Dopoguerra

periodo successivo a una guerra
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Per dopoguerra si definisce il periodo successivo alla guerra. Solitamente si pone l'accento sulle problematiche causate dalla guerra (crisi sociali ed economiche) e sulle conseguenze politiche e geografiche che il conflitto inevitabilmente determina. In molti paesi, si pone inoltre la problematica del dramma umano di intere masse di persone costrette a lasciare la propria terra oppure internate in campi di prigionieri.

Sinossi storica modifica

Con le espressioni primo dopoguerra e secondo dopoguerra ci si riferisce ai periodi successivi rispettivamente della prima guerra mondiale e seconda guerra mondiale.

La fine di questi periodi va considerata nel contesto, e a seconda della situazione possono essere determinate date estremamente diverse tra di loro.

Nel mondo modifica

Italia modifica

Primo dopoguerra modifica

La fine della prima guerra mondiale vide l'Italia tra i paesi vittoriosi, ma senza profitti territoriali ed economici perché il presidente statunitense Woodrow Wilson disconobbe le concessioni territoriali che l'Italia aveva ottenuto con il Patto di Londra; per questo motivo Gabriele D'Annunzio definì la vittoria come "mutilata", un tema ripreso successivamente dal movimento fascista per giustificare il sentimento di rivalsa nei confronti delle potenze europee e la propria rinnovata spinta al colonialismo. Sempre d'Annunzio, non condividendo le scelte del governo italiano e disobbedendo apertamente agli ordini da esso emanati, con un contingente di 2.500 legionari il 12 settembre 1919 si impadronì di Fiume dando vita allo Stato libero di Fiume.

Nel frattempo l'economia italiana era giunta sull'orlo della bancarotta, con i debiti dello stato che erano più che triplicati. La prima conseguenza fu un drammatico rincaro dei prezzi dei generi alimentari, molti scioperi nelle fabbriche e nelle campagne che caratterizzarono il cosiddetto Biennio rosso. La reazione della borghesia trovò ampia rappresentanza nel nascente movimento fascista. Pochi anni dopo nel 1922, la Marcia su Roma aprì la strada al ventennio fascista.

Secondo dopoguerra modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Secondo dopoguerra in Italia.

L'immediato secondo dopoguerra portava per l'Italia maggiori impegni di ricostruzione rispetto a quanto accaduto dopo il 1918. Il periodo cominciò con il ritiro delle truppe americane dalla penisola, dato che l'Italia stavolta aveva perso la guerra ed era stata vittima di due invasioni. Il periodo è conosciuto anche con il nome di Ricostruzione.

Le perdite territoriali significarono anche l'origine di una lunga controversia, la questione triestina.

Tra gli eventi principali dei primi anni deve essere indubbiamente ricordato il Referendum istituzionale del 1946, con cui l'Italia sceglieva la repubblica.

Dal 1948 giunsero gli aiuti finanziari legati al Piano Marshall degli statunitensi e si escluse dal governo il Partito Comunista Italiano che pure era stato presente nel Comitato di Liberazione nazionale ed aveva contribuito alla guerra di liberazione italiana . Gli eventi, compresi quelli legati al profilarsi della guerra fredda, posero le basi per un'egemonia dei filocattolici: la Democrazia Cristiana avrebbe governato per quasi cinquant'anni.

Bibliografia modifica

  • 1979 - F. Vianello, “Lo sviluppo capitalistico italiano dal dopoguerra al «miracolo economico»: una veduta di insieme”, in: Il profitto e il potere. Una raccolta di saggi (1974.1979), Torino, Rosenberg & Sellier 1979.

Voci correlate modifica

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