Alvignano

comune italiano

Alvignano è un comune italiano di 4 470 abitanti[1] della provincia di Caserta in Campania.

Alvignano
comune
Alvignano – Stemma
Alvignano – Bandiera
Alvignano – Veduta
Alvignano – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Caserta
Amministrazione
SindacoAngelo Di Costanzo (Per Alvignano) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate41°15′N 14°20′E / 41.25°N 14.333333°E41.25; 14.333333 (Alvignano)
Altitudine132 m s.l.m.
Superficie38,13 km²
Abitanti4 470[1] (31-8-2023)
Densità117,23 ab./km²
FrazioniMarcianofreddo, San Mauro
Comuni confinantiAlife, Caiazzo, Dragoni, Gioia Sannitica, Liberi, Ruviano
Altre informazioni
Cod. postale81012
Prefisso0823
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT061003
Cod. catastaleA243
TargaCE
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 308 GG[3]
Nome abitantialvignanesi
Patronosan Ferdinando d'Aragona
Giorno festivoSeconda domenica di luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Alvignano
Alvignano
Alvignano – Mappa
Alvignano – Mappa
Posizione del comune di Alvignano nella provincia di Caserta
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Campania.

Situato alle pendici dei Colli Caprensi o Monti Trebulani, ad ovest e digradanti nella valle del medio Volturno, di fronte al Massiccio del Matese ad est.

Territorio modifica

Il territorio di Alvignano presenta zone pianeggianti, collinari e montuose. Alcune località degne di nota sono: Selvapiana col suo bellissimo bosco di latifoglie che si protrae fino alle rive del fiume Volturno; Selva Spinosa che si trova sulle colline a sud est del territorio di Alvignano (ai confini con il comune di Ruviano) e da cui si gode una vista stupenda: il panorama di Alvignano, il territorio caiatino e il versante del medio Volturno; la Sagliutella che si trova in zona collinare e panoramica; i Monti Caprensi situati a ovest (con le cime di monte Scopella e monte Cardillo) e alle cui pendici si trova il centro urbano di Alvignano; Montaniccio che è un altopiano dei monti Caprensi, zona sia boschiva che a carattere agricolo.

Clima modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Caserta.

Il clima è quello tipico dei comuni della pianura Campana: l'estate è caratterizzata da caldo afoso, mentre l'inverno è mediamente freddo con rare nevicate.[4]

ALVIGNANO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 12,613,416,119,924,128,731,531,428,022,718,014,613,520,030,522,921,8
T. min. media (°C) 6,66,99,011,514,818,921,221,218,814,911,38,57,311,820,415,013,6

Storia modifica

Alvignano discende dall'antica città di Cubulteria, con il nome da un personaggio di spicco nell'epoca imperiale di Roma del II secolo, il suo nome era Marco Aulo Albino procuratore presso la prima coorte dei breuci e patrono di Alifae e Cubultreria presso Roma[5]. I casali si formarono dopo la distruzione di Cubulteria nel VIII-IX secolo da parte dell'invasione dei saraceni. I primi nuclei abitati si formarono alle pendici dei colli Caprensi o Monti Trebulani a circa 2 km a ovest dalla distrutta città di Cubulteria. Marco Aulo Albino possedeva una villa in prossimità dell'attuale chiesa di San Sebastiano (Villa Albiniani); da questo nome è nata la cittadina di Alvignano con i suoi casali derivanti dai nomi di nuclei familiari e dalla costruzione di successive chiese: San Mauro, San Nicola, Petrilli, Angiolilli, Faraoni, Rasignano San Pietro e in alto sui colli Marcianofreddo. Il nuovo centro fu feudo dei Normanni, degli Angioini e degli Aragonesi. Fu posseduto da numerosi ed importanti famiglie tra le quali quelle degli Origlia, dei De Clavellis ed infine i Gaetani duchi di Laurenzana. Quest'ultima ebbe il dominio sulla terra di Alvignano fino alla fine delle servitù feudali nel 1806. Tra il 1800 e il 1900 i piccoli casali si saldarono tra loro lungo la strada statale 158 dando origine all'attuale agglomerato urbano anche se alcuni di essi conservano ancora oggi una posizione isolata rispetto al paese come Marcianofreddo.

Dal 1927 al 1945 appartenne alla provincia di Benevento, a seguito della temporanea soppressione della provincia di Caserta in epoca fascista[6].

Durante la seconda guerra mondiale ad Alvignano, data la sua posizione strategica, risiedeva il comando tedesco (il generale Heinrich von Vietinghoff scelse Villa Ortensia come sede del comando[7]); vi furono nel complesso 21 vittime dei nazisti ad Alvignano[8]. La città fu liberata dagli americani nel 1943.

Nel dopoguerra si è assistito a una positiva ricrescita economica della città grazie ad uno degli insediamenti industriali della provincia, una fabbrica di ceramica e laterizi che oggi non esiste più.

Simboli modifica

 
Il gonfalone comunale

Lo stemma, il gonfalone e la bandiera comunale sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 settembre 2009.[9]

«D'azzurro, alla sbarra accompagnata in capo da due stelle, di cinque raggi, ordinate in sbarra, e in punta dalla mezzaluna montante, il tutto d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.
La bandiera è un drappo di azzurro, caricato dalla sbarra accompagnata in capo da due stelle, di cinque raggi, ordinate in sbarra, e in punta dalla mezzaluna montante, il tutto d'argento.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

Santa Maria di Cubulteria modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Basilica di Santa Maria di Cubulteria e Cubulteria.
 
Basilica di Santa Maria di Cubulteria

La basilica sorse probabilmente su una precedente struttura romana, sul luogo dove era ubicata l'antica città di Cubulteria i cui resti sono ancora ben visibili all'interno della basilica. Anticamente Cubulteria fu sede vescovile nel corso del IV secolo fino a quando, per motivi ignoti, non è stata più diocesi (V-VI secolo). La basilica è uno dei più pregevoli monumenti di età longobarda, in cui sono rintracciabili tracce di architettura bizantina. Databile tra l'VIII e il IX secolo, attualmente è dedicata a san Ferdinando d'Aragona, vescovo della diocesi di Caiazzo e protettore delle terre di Alvignano e di Dragoni.

Santa Maria della Natività modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria della Natività (Alvignano).
 
Cappella di Santa Maria della Natività in San Mauro

Sita nella frazione di San Mauro,con tutta probabilità fu ricostruita su una chiesetta con il nome dell'omonima frazione già citata nella bolla di consacrazione di Stefano Minicillo "San Maurus in Albiniani" nell'VIII secolo. Nel suo interno conserva tre affreschi rinascimentali con San Mauro[non chiaro], Santa Lucia, e San Ferdinando in più è conservata una statua lignea settecentesco raffigurante la Madonna col Bambino. All'esterno si trova un bellissimo e unico portale in pietra del XV secolo raffigurante l'incoronazione della Vergine Maria dagli angeli e varie raffigurazioni cristiana in bassorilievo. Nella chiesetta è venerato il culto di Sant'Anna che si festeggia solennemente il 26 luglio.

Il Santuario dell'Addolorata modifica

 
Santuario dell'Addolorata già Annunziata.

È del 1514 come risulta dalla bolla emessa da papa Leone X a ricordo di una lapide posta all'ingresso della chiesa. Edificato su un'antica chiesa detta Santa Maria fuori le mura dove tuttora si possono visitare alcuni resti sotto il campanile. Nella Sacrestia è conservata una tela del 1774 donata per grazia ricevuta dal sacerdote D'Elena. Precedentemente chiesa A.G.P.[non chiaro] dell'Annunziata nel Santuario si sviluppò lentamente il culto all'Addolorata per giungere al riconoscimento da parte del Capitolo Vaticano del 21 ottobre 1956, quando fu solennemente incoronata la sacra immagine di Maria. L'anno dopo, nel 1957, fu il Vescovo Mons. Nicola Di Girolamo vescovo della diocesi di Caiazzo che solennemente elevò la basilica dell'Annunziata a santuario dell'Addolorata.

San Sebastiano M. modifica

 
Chiesa arcipretale di San Sebastiano M.

La Chiesa come le altre in Alvignano è del XII-XIII secolo, ha la forma di croce latina con una cupola centrale. All'interno ha due navate laterali con la volta a veli, mentre quella centrale ha la volta a botte. all'interno nella navata di sinistra sono conservate le reliquie di San Ferdinando d'Aragona Proprio sotto la statua del Santo, nella navata di destra si trova un fonte battesimale del XVI secolo e sulla parete è raffigurato il battezzo di Gesù. Sull'altare maggiore si può ammirare una tela del XVII secolo. All'interno si trova un organo del 1700 recentemente restaurato.

San Nicola di Bari modifica

 
Chiesa di San Nicola di Bari

La chiesa di San Nicola presenta un impianto estremamente semplice: manca infatti di transetto ed è una chiesa a tre navate. II soffitto è piano sia sulla navata centrale sia su quelle laterali, non presenta cupola alcuna e rispetto alle altre chiese del paese è quella meno luminosa. In facciata, importante è il portale centrale che è in pietra calcarea del 1500. La facciata ha subito poi numerose modifiche nei secoli, l'ultima nel secondo dopoguerra. Prima di questo rifacimento la facciata era un'unica parete liscia nella quale venivano ritagliate le aperture e il fronte, sulla navata principale, si raccorda dolcemente alle navate laterali. Successivamente, proprio il fronte centrale è stato modificato con l'aggiunta di lesene che ne delimitano la partitura. È stata anche aumentata l'altezza complessiva con una netta differenza tra le navate laterali e quella centrale. Sono stati poi aggiunti elementi decorativi sul fronte: tre archi in tufo grigio, su fondo bianco. L'accesso principale della chiesa era sul fronte laterale sinistro ed era ornato da un elegante portalino rinascimentale in pietra, oggi, però, andato perduto

San Pietro e Paolo modifica

 
Chiesa di San Pietro e Paolo

Quella che oggi è la chiesa dei S.S.Pietro e Paolo è il risultato di trasformazioni avvenuta negli anni. Originariamente la chiesa aveva un impianto molto simile alla chiesetta di "S.Maria della natività" sita in San Mauro: era caratterizzata da un'unica navata centrale. Successivamente, come la vediamo oggi, è stata ampliata e sono stati aggiunti due corpi laterali che ne hanno modificato l'originale tipologia. La copertura della navata centrale è fatta di capriate lignee, ed è stata ricostruita così come in origine. Importante ricordare che nella chiesa vi è un'epigrafe del periodo romano e una tela di Paolo De Matteis raffigurante la Madonna con in braccio il Bambino con ai lati i santi Pietro e Paolo. Intorno alla chiesa, poi è sorta la canonica con l'aggiunta di successivi vani.

 
Chiesa Maria S.S.del Carmelo

Santa Maria degli Angeli modifica

 
Chiesa Santa Maria degli Angeli località Sagliutella

La chiesetta più recente di Alvignano sorge in località Sagliutella nel comprensorio parrocchiale di Santi Pietro e Paolo. La prima chiesa fu costruita con materiale prefabbricato e inaugurata nel dicembre 1986, con il contributo della diocesi e dall'ordine dei Cavalieri di Malta per volontà degli abitanti della contrada, su un suolo da loro donato e dedicata a Maria regina degli Angeli. Di seguito la chiesa è stata costruita definitivamente in muratura in stile neoclassico e inaugurata nel 2005 da S.E Monsignor Pietro Farina vescovo della diocesi di Alife-Caiazzo. all'interno sull'altare e raffigurato il Cristo con la Vergine Maria, gli Angeli, San Francesco d'Assisi, il Vescovo e il clero, in piastrelle di ceramica lavorato da artisti locali tutto questo rappresenta il Perdono di Assisi.(L'indulgenza)Che cosa è: Una notte dell'anno 1216, Francesco è immerso nella preghiera, quando improvvisamente dilaga nella chiesina una vivissima luce ed egli vede sopra l'altare il Cristo e la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Essi gli chiedono allora che cosa desideri per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco è immediata: "ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe". "Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli dice il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza". Francesco si presenta subito al Pontefice Onorio III che lo ascolta con attenzione e dà la sua approvazione. Alla domanda: "Francesco, per quanti anni vuoi questa indulgenza?", il santo risponde: "Padre Santo, non domando anni, ma anime". E felice, il 2 agosto 1216, insieme ai Vescovi dell'Umbria, annuncia al popolo convenuto alla Porziuncola: "Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!". Condizioni per acquistare l'indulgenza 1) Visita alla Chiesa con la recita di un Pater e Credo; 2) Confessione sacramentale e S. Comunione; 3) Preghiera secondo l'intenzione del Sommo Pontefice (per esempio Pater, Ave e Gloria). Attualmente è stata costruita una grotta in pietra con le statue raffigurante nostra signora di Lourdes. Le celebrazioni religiosi si svolgono nei giorni festivi. nei primi di agosto viene festeggiata la Madonna con il culto a lei dedicata.

Siti archeologici modifica

Il Castello Aragonese modifica

 
Il Castello e torri Aragonesi

Situato su una posizione strategica domina tutta la valle del medio Volturno, composto da quattro torri angolari, la più grande funge da mastio. Ha mura ben fortificate, sono ancora ben visibile all'interno resti di cucine, depositi, cisterne e un'antica cappella chiamata S.Maria al castello. Il castello fu una fortezza visto lo spessore dei muri. Fu definitivamente abbandonato nel XV secolo in seguito ad un rovinoso terremoto che lo rese inagibile.

Trasporti modifica

Ferrovie modifica

Nel territorio comunale si trovano la stazione di Alvignano e la stazione di Villa Ortensia, situate lungo la ferrovia Alifana.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[10]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati ISTAT[11] al 1º gennaio 2022 la popolazione straniera residente era di 239 persone e rappresentava il 5,2% della popolazione residente nel territorio del comune. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura modifica

Eventi modifica

 
Carnevale Alvignanese.
  • Carnevale Alvignanese: come in molte località anche ad Alvignano il martedì grasso si festeggia il carnevale con la sfilata di carri allegorici allestiti da varie contrade. Al termine il corteo si dirige nell'area del mercato presso la stazione ferroviaria.
  • Solenne processione di Venerdì Santo per le vie del paese
  • 27 aprile: processione di San Ferdinando D'aragona, dalla località Fraolise si dirige presso la Chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo e prosegue presso la Basilica di San Ferdinando già Santa Maria Di Cubulteria
  • Maggio: pellegrinaggio Mariano presso le campagne alvignanesi.
  • Giugno: Vespagiro organizzato dal Vespa club alvignanese
  • 27 giugno: per la festività chirurgica di San Ferdinando D'Aragona processione notturna che dalla Chiesa Arcipretale di San Sebastiano M. si dirige presso la Basilica di San Ferdinando, già Santa Maria Di Cubulteria, con funzioni religiose e ritorno al crepuscolo presso la chiesa di partenza.
  • 29 giugno: festività in onore di San Pietro e Paolo presso l'omonima chiesa.
  • Primo sabato di luglio: saggi di ballo della scuola "Anto Mary jo Dance" in piazza Giovanni Greco.
  • Seconda domenica di luglio: festa e fiera di San Ferdinando D'Aragona.
  • 16 luglio a Marcianofreddo: festa della Madonna del Carmine
  • 26 luglio: a San Mauro, festa di Sant'Anna
  • Novembre: Alvignano corre è organizzato ogni anno la gara podistica competitiva su strada sulla distanza di 10 km.

Geografia antropica modifica

Contrade modifica

Miglio xxv, Monte Garofalo, Spinosa, Olivella, Villa Ortensia, San Salvatore, N'Droffa, Pratillo, Moleta, Spinosa, Olivelle, Cancelloni, Sagliutella, Tora, San Martino, Cumpuosto, Fondola, Fraolisi, Faraoni, Selva Piana, Alifani, Taverna Isabella, Pisciarello, Mazzamauro, San Giacomo, Campo, Montaniccio, Valli, Caprarelli, Scopella, Seligata, San Ferdinando, San Martino, Torretta, Monte Ciucci, Cacciapugli.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
4 gennaio 1861 30 dicembre 1862 Vincenzo Tommaselli Sindaco
3 gennaio 1863 29 dicembre 1872 Pasquale Tommaselli Sindaco
4 gennaio 1873 6 luglio 1876 Pasquale Viscusi Sindaco
12 luglio 1876 26 marzo 1879 Michele Faraone Sindaco
20 maggio 1879 30 dicembre 1889 Pasquale Viscusi Sindaco
3 gennaio 1890 7 gennaio 1892 Saverio Finiani Sindaco
15 febbraio 1892 15 ottobre 1893 Giustino Tommaselli Sindaco
5 novembre 1893 16 novembre 1895 Saverio Finiani Sindaco
19 novembre 1895 16 ottobre 1900 Andrea Bencivenga Sindaco
18 ottobre 1900 26 luglio 1907 Pasquale Tommaselli Sindaco
10 novembre 1907 16 luglio 1916 Antonio Tommaselli Sindaco
14 settembre 1916 13 novembre 1920 Elia Tommaselli Sindaco
21 novembre 1920 2 giugno 1921 Giovanni Tommaselli Sindaco
6 agosto 1921 30 dicembre 1925 Michele Pagliuca Sindaco
2 gennaio 1926 21 giugno 1926 Francesco Marocco Commissario prefettizio
14 agosto 1926 25 agosto 1927 Francesco Marocco Podestà
27 settembre 1927 20 ottobre 1928 Elia Tommaselli Sindaco
20 ottobre 1928 16 giugno 1929 Stefano Gesuè Sindaco
16 giugno 1929 24 gennaio 1931 Pasquale Pagliuca Podestà
24 gennaio 1931 13 dicembre 1931 Raffaele Burrelli Commissario prefettizio
13 dicembre 1931 22 marzo 1934 Mario D'Isa Podestà
22 marzo 1934 21 novembre 1934 Giulio Palmieri Commissario prefettizio
21 novembre 1934 12 dicembre 1935 Nicola Di Lorenzo Commissario prefettizio
12 dicembre 1935 12 agosto 1939 Nicola Di Lorenzo Podestà
12 agosto 1939 8 novembre 1940 Raffaele Burrelli Scotti Commissario prefettizio
8 novembre 1940 4 febbraio 1941 Pasquale Tommaselli Commissario prefettizio
29 marzo 1941 7 giugno 1941 Sebastiano Magrì Commissario prefettizio
7 giugno 1941 7 marzo 1942 Pasquale Pagliuca Commissario prefettizio
4 aprile 1942 10 marzo 1944 Pasquale Pagliuca Podestà
25 marzo 1944 8 marzo 1946 Stefano De Francesco Sindaco
30 marzo 1946 30 maggio 1946 Battista Baldassarre Commissario prefettizio
1º giugno 1946 20 ottobre 1946 Battista Baldassarre Sindaco
23 ottobre 1946 15 maggio 1952 Giuseppe Fazzone Sindaco
18 giugno 1952 21 giugno 1952 Umberto Degli Uberti Commissario prefettizio
21 giugno 1952 17 settembre 1952 Antonio Tommaselli Sindaco
25 ottobre 1952 29 dicembre 1953 Ferdinando Paolelli Sindaco
14 gennaio 1954 16 novembre 1960 Giovanni Greco Sindaco
19 dicembre 1960 6 novembre 1962 Arnaldo Florio Sindaco
28 novembre 1962 9 gennaio 1963 Mattia Corniello Sindaco
9 gennaio 1963 12 dicembre 1964 Vincenzo Battista Commissario prefettizio
12 dicembre 1964 3 agosto 1970 Bernardino De Francesco Sindaco
3 agosto 1970 19 luglio 1980 Vittorio Di Costanzo Sindaco
19 luglio 1980 27 marzo 1984 Aldo Raimondo Sindaco
14 aprile 1984 19 novembre 1984 Ferdinando Donadio Commissario prefettizio
20 settembre 1984 18 settembre 1985 Angelo Marcucci Sindaco
18 settembre 1985 15 novembre 1985 Giovanni Acanfora Sindaco facente funzioni
15 novembre 1985 20 dicembre 1989 Ciro Di Costanzo Sindaco
20 dicembre 1989 19 febbraio 1992 Cesare Maria Picazio Sindaco
19 febbraio 1992 28 dicembre 1993 Giovanni De Marco Sindaco
14 gennaio 1994 12 giugno 1994 Francesco Provolo Commissario prefettizio

Di seguito l'elenco dei sindaci da quando è presente l'elezione diretta del sindaco da parte dei cittadini (cioè 1994):

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 giugno 1994 24 maggio 1998 Francesco La Vecchia Lista civica eterogenea Sindaco [12]
24 maggio 1998 26 maggio 2002 Donatella Andrisani Lista civica Sindaco [13]
26 maggio 2002 27 maggio 2007 Domenico Bove Lista civica Sindaco [14]
27 maggio 2007 6 maggio 2012 Angelo Di Costanzo Lista civica Sindaco [15]
6 maggio 2012 12 giugno 2017 Angelo Di Costanzo Uniti per Alvignano Sindaco [16]
12 giugno 2017 13 giugno 2022 Angelo Francesco Marcucci Noi con voi Sindaco
13 giugno 2022 in carica Angelo Di Costanzo Per Alvignano Sindaco

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Tabella climatica (TXT), su clisun.casaccia.enea.it (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  5. ^ Una riproduzione della lapide commemorativa è posta all'ingresso dell'attuale casa comunale.
  6. ^ Decreto legislativo luogotenenziale 11 giugno 1945, n. 373, articolo 1, in materia di "Ricostruzione della provincia di Caserta."
  7. ^ Storia di Villa Ortensia Alvignano [collegamento interrotto], su giardinistoricicampania.it.
  8. ^ Una settimana di eventi ad Alvignano per ricordare la strage di 70 anni fa [collegamento interrotto], su noicaserta.it.
  9. ^ Alvignano (Caserta) D.P.R. 22.09.2009 concessione di stemma, gonfalone e bandiera, su presidenza.governo.it. URL consultato il 9 agosto 2022.
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  11. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su tuttitalia.it.
  12. ^ Archivio storico del Ministero dell'Interno per le elezioni del 1994.
  13. ^ Archivio storico del Ministero dell'Interno per le elezioni del 1998.
  14. ^ Archivio storico del Ministero dell'Interno per le elezioni del 2002.
  15. ^ Archivio storico del Ministero dell'Interno per le elezioni del 2007.
  16. ^ Archivio storico del Ministero dell'Interno per le elezioni del 2012.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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