Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa

La chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa è una chiesa parrocchiale di Milano, che sorge in via Neera 24 e si affaccia su via Montegani.

Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa
Interno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàMilano
Coordinate45°25′58.05″N 9°10′41″E / 45.432791°N 9.178055°E45.432791; 9.178055
Religionecattolica di rito ambrosiano
TitolareMaria
Arcidiocesi Milano
Consacrazione1932
ArchitettoFranco Della Porta, Giovanni Muzio
Stile architettonicomoderno
Inizio costruzione1926
Completamento1960
Sito webwww.parrocchiachiesarossa.net

Storia modifica

(LA)

«TEMPLVM HOC
AB E(minentissi)MO A(lfredo) HILD(efonso) SCHVSTER CARD(inale) ARCHIEP(iscopo)
DIE XXI DECEMBRIS MCMXXXII
SOLEMNI RITV CONSECRATUM EST»

(IT)

«Questo tempio
dall'eminentissimo cardinale arcivescovo Alfredo Ildefonso Schuster
il giorno 21 dicembre 1932
fu consacrato con rito solenne»

Il nome Chiesa Rossa deriva dall'antica chiesa di Santa Maria la Rossa presso la Conca Fallata, che fu prima sede parrocchiale, nota anche come chiesa Rossa e anticamente come Santa Maria ad Fonticulum o Santa Maria di Fonteggio.

La costruzione della chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa iniziò a cura dell'ingegnere Franco Della Porta in stile neoromanico, e fu terminata nel 1932 dall'architetto Giovanni Muzio, che ne influenzò profondamente l'aspetto. Il pronao venne completato solo nel 1960.

Una targa commemorativa posta all'ingresso della chiesa (sul lato sinistro) ricorda che fu consacrata dal cardinale Ildefonso Schuster il 21 dicembre 1932.

Descrizione modifica

Architettura modifica

Le fondamenta, delle quali ci rimane la cripta, erano state già gettate dall'ingegner Franco Della Porta su uno stile neo-romanico a impianto basilicale a tre navate con altrettante absidi.

Muzio sviluppò la chiesa a croce latina, con la navata centrale coperta da una volta a botte, visibile in esterno, che termina nell'unica abside. Il transetto presenta un soffitto in legno con capriate a vista. L'edificio si presenta con un aspetto monumentale e sacro privo di qualsiasi elemento superfluo: pareti spoglie e prive di decorazioni. L'altare maggiore, situato nell'abside, è sormontato da un ciborio marmoreo poggiante su quattro colonne.

Il pavimento di piastrelle gresificate a fasce con contorno di marmo nuvolato realizzato su disegno di Giovanni Muzio.

Sul fianco sinistro abbiamo il fonte, inserito in una cappella ottagonale, che rimanda ai battisteri medievali, sopra il fonte battesimale è possibile osservare lo splendido San Giovannino, scultura giovanile di Giacomo Manzù.

Dal 17 gennaio 2010 è conservata nel transetto, sotto il quadro di Santa Rita, una reliquia del Beato Carlo Gnocchi e dal 12 ottobre 2023 una reliquia del Beato Carlo Acutis.

Opere modifica

Dal 1997 ospita permanentemente Untitled, l'ultima opera dell'artista minimalista Dan Flavin, la cui progettazione, stimolata da una lettera dell'allora parroco don Giulio Greco all'artista, fu completata a distanza due giorni prima della morte dell'autore, avvenuta il 29 novembre 1996. L'opera fu realizzata ed installata solo l'anno successivo grazie all'interessamento del Dia Art Foundation di New York e della Fondazione Prada. L'installazione permanente è costituita da tubi al neon blu e verdi per la navata centrale, rossi per il transetto, oro per l'abside, nel transetto e nell'abside sono anche presenti delle file di neon a luce di Wood.

L'architettura della chiesa e la disposizione dei neon rendono ben separate le varie zone di luce, di sera ben visibili anche dall'esterno. La variazione dei colori rimanda alla luce come trascorrere del giorno, dall'alba al tramonto, con l'oro posto nell'altare al centro della chiesa come nei mosaici delle antiche chiese bizantine.

Dal 2008 è sospeso sopra l'altare un grande disco (233 cm) in legno di pioppo "Luce", scultura del maestro Pino Pedano che ha realizzato anche la fusione in esterno rappresentante San Pio da Pietrelcina.

Scultura del maestro Pino Pedano che ha realizzato anche la fusione in esterno rappresentante Padre Pio da Pietrelcina
Tracciato d'acciaio di un labirinto circolare, il cui diametro è grande circa quanto la navata (8,215 metri)

All'interno della chiesa sono da segnalare: la cappella mariana con la statua della Madonna opera di Giacomo Munster di Ortisei, il bassorilievo con l'Annunciazione dell'altare, opera della ditta Telli Comana di Seriate, ed è presente il tracciato d'acciaio di un labirinto circolare, il cui diametro è grande circa quanto la navata (8,215 metri).

Organi a canne modifica

Organo Costamagna modifica

Il primo organo a canne della chiesa venne costruito dalla ditta Costamagna nel 1967. Lo strumento è trasmissione elettro-pneumatica e si articola in tre corpi, due gemelli nei due bracci del transetto, ciascuno su una cantoria propria, ed uno a pavimento nell'abside, dietro il ciborio. Dispone di 33 registri su due manuali e pedale, con corpo corale assegnabile. Dopo essere stato smontato, è stato venduto alla parrocchia San Giovanni in Laterano di Milano e inaugurato nel 2017.

Organo Mascioni modifica

A metà della navata laterale di destra, a pavimento, si trova l'organo a canne Mascioni opus 1178, costruito nel 2007. Per la sua costruzione, sono stati presi ad esempio gli organi barocchi tedeschi. Lo strumento ha la trasmissione integralmente meccanica e due tastiere di 50 note ciascuna ed una pedaliera dritta di 29 note.

Galleria d'immagini modifica

Bibliografia modifica

  • Brochure del FAI (PDF), su fondoambiente.it. URL consultato il 20 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  • Pierluigi Lia (a cura di), La Chiesa Rossa. Sessant'anni di storia, Milano, Colombo Edizioni, 1993.
  • Anna Ceresa Mori, Fabio Pistan, Chiesa di Santa Maria alla Fonte. "Chiesa Rossa", in Notiziario della Soprintendenza archeologica della Lombardia, Milano, NSAL, 2001-02, pp. 186–191.

Voci correlate modifica

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