Sant'Angelo in Vado
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Sant'Angelo in Vado comune | |||
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Panorama | |||
Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Stefano Parri (lista civica) dal 22-9-2020 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 43°39′52.99″N 12°24′46.8″E / 43.664719°N 12.413°E | ||
Altitudine | 359 m s.l.m. | ||
Superficie | 67,34 km² | ||
Abitanti | 3 969[1] (31-10-2020) | ||
Densità | 58,94 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Apecchio, Belforte all'Isauro, Carpegna, Città di Castello (PG), Mercatello sul Metauro, Peglio, Piandimeleto, Urbania, Urbino | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 61048 | ||
Prefisso | 0722 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 041057 | ||
Cod. catastale | I287 | ||
Targa | PU | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Nome abitanti | vadesi | ||
Patrono | san Michele Arcangelo | ||
Giorno festivo | 29 settembre | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Sant'Angelo in Vado nella provincia di Pesaro e Urbino | |||
Sito istituzionale | |||
Sant'Angelo in Vado (Sant'Angël in dialetto gallo-piceno; anticamente Tifernum Mataurense) è un comune italiano di 3 969 abitanti[1] della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Fu sede vescovile, ora unita nell'arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado.
StoriaModifica
(FR)
«passames premieremant une petite bele vile, S. Angelo, apartenant audit Duc, le long de Metaurus, aïant des avenues fort beles.» |
(IT)
«transitammo dapprima, lungo il Metauro, per una bella città, S.Angelo, appartenente allo stesso duca e dotata di buonissime strade» |
(Michel de Montaigne, Journal de Voyage en Italie / Giornale di Viaggio in Italia, 1581) |
Sant'Angelo in Vado sorge sulle rovine della antica Tiphernum Mataurense denominazione che deriva da tipher o tifia, pianta acquatica che si sviluppa nelle zone paludose. Lo studio della pianta della Tiphernum, ricostruita in base alle informazioni ottenute con le operazioni di scavo e con le recenti interpretazioni aerofotografie, porta alla constatazione che la città aveva forma quadrata, con i classici cardo e decumano che si incrociavano nella via principale. L'esistenza dell'antico municipio romano è attestata dai molti reperti archeologici ritrovati e oggi conservati nell'Antiquarium della città. Si ritiene che questa, dopo l'avvento del cristianesimo, fosse sede vescovile. La lunga guerra tra Bizantini ed Ostrogoti (VI secolo) interessò anche il territorio della Tiphernum Mataurense che subì la totale distruzione. I Longobardi ricostruirono il nuovo abitato sulle rovine della città romana quasi completamente ricoperte dai terreni alluvionali, e lo dedicarono all'arcangelo Michele, di qui il nome di Sant'Angelo. La seconda parte del nome "in Vado" fu aggiunta successivamente e sarebbe da attribuire al fatto che per raggiungere i due tronconi della città adagiata sulle rive del fiume, si dovesse "guadare" il Metauro. Secondo un'altra interpretazione invece la parola è collegata al "guado" una pianta che cresce piuttosto abbondante lungo le rive del fiume e dalla quale, attraverso un opportuno procedimento, si estraeva un inchiostro scuro utilizzato per stampe e la tintura dei tessuti. Sullo scorcio del Medio Evo Sant'Angelo in Vado fu capitale della Massa Trabaria, Provincia forestale dello Stato della Chiesa. Qui si radunava il Parlamento della Provincia di Massa Trabaria che comprendeva il territorio incluso tra Cagli - Urbino e l'Appennino. La città nel tempo ha avuto giurisdizione anche sui contigui castelli di Sorbetolo, Ca'resto (entrambi della famiglia degli Ubaldini), Baciuccaro e Monte Majo, così come sulla torre e podere dei Bensi, acquistato da Giulio Bensi, un tempo al servizio delle milizie della corte toscana. Il governo temporale della città era affidato ad un Magistrato composto da 1 Gonfaloniere appartenente alla nobiltà, 3 Priori appartenenti a città, arti e contado e controllato da un Consiglio costituito da cittadini e nobiltà. Nel 1636 Papa Urbano VIII elevò Sant'Angelo al rango di "Città" e la promosse a Diocesi. Nel luglio del 1849 di qui passò Giuseppe Garibaldi in fuga dopo la caduta della Repubblica Romana. Nel 1860-61 viene a far parte del Regno d'Italia.
Monumenti e luoghi d'interesseModifica
- Domus del Mito
- Terme romane
- Polo Museale di Santa Maria extra muros
- El Campanon
- Chiesa di San Filippo
- Chiesa di Santa Caterina
- Biblioteca comunale-ecclesiastica I.Dini-V.Lanciarini
- Duomo di Sant'Angelo in Vado
- Chiesa di Santa Maria dei Servi
- Palazzo Nardini - Ridarelli
- Cascata del Sasso
- Eremo di Caresto
SocietàModifica
Evoluzione demograficaModifica
Abitanti censiti[3]

EconomiaModifica
ArtigianatoModifica
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e importanti vi sono quelle artigianali, come la lavorazione e l'arte della ceramica e della maiolica.[4]
AmministrazioneModifica
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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15 marzo 1988 | 7 giugno 1990 | Daniele Montecchi | Indipendente | Sindaco | [5] |
8 giugno 1990 | 10 aprile 1993[6] | Daniele Montecchi | Partito Comunista Italiano Partito Democratico della Sinistra |
Sindaco | [5] |
4 giugno 1993 | 23 aprile 1995 | Marco Tombi | Indipendente | Sindaco | [5] |
24 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Luigi Antoniucci | Partito Popolare Italiano | Sindaco | [5] |
14 giugno 1999 | 13 giugno 2004 | Luigi Antoniucci | Centro | Sindaco | [5] |
14 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Settimio Bravi | Forza Italia | Sindaco | [5] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Settimio Bravi | Insieme per Sant'Angelo (Centro-destra) | Sindaco | [5] |
27 maggio 2014 | 31 maggio 2015 | Antonio Angeloni | Commissario prefettizio | [7][5] | |
1º giugno 2015 | 22 settembre 2020 | Giannalberto Luzi | Coltiviamo il futuro (Centro-destra) | Sindaco | [5] |
22 settembre 2020 | in carica | Stefano Parri | Patto per Sant'Angelo in Vado | Sindaco | [8][5] |
SportModifica
CalcioModifica
Le squadre di calcio del paese sono due, la storica Vadese che è militante in Prima Categoria e la ASD Santangiolese militante in terza categoria. La formazione locale di calcio a 5 maschile è denominata Asd Vado C5 e disputa il campionato di Serie D marchigiana, quella femminile Real Vado Pink disputa il campionato UISP.
NoteModifica
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 12.
- ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/
- ^ Dimissionario
- ^ Il Comune viene commissariato in seguito all'annullamento dell'elezioni. Elezioni comunali del 25 maggio 2014
- ^ ELEZIONI COMUNALI 2020 - RISULTATI COMUNE DI SANT'ANGELO IN VADO (MARCHE), repubblica.it, 22 settembre 2020. URL consultato il 22 settembre 2020.
BibliografiaModifica
- Cesare Orlandi, Delle città d'Italia e sue isole adjacenti compendiose notizie, 1774, pp. 101-140, ISBN non esistente.
- Ulrico Agnati, Per la storia romana della provincia di Pesaro e Urbino, Roma, Brossura, 1999, ISBN 978-88-8265-070-4.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sant'Angelo in Vado
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su comunesantangeloinvado.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 156131496 · WorldCat Identities (EN) lccn-n2002033783 |
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