 1969 si diploma all'Accademia di belle arti di Firenze,[2] dove è entrato in contatto con le principali neoavanguardie europee e in seguito anche statunitensi; si trasferisce a Roma per un decennio e poi a New York per circa un ventennio.[3] Sul finire degli anni settanta, dopo varie esperienze di viaggio in Asia ed Europa, egli si convertirà al figurativismo e si inserirà naturalmente e automaticamente nella Transavanguardia.
OpereModifica
Alcune opere dell'artista con rispettiva collocazione:
- The Idleness of Sisyphus – MoMA, New York
- The Waterbearer – Tate Gallery, Londra
- Nocturnal Figures with Lamp – Setagaya Art Museum (Giappone)
- Pergola – Fukuyama Museum of Art (Giappone)
- Father and Son – Fukuyama Museum of Art (Giappone)
- Single Winged Angel with Heart – The Museum of Art, Kochi (Giappone)
- Rabbit For Dinner – Stedelijk Museum, Amsterdam (Paesi Bassi)
- È Bello per l'Artificiere Saltare con i Propri Fuochi – Museum Boymans-van Beuningen, Rotterdam (Paesi Bassi)
- Corageous Boys on Raft – Marx Collection, Neue Nationalgalerie, Berlino (Germania)
- Dionysus' Kitchen – Marx Collection, Neue Nationalgalerie, Berlino (Germania)
- 13th BMW Art Car – Museo BMW, Monaco di Baviera
- Il Volto Scandaloso – Kunsthalle Bielefeld, Bielefeld (Germania)
- Passione per l'Arte, scultura bronzea nella Piazza Rathausplatz – Bielefeld (Germania)
- Peace Table, gruppo di sculture bronzee – Tel Aviv Museum of Art, Tel Aviv (Israele)
- Sinfonia Incompiuta – Castello di Rivoli, Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli (Italia)
- Buon Governo e Al Servizio della Cosa Pubblica – Senato della Repubblica, Palazzo Madama, Roma (Italia)
- Single Winged Angel – Biblioteca del Senato, Piazza della Minerva, Roma (Italia)
- Enea ed Europa, sculture in bronzo – Provincia di Roma, Palazzo Valentini, Roma (Italia)
- Volti d'Italia, mosaico – Ministero degli Affari Esteri, Roma (Italia)
- Divano a Mare, mosaico - Fondazione Bisazza, Montecchio Maggiore, VI (Italia)
- Bagnante, scultura in bronzo - Scoglio della Regina, Livorno (Italia)
- Figura (1982), Collezione Roberto Casamonti, Firenze
OnorificenzeModifica
Medaglia d'Oro ai Benemeriti della Cultura e dell'Arte | |
— Roma, 17 maggio 2005 |
NoteModifica
- ^ Le figure della Transavanguardia - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 28 maggio 2020.
- ^ Sandro Chia nell'Enciclopedia Treccani
- ^ Enrico Riccardo Spelta, Artisti di tutto il mondo, su settemuse.it. URL consultato il 26 agosto 2020.
- ^ (EN) Art Personified: BMW Group brings the 13th BMW Art Car to India. The BMW Art Car by Sandro Chia celebrates its 25th anniversary in India with an exclusive display at India Art Fair., su press.bmwgroup.com. URL consultato il 20 settembre 2017.
BibliografiaModifica
- Itinerario nell'arte 2009, Zanichelli, Bologna.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sandro Chia
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su sandrochia.com. URL consultato il 20 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2007).
- Alexandra Andresen, Chia, Sandro nella VI Appendice, Roma: Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32787656 · ISNI (EN) 0000 0000 8112 3387 · SBN CFIV081934 · Europeana agent/base/93949 · ULAN (EN) 500031353 · LCCN (EN) n83140837 · GND (DE) 118520431 · BNE (ES) XX881101 (data) · BNF (FR) cb11966371w (data) · J9U (EN, HE) 987007507959905171 · NDL (EN, JA) 00464512 · WorldCat Identities (EN) lccn-n83140837 |
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