Secchio
Un secchio è un contenitore cilindrico o, più frequentemente, a forma di cono tronco con un'apertura in alto e un fondo piatto, di solito attaccato a un manico semicircolare.
I secchi sono stati usati fin dall'antichità, soprattutto per trasportare acqua da una sorgente o da un pozzo verso recipienti permanenti come i barili. I secchi possono essere usati anche per trasportare vernici, sabbia e alimenti. Nelle fattorie sono utilizzati per dare da mangiare a cavalli e mucche e per raccogliere frutta come le mele. Nella pesca vengono utilizzati per reperire acqua di mare o mantenervi il pesce vivo.
Un tempo costruito in legno, poi in metallo, rame o lamiera stagnata, oggi è in plastica. Esistono secchi piegabili fatti con tela cerata per dare acqua e cibo ai cavalli mentre si è in viaggio.
Riferimenti letterariModifica
Il secchio è al centro del poema eroicomico in ottava rima La secchia rapita di Alessandro Tassoni (secolo XVII).
Modi di direModifica
L'espressione "Buona notte al secchio" significa che qualcosa è irrecuperabile. Deriva dal fatto che spesso capitava che si spezzasse la corda utilizzata per far calare un secchio nel pozzo. Il secchio andava così irrimediabilmente perduto.[1]
NoteModifica
Galleria d'immaginiModifica
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
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