Augusto di Calatia

vescovo
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Augusto di Calatia, o anche Sant'Augusto di Caserta[1] (Africa del Nord, V secoloMaddaloni, 490 circa), è stato un vescovo italiano originario del Nordafrica ed esiliato dal vandalo Genserico. Viene celebrato il 1º settembre secondo il Martirologio romano insieme a dodici altri vescovi a cui è legato.

Sant'Augusto di Calatia

Vescovo

 
NascitaAfrica del Nord, V secolo
MorteMaddaloni, 490 circa
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza1º settembre

Biografia modifica

Narra la leggenda che venne imbarcato dai Vandali di Genserico su una vecchia nave senza vele e senza remi insieme a Castrense, vescovo vulturnense[2], a Prisco, vescovo capuano[3], a Tammaro, vescovo di Benevento, Rosio, Eraclio, Secondino, Adiutore, Elpidio, vescovo di Atella, Canio e Vindonio. La nave venne lasciata alla deriva per causarne la morte, ma i venti favorevoli la trasportarono altrove. La nave approdò in Campania dove i vescovi ripararono nelle diverse città del sud Italia rendendole a volte diocesi o diventandone vescovi. Augusto riparò a Calatia e qui si pensa abbia fondato la diocesi nel 439.

 
La via Appia su cui sorgeva Calatia

Oggi si concorda che quella sopra riportata sia una leggenda. Lo sospettavano il Tillemont e il Ruinart e lo dimostra il Lanzoni. Sembra che l'origine risalga al XII secolo e riprende la storia del vescovo Quodvultdeus applicandola a santi che già si veneravano localmente in Campania.

Note modifica

  1. ^ Augusto di Calatia, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
  2. ^ È in dubbio se si tratti di Castel Volturno o di Sessa Aurunca
  3. ^ San Castrense e San Prisco venivano già venerati insieme in età longobarda, come testimoniano delle pitture risalenti al VII secolo rinvenute in una grotta presso Calvi Risorta. ( San Castrense (Castrese) di Sessa, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.)

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