Scarabattolo

teca o stipo di legno con cristalli
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Lo Scarabattolo (o, al femminile, scarabattola[1]), nome che deriva forse dallo spagnolo escaparate, indica uno stipo o una teca, in legno e cristalli, che chiude e protegge una sola scultura oppure un gruppo scultoreo sacro.

Scarabattola Metropolitan Museum Roma, fine del Seicento

Descrizione e storia modifica

Esempi di scarabattolo si trovano in luoghi sacri, chiese, sacrestie, conventi, ma anche in case private e in musei. Diffuso particolarmente nel Settecento e nell'Ottocento, soprattutto nell'area napoletana, ma anche a Roma e in Sicilia, il suo utilizzo si mostrò necessario per mostrare e proteggere sculture facilmente deperibili, come ceroplastiche, presepi con i personaggi vestiti con tessuti veri, sculture sacre in cartapesta e in gesso, dipinto a colori o a finto marmo.

Lo scarabattolo si distingue dalla nicchia chiusa da un vetro, perché è un vero mobile, composto di legno, scolpito e a volte dorato, e di tre pareti di vetro (di cui una apribile) e di una quarta in legno, decorato o rivestito di stoffa, che funge da fondale. Questa edicola, in cui sono disposte sculture e a volte oggetti sacri, si presta particolarmente ad accogliere scene del presepe o altre scene tratte dai Vangeli, come la Deposizione e la Fuga in Egitto, da esporre alla venerazione dei fedeli. Lo scarabattolo differisce dalla bacheca - che è pure un mobile espositore, munito di vetri - poiché rappresenta in sé un elemento altamente decorativo, ricco d'intagli, dorature, pitture, putti figure e fiori scolpiti. In Sicilia, in particolare nella zona di Trapani, furono creati scarabattoli, impreziositi da ornamenti in corallo e in madreperla, per contenere il Bambino Gesù oppure la scena della Natività.

 
Secrétaire a urna, circa 1810, con scarabattolo

Nel Settecento vennero di moda nuovi tipi di mobili: il secretaire, il comò con alzata e il trumeau. Lo sportello che, una volta aperto fungeva da scrittoio, celava la parte interna, composta da cassettini (anche segreti) e da una apertura o da uno sportellino al centro che potevano anche nascondere una minuscola cassaforte. Questo parte interna del mobile prese il nome di scarabattolo.

Scarabattoli in chiese e in musei modifica

Note modifica

  1. ^ Con il termine scarabattola si indica anche il portaprovette nell'attrezzatura di un laboratorio chimico.
  2. ^ Borrelli,  pp. 200-201.
  3. ^ Borrelli,  p. 220.
  4. ^ Borrelli,  p. 225.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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