Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima frazione di Nova Gorica in Slovenia, vedi Sasseto (Nova Gorica).

Sasseto (Zazid in sloveno) è un insediamento di 70 abitanti del comune sloveno di Capodistria, situato nell'Istria settentrionale.

Sasseto
insediamento
Zazid
Sasseto – Veduta
Sasseto – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Slovenia Slovenia
Regione statisticaLitorale-Carso
ComuneCapodistria (comune)
Territorio
Coordinate45°30′00″N 13°55′00.12″E / 45.5°N 13.9167°E45.5; 13.9167 (Sasseto)
Altitudine387 m s.l.m.
Superficie13,3 km²
Abitanti70 (31-12-2010)
Densità5,26 ab./km²
Altre informazioni
Linguesloveno
Cod. postale6275
Prefisso05
Fuso orarioUTC+1
TargaKP
Provincia storicaLitorale
Cartografia
Mappa di localizzazione: Slovenia
Sasseto
Sasseto

A Sasseto si arriva con il treno da Divaccia. La piccola stazione è dominata dal monte Plasine di 663 m. Ma si può salire anche lungo la strada che proviene da Popecchio o passando per Acquaviva dei Vena. Se si sceglie la via di Popecchio bisogna percorrere una strada un po' stretta, asfaltata da poco: si passa lungo una valle isolata dove l'unico segno di presenza dell'uomo sono i pochi campi coltivati. Arrivati al dosso, si trova una cappelletta ben tenuta; sotto si stende il paese, in fondo ad un'altra bella valletta tutta coltivata ad orticelli e cinta da monti.

Sasseto è posta a quota 387 m, con case in pietra calcarea a vista, basse e divise da stradine strette. Fu chiamata anche Xaxid, Xaxa e Xaxet e Villa dei Sassi mentre l'attuale Sasseto è l'antico nome romano, Saxetum. Fu possesso di nobili famiglie capodistriane fin dal 1400; infatti faceva parte del distretto di Capodistria, durante la dominazione veneta. Gli Sloveni lo chiamarono Zazid che significa dietro il muro. A ridosso di Sasseto sorgeva un castelliere ed un secondo si trovava verso Sanigrado.

Nel Medioevo fu un villaggio fortificato e nel 1195 un gruppo di coloni sloveni vennero sistemati in questo sito. Nel XVII secolo fu conquistato due volte dai Veneziani e poi restituito all'Austria.

Di questo paese Cicerone scrisse: "Saxetum locus saxosus". Il paese, infatti, è costruito tutto in pietra ed anche il panorama circostante è di sassi e rocce; un sito sterile, sassoso e desolato. È riparato dalla Bora dalle pendici del monte Cavallo, 802 m.

Non ci sono ruscelli nella valle poiché l'acqua viene assorbita da questa gigantesca spugna calcarea. Sul lato opposto a mezzogiorno, dove la strada che attraversa il paese esegue una doppia curva, c'è la chiesetta con il campanile tozzo, cuspide, bifore e campana. L'esterno è stato rifatto di recente. Sul portale della chiesa c'è una scritta in latino decifrabile solo in parte con l'anno di costruzione, il 1697, e la dedica a S. Martino. Di fronte alla chiesa c'è un sentiero che porta a valle e prosegue fino a Sanigrado: una bella passeggiata di 2 km fino alla bellissima chiesa di S. Stefano, posta ad appena 100 m dopo Sanigrado.

La strada che proviene da Popecchio e prosegue da Sasseto verso est per Acquaviva dei Vena, Olmeto e Pinguente. È un percorso alternativo in direzione Pinguente da farsi con tranquillità attraversando zone solitarie e senza traffico.

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