Alcuni esponenti della Scuola di Rivara posano in costume da alpinisti: Vittorio Avondo (il primo a sinistra), Federigo Pastoris (il secondo, in piedi al centro), Alfredo d'Andrade (a destra), Casimiro Teja (in basso seduto). Foto del 1865-1870 circa
Rivara, carbone e gessetto bianco su carta, Alfredo d'Andrade, 1869

Storia e descrizione modifica

La cosiddetta scuola di Rivara fu un gruppo di pittori paesaggisti di varia formazione che dal 1860, per circa venti anni, si ritrovarono a soggiornare e dipingere nella cittadina piemontese di Rivara, nel cuore del Canavese.

La scuola, o meglio il cenacolo, visto l'assenza di intenti programmatici e risultati omogenei, si proponeva di ispirarsi al vero naturale, in un atteggiamento anti-accademico di rottura con il paesismo di matrice romantica.

I pittori, raccolti intorno a Carlo Pittara, fondatore e animatore del gruppo, si trovavano ogni estate, nella località del Canavese, a dipingere insieme en plein air.

Vi convennero i piemontesi Ernesto Bertea, Vittorio Avondo, Federico Pastoris di Casalrosso e i rappresentanti della cosiddetta Scuola grigia ligure: cioè Ernesto Rayper, Alberto Issel, lo spagnolo Serafino De Avendaño e il portoghese Alfredo d'Andrade.

Bibliografia modifica

  • Gianni Vurchio, Da Daumier alla scuola di Rivara: un percorso dell'arte nell'Europa del XIX secolo, catalogo mostra tenutasi a Torino, al Circolo degli artisti, dal 17 giugno al 9 luglio 2004, a cura della Regione Piemonte, Torino, Mar.co.graf., 2004.
  • Franz Paludetto (a cura di), Paesaggi: la Scuola di Rivara, Chieri, Arti Grafiche Giacone, 1991.
  • Giuseppe Cesare Pola Falletti-Villafalletto, La scuola di Rivara, Torino, Tip. degli Artigianelli, 1950.
  • Marziano Bernardi (a cura di), Catalogo della Mostra dei pittori della scuola di Rivara, Torino, La stampa, 1942.

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