Se Chanta o Se Chanto è una canzone popolare delle valli occitane del Piemonte che è ormai considerata l'inno occitano e che, con il simbolo della croce occitana e il suono della lingua, compone i tratti più caratterizzanti dell'area di lingua d'oc.

Se chanto
Compositoresconosciuto
Tipo di composizioneInno
Epoca di composizioneXIV secolo

Versione diffusa nelle Valli Occitane del Piemonte modifica

Occitano

Se Chanta

Devant de ma fenèstra
i a un auselon
Tota la nuèch chanta,
Chanta sa chançon

Se chanta, que chante
Chanta pas per ieu
Chanta per ma mia
Qu'es al luènh de ieu

Aquelas montanhas
Que tan autas son
M'empachan de veire
Mes amors ont son

Autas, ben son autas,
Mas s'abaissarèn
E mas amoretas
Vers ieu tornarèn

Baissatz-vos montanhas,
Planas levatz-vos
Perquè pòsque veire
Mes amors ont son

Italiano

Se canta

Davanti alla mia finestra
C'è un uccello
Tutta la notte canta,
Canta la sua canzone

Se canta, che canti
Non canta per me
Canta per la mia amica
Che è lontana da me

Quelle montagne
Che tanto alte sono
Mi impediscono di vedere
Dove sono i miei amori

Alte, ben son alte,
Ma si abbasseranno
E i miei amori
Verso me torneranno

Abbassatevi montagne,
Alzatevi pianure
Affinché io possa vedere
Dove sono i miei amori

Alla diffusione di questo canto hanno contribuito i gruppi musicali occitani (come i Lou Dalfin) che usano concludere i loro concerti con questo brano. Gli spettatori si legano in catena tenendosi con le braccia sulle spalle di fronte ai musicisti e seguono l'esecuzione rispondendo in coro e ondeggiando lentamente. La melodia struggente, il significato simbolico e la partecipazione di tutti contribuiscono a creare un momento di grande emozione. L'abitudine di utilizzare se chanto come chiusura delle feste di danze occitane ha contribuito a diffondere la conoscenza di questo brano anche al di fuori delle vallate occitane, nel mondo delle danze tradizionali il repertorio occitano è discretamente conosciuto ed apprezzato, i gruppi che lo propongono, spesso giovani, sono molto attivi e portano la loro tradizione in Italia ed in Europa.

Diverse letture vengono proposte per il "Se Chanto" modifica

  • Inno d'amore, serenata di nostalgia per la donna amata: l'amore da lontano dei trovatori che nel XII secolo percorsero le corti d'Europa cantando i valori di Jovent-Gioventù/ Jòi-Gioia di vivere/ Paratge-Lealtà/ Pretz-Valore/ Larguessa-Generosità; periodo in cui la lingua d'oc ha goduto del maggiore splendore, e che può essere comparata nell'estensione del suo uso presso tutte le corti europee, all'inglese di oggi.
  • Canzone cifrata usata dai catari-albigesi per farsi coraggio e inviarsi messaggi per resistere alla grande conquista di Simone IV di Montfort, la famosa "crociata contro gli albigesi" e per raggiungere l'elevazione spirituale: Nella notte nera della repressione, l'usignolo, simbolo mistico per i catari, canta solo per chi lo può comprendere, per chi desidera elevarsi spiritualmente. Da ogni parte si frappongono ostacoli materiali (quelle montagne che tanto alte sono) che impediscono la pratica della religione perseguitata, e ostacoli interiori, che rendono impervia la salita dell'anima verso il fin'amor e la purezza.

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