Scaletta Zanclea
Scaletta Zanclea (Scaletta in siciliano) è un comune italiano di 1 834 abitanti[2] della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Scaletta Zanclea comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Gianfranco Moschella (lista civica) dall'11-6-2013 (2º mandato dal 10-6-2018) |
Territorio | |
Coordinate | 38°02′41″N 15°27′46″E / 38.044722°N 15.462778°E |
Altitudine | 8 m s.l.m. |
Superficie | 4,76[1] km² |
Abitanti | 1 834[2] (30-6-2022) |
Densità | 385,29 ab./km² |
Frazioni | Guidomandri, Scaletta Superiore |
Comuni confinanti | Itala, Messina |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 98029 |
Prefisso | 090 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 083094 |
Cod. catastale | I492 |
Targa | ME |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[3] |
Nome abitanti | scalettesi |
Patrono | santa Maria del Carmelo |
Giorno festivo | 16 luglio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisicaModifica
Il comune ha assunto l'estensione attuale nel 1986, con l'aggregazione della contrada Divieto del comune di Messina. In precedenza aveva incorporato nel 1928 i comuni di Guidomandri e Itala, ma quest'ultimo venne ricostituito nel 1947. L'abitato di Scaletta consiste nelle contigue località di Scaletta Marina e Guidomandri Marina, che si estendono lungo la costa ionica senza soluzione di continuità tra Capo Scaletta a nord e l'abitato di Itala Marina a sud; nell'entroterra sorgono le località di Guidomandri (superiore) e Scaletta Superiore.
StoriaModifica
Scaletta era feudo dei Principi Ruffo ed alleati fedeli degli spagnoli. Durante la rivolta antispagnola di Messina, fu assediata ed espugnata dai francesi poco dopo la caduta di Taormina.
Nel castello nacque e visse la prima giovinezza la spregiudicata Macalda di Scaletta (1240 ca.-1308 ca.), baronessa di Ficarra e moglie di Alaimo di Lentini, uno dei protagonisti dei Vespri siciliani.
Età contemporaneaModifica
Alluvione del 2009Modifica
SimboliModifica
Lo stemma e il gonfalone del comune di Scaletta Zanclea sono stati concessi con il decreto del presidente della Repubblica Italiana del 25 febbraio 1983.[5]
«Partito d'oro e di rosso: il primo ad un castello di rosso, fondato su un costone roccioso al naturale; il secondo ad una fontana d'argento, cimata da un cavallo marino dello stesso; il tutto sulla campagna d'azzurro, mareggiata d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Nello stemma sono rappresentati il castello Rufo Ruffo, arroccato sul punto più alto di una rupe, e la fontana Ruffo, sulla cui cima è collocata una scultura raffigurante un cavallo marino in marmo bianco.[6]
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di giallo.
Monumenti e luoghi d'interesseModifica
Architetture militariModifica
- Torre Nuova e torre della Scaletta (o "della Batteria San Placido"), facenti parte del circuito delle torri costiere della Sicilia.
- Castello di Scaletta Zanclea: poderosa rocca appartenuta ai principi Ruffo; alcune leggende su di essa riguardano Macalda di Scaletta.[7]
SocietàModifica
Evoluzione demograficaModifica
Abitanti censiti[8]

CulturaModifica
IstruzioneModifica
MuseiModifica
- Museo etno-antropologico di Scaletta Zanclea
AmministrazioneModifica
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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14 giugno 1985 | 26 maggio 1990 | Giovanni Briguglio | Democrazia Cristiana | Sindaco | [9] |
26 maggio 1990 | 28 giugno 1994 | Giovanni Briguglio | Democrazia Cristiana | Sindaco | [9] |
28 giugno 1994 | 25 maggio 1998 | Michelangelo Manganaro | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [9] |
25 maggio 1998 | 27 maggio 2003 | Michelangelo Manganaro | lista civica | Sindaco | [9] |
27 maggio 2003 | 17 giugno 2008 | Mario Briguglio | lista civica | Sindaco | [9] |
17 giugno 2008 | 11 giugno 2013 | Mario Briguglio | lista civica | Sindaco | [9] |
11 giugno 2013 | in carica | Gianfranco Moschella | lista civica | Sindaco | [9] |
Altre informazioni amministrativeModifica
Il comune di Scaletta Zanclea fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.6 (Montagna litoranea dei Peloritani)[10].
Galleria d'immaginiModifica
-
Ingresso del Castello di Scaletta Zanclea
NoteModifica
- ^ Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 9 settembre 2022. URL consultato il 21 settembre 2022.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Mappa delle variazioni dall'Unità d'Italia su elesh.it
- ^ Scaletta Zanclea, decreto 1983-02-25 DPR - Concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
- ^ Scaletta Zanclea "La Fontana dei Ruffo, su raner1983.blogspot.com.
- ^ Tommaso Fazello, Della Storia di Sicilia - Deche Due, traduzione in lingua toscana, vol. 1, Palermo, Giuseppe Assenzio, 1817, p. 135.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
- ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 14 luglio 2011.
BibliografiaModifica
- Mariarosaria Palmieri, C'era una volta Macalda, Napoli, Guida, 2010.
- Steven Runciman, I vespri siciliani, Milano, Rizzoli, 1975.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scaletta Zanclea
Collegamenti esterniModifica
- Sito del comune, su comunescalettazanclea.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 247851363 · GND (DE) 4761783-4 |
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