Santuario dei Santi Pellegrino e Bianco

edificio religioso di San Pellegrino in Alpe, Castiglione di Garfagnana

Il santuario dei Santi Pellegrino e Bianco è un edificio di culto cattolico di San Pellegrino in Alpe, località ripartita tra il comune toscano di Castiglione di Garfagnana ed il comune emiliano di Frassinoro (quest'ultima un'exclave). La chiesa, che a sua volta è attraversata dal confine emiliano e pertanto insiste sul territorio sia della provincia di Lucca e che di quella di Modena, è sede della parrocchia omonima della zona pastorale della Garfagnana dell'arcidiocesi di Lucca.

Santuario dei Santi Pellegrino e Bianco
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Toscana
  Emilia-Romagna
LocalitàSan Pellegrino in Alpe (Castiglione di Garfagnana
Frassinoro)
Coordinate44°11′22.55″N 10°28′50.47″E / 44.189597°N 10.480685°E44.189597; 10.480685
Religionecattolica
TitolarePellegrino delle Alpi
Bianco
Arcidiocesi Lucca

Storia modifica

 
Il tempietto di Matteo Civitali

La storia del complesso monumentale affonda le sue radici nella vita leggendaria dei suoi titolari: Pellegrino delle Alpi e Bianco che in queste montagne avrebbero trascorso parte della loro vita e vi sarebbero morti. Il primo documento che attesta l'esistenza di una cappella dedicata ai due santi è del 1110, sebbene sia pressoché certa un'origine molto più antica. La fortuna e l'importanza del santuario e dell'attiguo ospitale era data dal fatto che costituiva una sosta obbligatoria per tutti i pellegrini o i viandanti che percorrevano la via Bibulca tra Emilia e Toscana.

Nella prima metà del XIII secolo Leopoldo de' Nobili, rettore del santuario dal 1437, diede il via ad una serie di lavori volti restaurare ed ingrandire il complesso che stava attraversando un periodo di decadenza. Nel giugno 1461 Papa Pio II conferì ai fratelli di Leopoldo Cesare e Benedetto il giuspatronato sulla chiesa e l'ospitale. Tredici anni più tardi Jacopo de' Nobili incaricò lo scultore Matteo Civitali di realizzare un tempietto sepolcrale per custodire le reliquie di San Pellegrino[1]. Quest'ultimo manufatto, originariamente collocato nell'abside, fu ultimato nel 1489.

Note modifica

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