Scaldasole

comune italiano

Scaldasole (Scaldasù in dialetto lomellino) è un comune italiano di 843 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia.

Scaldasole
comune
Scaldasole – Stemma
Scaldasole – Bandiera
Scaldasole – Veduta
Scaldasole – Veduta
Panorama del castello medioevale (X-XV secolo)
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoAlberto Bonandin dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate45°07′56.16″N 8°54′06.08″E
Altitudine90 m s.l.m.
Superficie11,57 km²
Abitanti843[1] (31-12-2021)
Densità72,86 ab./km²
Comuni confinantiDorno, Ferrera Erbognone, Sannazzaro de' Burgondi, Valeggio
Altre informazioni
Cod. postale27020
Prefisso0382
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018147
Cod. catastaleI487
TargaPV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 619 GG[3]
Nome abitantiscaldasolesi
Patronosan Rocco
Giorno festivo16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Scaldasole
Scaldasole
Scaldasole – Mappa
Scaldasole – Mappa
Posizione del comune di Scaldasole nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Si trova nella Lomellina meridionale, nella pianura tra il Terdoppio e l'Erbognone (affluente dell'Agogna).

Il paese è noto per il suo imponente castello medioevale, una delle più importanti architetture fortificate della Lombardia.

 
Uno scorcio del castello

Il toponimo Scaldasole, che si trova anche in altri luoghi in Lombardia, deriva probabilmente dalla voce longobarda sculdascio indicante un giudice locale: se è corretta questa ipotesi, Scaldasole doveva essere già un centro di qualche importanza in epoca longobarda (secoli VI - VIII). La prima citazione risale al X secolo; appartenne alla Contea di Lomello, dipendente dai conti palatini. Nel 1250 è incluso nell'elenco delle terre del dominio pavese, nell'ambito della Lomellina. Nel XIV secolo il paese era sotto la signoria dei Campeggi di Pavia, che nel 1334 lo subinfeudarono ai Folperti, anch'essi di Pavia. Il feudo rimarrà in seguito ai Folperti, salvo alcuni anni (1436-1451) in cui ne sono investiti gli Avalos. Nel 1456 però Stefano Folperti lo vendette a Francesco III Pico della Mirandola, che risiedette nel castello e vi morì nel 1461.

Gli sopravvisse la figlia Taddea, Signora di Scaldasole, sposa di Giacomo I Malaspina di Fosdinovo, marchese sovrano di Fosdinovo e Signore di Massa. Ciò diede l'occasione per il potente Malaspina di acquistare anche il vicino vasto feudo di Sannazzaro de' Burgondi, di cui avrà in seguito la signoria una linea dei Malaspina che ne prenderà il nome. Invece Scaldasole, primo feudo malaspiniano in Lomellina, sarà ceduto nel 1577 da Giulio Cesare Malaspina, discendente di Giacomo I, al conte Rinaldo Tettoni, che lo rivendette nel 1582 al cardinal Tolomeo Gallio, nella cui famiglia (Gallio duchi di Alvito, con titolo di Marchesi dal 1613) rimase fino all'abolizione dei feudi (1797).

Scaldasole, con tutta la Lomellina, nel 1713 fu incluso nei domini di casa Savoia, e nel 1859 entrò a far parte della provincia di Pavia.

Simboli

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Lo stemma, tratto da un sigillo del 1583 conservato nell'Archivio di Stato di Milano, è stato approvato dal consiglio comunale il 30 maggio 1983[4] e concesso con decreto del presidente della Repubblica dell'11 ottobre dello stesso anno.[5]

«Troncato: nel primo di rosso, ai tre pioppi al naturale; nel secondo scaccato di azzurro e di argento di quattro file, quattro e quattro; il tutto abbassato sotto il capo d'oro, caricato dell'aquila di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo smalto d’oro è il colore dei Folperti[6], il rosso dei Malaspina; lo scaccato d'azzurro e d'argento è ripreso dallo stemma di Pico della Mirandola.

Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di rosso.

Monumenti e luoghi di interesse

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Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

Amministrazione

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  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Carletto Genovese, La provincia di Pavia. Gli stemmi civici del Pavese, della Lomellina e dell'Oltrepò, 2012, pp. 258-259, citato in Scaldasole, su araldicacivica.it. URL consultato il 25 dicembre 2022.
  5. ^ Scaldasole, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 15 settembre 2024.
  6. ^ Stemma della famiglia Folperti di Pavia: d'oro, a tre rose di rosso, bottonate d'oro, bene ordinate, alternate da tre gigli di rosso male ordinati.
  7. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

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Collegamenti esterni

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