Senape (piante)

insieme di specie di piante della famiglia Brassicaceae o Crocifere

Con il nome senape si indicano alcune specie di piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Brassicacee (o Crocifere).

Fiori di senape
Senape bruna

Storia modifica

Le prime documentazioni sull'uso della senape appaiono in testi sumeri e sanscriti databili intorno al 3000 a.C.[1]; è inoltre certa la sua coltivazione da parte della civiltà dell'Indo nel periodo 2500-1700 a.C.[2]

In Europa la senape è nota sin dai tempi dei Greci; i Romani inoltre ne conoscevano le proprietà antiossidanti e la usavano per conservare frutta, verdura, succhi di frutta e mosto di vino[senza fonte].

Suddivisione modifica

  • Brassica nigra, detta senape nera, probabilmente la prima ad essere coltivata come spezia. Semi risalenti all'età del bronzo sono stati trovati in una palafitta sul lago di Bienne in Svizzera e in un'imbarcazione cinese della preistoria. Era diffusa nell'Antico Egitto e fu esportata in Europa e in Asia. Gli spagnoli la introdussero nelle Americhe. Le sue piante possono arrivare a 3 metri ed il sapore dei semi, piuttosto piccoli, è pungente. Viene utilizzata in ambito medico e farmaceutico[3].
  • Sinapis alba, conosciuta come senape bianca o senape gialla. Originaria del Mediterraneo, si è diffusa nelle regioni a clima temperato. Il tegumento del seme è giallo e la mucillagine che si forma quando si inumidisce è biancastra, viene quindi chiamata senape bianca in Europa e senape gialla in Nordamerica. Le piante arrivano a 0,6 metri ed i suoi semi sono molto più grandi di quelli delle altre piante di senape. Viene impiegata in culinaria[3]
  • Brassica juncea, la senape bruna, detta anche senape cinese. Frutto di un incrocio tra Brassica nigra e Brassica rapa, le sue piante sono alte tra 1 e 2 metri. I suoi semi pesano il doppio di quelli della senape nera ed il sapore è altrettanto pungente. È originaria del Nordafrica, dell'India e dell'Asia centrale[3]
  • Sinapis arvensis, detta senape selvatica.

Benché Brassica nigra e Brassica juncea facciano parte del genere Brassica mentre Sinapis alba e Sinapis arvensis del genere Sinapis, tutte le senape appartengono alla famiglia delle Brassicaceae.

Aspetto modifica

 
Fiori di senape

Le piante di senape raramente raggiungono un'altezza superiore ai 2 metri, hanno foglie inferiori larghe pennatifide, mentre le superiori sono piccole e allungate. L'inflorescenza è gialla a forma di pannocchia. Essa sviluppa il frutto, che contiene numerosissimi semi piccoli e arrotondati da cui si ricava la famosa salsa di condimento, dal sapore tipicamente aspro e piccante.

Diffusione modifica

 
Fiori di senape

In Francia esiste una grande tradizione della senape, soprattutto in Borgogna (in modo particolare a Digione), dove si suppone sia stata inventata la salsa di senape, che in realtà è una mostarda di senape, la cui produzione come Moutarde de Bourgogne IGP[4] prevede l'utilizzo di semi di Brassica juncea a "tegumento bruno" e a "tegumento giallo" e di Brassica nigra.

Medicina modifica

  Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La senape, data la presenza di specifiche proteine (agglutinina; Oleosin; Ara h 3; Ara h 4; Ara H 6; Ara h 2; Ara h 1; Ara h 7; Ara h 8), può essere causa di allergia alimentare[5] nei soggetti predisposti. Nell'Europa orientale, i semi di senape nera vengono mischiati col miele e assunti per sedare la tosse.[6]

Note modifica

  1. ^ The Mustard Site | What is Mustard?, su web.archive.org, 25 marzo 2016. URL consultato il 13 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2016).
  2. ^ (EN) Indus civilization | History, Location, Map, Artifacts, Language, & Facts | Britannica, su www.britannica.com, 5 settembre 2023. URL consultato il 13 settembre 2023.
  3. ^ a b c (EN) Mustard, enotes.com
  4. ^ Moutarde de Bourgogne IGP, su eur-lex.europa.eu.
  5. ^ Data base allergeni, su fermi.utmb.edu. URL consultato il 4 luglio 2010.
  6. ^ Senape, su albanesi.it. URL consultato il 28 agosto 2015.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica