Sedum caeruleum

specie di pianta della famiglia Crassulaceae

Sedum caeruleum L. è una pianta annuale della famiglia delle Crassulaceae, diffusa nel bacino del Mediterraneo.

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Sedum caeruleum
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Saxifragales
Famiglia Crassulaceae
Genere Sedum
Specie S. caeruleum
Nomenclatura binomiale
Sedum caeruleum
L.
Nomi comuni

Boraccina azzurra

Pignola blu

Alina’e monte

Descrizione modifica

In Italia è presente come specie nativa in Sardegna, Sicilia e isole limitrofe, ed essendo calcifuga predilige silice e terre rosse acide.

Sedum caeruleum è una pianta erbacea annuale alta 5–20 cm, presenta fusti eretti o ascendenti, ramosi in alto. Le foglie sono alterne, erette o eretto-patenti, cilindriche e di modeste dimensioni, circa 1,5 x 3,54 mm. I fiori sono generalmente composti da 5-7 sepali, 5-7 petali, bianchi alla base e azzurri altrove, ottusi, più o meno a cappuccio; la colorazione dei fiori è responsabile dell'aggettivo specifico del nome scientifico di questa specie (S. caeruleum = S. celeste), come pure di alcuni dei nomi volgari che contraddistinguono questa specie (pignola blu, borracina azzurra). Gli stami sono 14, le antere azzurre, i follicoli alla fine patenti, progressivamente assottigliati in lungo stilo. Il periodo di fioritura va da Marzo a Giugno.

Coltivazione modifica

Sedum caeruleum è specie coltivata in luoghi molto luminosi, con luce solare diretta. Può essere coltivata all'aperto, in quanto capace di sopportare senza problemi temperature minime di molti gradi inferiori allo zero, purché il terreno rimanga asciutto. La borracina azzurra non necessita di grandi quantità d'acqua, è sufficiente irrigare una volta ogni 4-5 settimane con 1-2 bicchieri d'acqua, lasciando il terreno asciutto per un paio di giorni prima di ripetere l'annaffiatura; è consigliabile evitare gli eccessi e bagnare bene in profondità il terreno. Essendo una pianta molto resistente alla siccità, durante i mesi invernali è meglio evitare di annaffiare le piante poste in luogo con clima freddo. Generalmente in questo periodo dell'anno è consigliabile un trattamento preventivo con insetticida ad ampio spettro e con un fungicida sistemico, in modo da prevenire l'attacco da parte degli afidi e lo sviluppo di malattie fungine, spesso favorite dal clima fresco e umido. Per la coltivazione vengono privilegiati terreni soffici e con elevato drenaggio.

Usi terapeutici modifica

Le parti aeree di Sedum caeruleum vengono usate storicamente in Sardegna come cicatrizzante e lenitivo in caso di ustioni e ferite di lieve entità. La droga è costituita dalla parte epigea della pianta raccolta in pieno sviluppo, a Giugno; di essa si utilizza principalmente il succo, ottenuto per semplice spremitura delle parti aeree. Il succo, per esprimere al meglio la sua efficacia, deve essere ottenuto al momento dell'utilizzo mediante spremitura o pestatura della parte epigea carnosa, fresca o, meglio ancora, appena raccolta. Il succo è la preparazione di più semplice allestimento e di provata efficacia, ma presenta tuttavia alcuni svantaggi, i principali dei quali sono di seguito elencati:

- l'esigenza di materiale vegetale fresco impone un impiego della specie solo nel periodo del tempo balsamico della pianta;

- è stata dimostrata la frequente variabilità del contenuto in principi attivi; è noto infatti che gli organismi vegetali non producono metaboliti secondari in maniera costante, ma la loro sintesi dipende da molteplici fattori, alcuni naturali, quali le condizioni climatiche, il tipo di terreno, la disponibilità di acqua, ecc., altri di tipo antropico, quali la metodologia di coltivazione, di raccolta o di conservazione;

- la scarsa conservabilità e quindi la breve durata del preparato, che essendo costituito da una soluzione acquosa, è facilmente soggetto sia a modificazioni enzimatiche sia all'attacco da parte di microrganismi;

- le frequenti complicazioni e i possibili inconvenienti al momento dell'applicazione.

Bibliografia modifica

  • Michele Prugnoli, Indagini fitochimiche su Sedum caeruleum L. (Crassulaceae), Tesi di laurea in Tecniche erboristiche, Università degli Studi di Siena, 2010-2011.

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